Consiglio di Stato, sez. IV, ordinanza presidenziale 2021-11-19, n. 202102035
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Testo completo
Pubblicato il 19/11/2021
N. 02035/2021 REG.PROV.PRES.
N. 04023/2019 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)
Il Presidente
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 4023 del 2019, proposto dalla Società Montada S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati G G, I G e S V, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato S V in Roma, via Asiago, 8;
contro
il Comune della Spezia, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati S C, E F, M P e F D, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giovanni Corbyons in Roma, via Cicerone, 44;
per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria n. 167/2019, resa tra le parti.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune della Spezia;
Visti gli artt. 46, co. 2, e 65, co. 3, cod. proc. amm.;
Viste le ‘linee guida per lo smaltimento dell’arretrato della Giustizia amministrativa’ - adottate con il decreto del Presidente del Consiglio di Stato n. 192 di data 28 luglio 2021, in attuazione dell’art. 17 del decreto legge n. 80 del 2021, convertito nella legge n. 113 del 2021 - che hanno introdotto regole volte alla riduzione dei giudizi pendenti, alla razionalizzazione dell’attività dell’Ufficio per il processo, nonché alla individuazione dei giudizi da fissare con priorità per rispondere alla domanda di giustizia;
Tenuto conto anche del numero complessivo dei magistrati assegnati alla Sezione e rilevato il numero degli appelli complessivamente pendenti presso questa Sezione;
Considerato che, per la corretta gestione dei ruoli e per individuare quali siano le posizioni alle quali va data risposta di giustizia, occorre valutare quali tra gli appelli pendenti dell’anno 2019 vadano fissati con priorità;
Rilevato che - in luogo della fissazione di udienze (come avveniva in passato) recanti i cd ruoli aggiunti, al solo fine di acquisire la dichiarazione di conferma o meno della sussistenza del perdurante interesse alla definizione del giudizio – risulta più funzionale continuare nella più recente prassi della Sezione e dunque emanare ordinanze istruttorie, volte ad acquisire le relative dichiarazioni, nonché elementi utili per individuare i giudizi da fissare con priorità, ai sensi degli articoli 71, 71 bis e 72 del codice del processo amministrativo e dell’art. 8 delle norme d’attuazione del medesimo codice, e ciò anche al fine di evitare che siano inseriti nei ruoli i giudizi destinati ad essere dichiarati estinti per rinuncia, improcedibilità o cessazione della materia del contendere;
Rilevato che è impellente l’esigenza che i difensori collaborino con l’Ufficio per il processo, affinché sia possibile il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge;
Vista la sentenza della seconda Sezione del Consiglio di Stato, che ha respinto l’appello n. 9417 del 2014;
Considerato che occorre accertare se la società appellante ha un perdurante interesse alla definizione del presente giudizio;
Considerato che, di conseguenza, va disposto che:
a) ai sensi degli articoli 35 e 85 del codice del processo amministrativo, la parte appellante dichiari se continua ad avere interesse alla definizione del giudizio;
b) in considerazione della regola della condanna alle spese della parte soccombente e in previsione delle eventuali statuizioni delle misure previste dall’articolo 26, commi 1 e 2, del codice del processo amministrativo (e ferma ogni valutazione del Collegio), è opportuno che ciascuna parte costituita nei giudizi pendenti depositi una analitica nota spese (che tenga specificatamente conto del valore della causa), che agevoli il Collegio per la liquidazione delle spese ed, eventualmente, delle misure previste dal medesimo art. 26;
c) per il caso di perdurante sussistenza dell’interesse, vanno acquisiti documentati chiarimenti, sul se vi siano state sopravvenienze nel corso del giudizio e se sussistano connessioni (di ordine oggettivo o soggettivo) con altri giudizi pendenti in sede di giustizia amministrativa;
d) la dichiarazione sopra prevista alla lettera a), le note spese di cui alla lettera b) e la nota di chiarimenti di cui alla lettera c) vanno depositate entro il termine di quaranta giorni, decorrente dalla notificazione o comunicazione in via amministrativa della presente ordinanza.