Consiglio di Stato, sez. C, parere definitivo 2021-08-03, n. 202101368

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. C, parere definitivo 2021-08-03, n. 202101368
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202101368
Data del deposito : 3 agosto 2021
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 00812/2021 AFFARE

Numero 01368/2021 e data 03/08/2021 Spedizione

REPUBBLICA ITALIANA

Consiglio di Stato

Sezione Consultiva per gli Atti Normativi

Adunanza di Sezione del 20 luglio 2021


NUMERO AFFARE 00812/2021

OGGETTO:

Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche ai regolamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 19 maggio 2010, n. 95 e 1° febbraio 2010, n. 54;

LA SEZIONE

Vista la nota n. prot. 9638220 dell’8 luglio 2021 con la quale il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha chiesto il parere di questo Consiglio di Stato sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche ai regolamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 19 maggio 2010, n. 95 e 1° febbraio 2010, n. 54;

Esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere P C;

Premesso:

1. Con nota n. I. prot. 9638220 dell’8 luglio 2021 il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha chiesto il parere di questo Consiglio di Stato sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche ai regolamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 19 maggio 2010, n. 95 ( Riorganizzazione del Ministero degli affari esteri, a norma dell'articolo 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 ) e 1° febbraio 2010, n. 54 ( Regolamento recante norme in materia di autonomia gestionale e finanziaria delle rappresentanze diplomatiche e degli Uffici consolari di I categoria ).

2. Il testo è corredato dalla relazione di accompagnamento vistata dal Ministro, dalla relazione illustrativa, dalla relazione tecnico-finanziaria, dalla dichiarazione di esclusione dell'AIR (controfirmata dal Capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri), dall’analisi tecnico-normativa (ATN) - documentazione tutta munita del "visto" del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato – nonché dalle note di assenso del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero per la pubblica amministrazione (a firma del Capo ufficio legislativo - economia, la prima, a firma del Capo ufficio legislativo, d’ordine del Ministero, la seconda).

3. La relazione illustrativa ministeriale si limita a riferire che “ il regolamento in esame aggiorna alcune disposizioni sull'organizzazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, alla luce dell'evoluzione normativa e delle esigenze emerse dalla prassi ”, rinviando alla disamina dei singoli articoli talune informazioni in ordine alle specifiche ragioni che hanno richiesto le modifiche normative qui proposte ai due decreti del Presidente della Repubblica che sono oggetto di modifica, il d.P.R. 1° febbraio 2010, n. 54, recante il “ Regolamento recante norme in materia di autonomia gestionale e finanziaria delle rappresentanze diplomatiche e degli Uffici consolari di I categoria del Ministero degli affari esteri, a norma dell'art. 6 della legge 18 giugno 2009, n. 69 ”, e il d.P.R. 19 maggio 2010, n. 95, recante “ Riorganizzazione del Ministero degli affari esteri, a norma dell'articolo 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 ”.

4. La relazione pone l’accento sul fatto che la principale innovazione nell'organizzazione consiste nella soppressione di un ufficio dirigenziale generale, il Servizio per la stampa e la comunicazione istituzionale, e nell'istituzione di un diverso ufficio del medesimo livello, la Direzione generale per la diplomazia pubblica e culturale, al quale vengono conferite competenze da parte di altre strutture (Segreteria generale, Direzione generale per la promozione del sistema Paese, Direzione generale per le risorse e l'innovazione, Servizio stampa). La nuova Direzione generale per la diplomazia pubblica e culturale nasce con l'obiettivo di raggiungere con maggiore efficacia la società civile nazionale e internazionale, coinvolgendola nella riflessione sulla politica estera, valorizzando le sinergie con uno dei fattori chiave del soft power italiano nel mondo, cioè la diplomazia culturale. La costituzione della nuova direzione risponde quindi all'esigenza di fornire una regia unica, che permetta un armonico potenziamento dei diversi strumenti di diplomazia pubblica e culturale.

5. Lo schema di decreto consta di cinque articoli. L’articolo 1, novellando il d.P.R. 19 maggio 2010, n. 95 di riorganizzazione del Ministero, introduce modifiche all'organizzazione dell'amministrazione centrale; l’articolo 2 modifica il d.P.R. 1° febbraio 2010, n. 54, in materia di autonomia gestionale e finanziaria delle rappresentanze diplomatiche e degli Uffici consolari di I categoria; l’articolo 3 contiene le disposizioni transitorie e finali; l’articolo 4 reca le abrogazioni; l’articolo 5 la disposizione di invarianza finanziaria.

Considerato:

Considerazioni generali.

1. Dalla lettura degli atti normativi richiamati nel preambolo dello schema di decreto si ricavano alcune indicazioni circa la normativa sopravvenuta, che dà ragione delle modifiche proposte: la legge 11 agosto 2014, n. 125, recante “ Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo ”, che ha tra l’altro istituito l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, e il conseguente decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 2016, n. 260, recante “ Regolamento di attuazione dell'articolo 20 della legge 11 agosto 2014, n. 125, nonché altre modifiche all'organizzazione e ai posti di funzione di livello dirigenziale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ”; il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132, art. 2, che ha attribuito al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale le competenze del Ministero dello sviluppo economico in materia di commercio internazionale e di internazionalizzazione del sistema Paese; l’articolo 1, comma 922, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio per l’anno 2021), che ha rideterminato la dotazione organica della carriera diplomatica; il decreto del Presidente del consiglio dei ministri 25 luglio 2013, recante la rideterminazione delle dotazioni organiche del personale della carriera diplomatica, delle qualifiche dirigenziali e delle aree prima, seconda e terza del Ministero degli esteri; il decreto del Presidente del consiglio dei ministri 18 aprile 2019, n. 45, recante “ Regolamento concernente la rimodulazione dell'organico della carriera diplomatica, ai sensi dell'articolo 1, comma 335, della legge di bilancio 2019 ”; il decreto del Presidente del consiglio dei ministri 20 agosto 2019, recante “ Autorizzazione ad avviare procedure di reclutamento e ad assumere a tempo indeterminato unità di personale in favore di varie amministrazioni ”, che ha rideterminato, nella tabella 8, la dotazione organica del personale non dirigenziale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, recante “ Individuazione e definizione della disciplina per il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ”.

2. Il riferente Ministero, con lo schema di regolamento qui portato all’esame della Sezione, si ripropone correttamente di ricondurre a unità il descritto, ed eterogeneo, quadro normativo, e ciò mediante lo strumento appropriato, predisposto a tal fine dal legislatore, costituito dal regolamento governativo ai sensi dell’articolo 17, commi 2 e 4- bis , della legge n. 400 del 1988, di determinazione dell’organizzazione e della disciplina degli uffici del Ministero, da emanarsi con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro competente d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri e con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia.

3. È da notare che l’articolo 2, comma 2, del già sopra citato decreto-legge n. 104 del 2019, oltre a disporre la soppressione, a decorrere dal 1° gennaio 2020, della Direzione generale per il commercio internazionale del Ministero dello sviluppo economico, ha previsto il connesso trasferimento al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dei posti di funzione di sette dirigenti di livello non generale, con conseguente istituzione di sette uffici di livello dirigenziale non generale presso il suddetto Ministero, nonché di un posto di vice direttore generale e di tre uffici di livello dirigenziale non generale da assegnare in via esclusiva al personale della carriera diplomatica in servizio, ed ha demandato a un regolamento ministeriale da adottarsi ai sensi dell’articolo 17, comma 4- bis , lettera e ), della legge 23 agosto 1988, n. 400, la ridefinizione dei compiti delle unità dirigenziali nell'ambito degli uffici dirigenziali generali del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Correttamente il Ministero, in questa sede, pur registrando queste nuove posizioni dirigenziali di livello non generale nella propria dotazione organica allegata al presente schema di decreto, non ha disciplinato la collocazione e le specifiche funzioni di esse, essendo tale compito rimesso alla fonte non regolamentare di cui all’art. 17, comma 4, lettera e ), della legge n. 400 del 1988. In questa sede ci si limita - cfr. lettera f ) dell’art. 1, comma 1 – ad adeguare il testo del d.P.R. n. 95 del 2010 all'aumento nel numero complessivo di uffici di livello dirigenziale non generale previsto

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