Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 2023-09-07, n. 202308195
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
Pubblicato il 07/09/2023
N. 08195/2023REG.PROV.COLL.
N. 06216/2021 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso in appello numero di registro generale 6216 del 2021, proposto da
Comune di Ballabio, in persona del Sindaco pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato S R, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Agenzia del Demanio, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi 12;
nei confronti
Itea S.r.l., G C, M T C, R G C, M G Ivernizzi, Giorgio Invernizzi, Simone Invernizzi e Maria Irene Invernizzi, non costituiti in giudizio;
per la riforma
della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia (Sezione Quarta), 18 dicembre 2020, n. 2553, resa tra le parti.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Agenzia del Demanio;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 18 luglio 2023 il Cons. G M e preso atto del deposito della richiesta di passaggio in decisione senza la preventiva discussione, ai sensi del Protocollo d’intesa del 10 gennaio 2023, da parte dell'avvocato Rainone e dell'avvocato dello Stato Palatiello;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Con ordinanza contingibile e urgente dell’8 agosto 2019, emessa ai sensi dell’art. 54, comma 4, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, il Sindaco del Comune di Ballabio ha ordinato all’Agenzia del Demanio la «messa in sicurezza di un edificio pericolante adiacente alla Via Stradelli, civico n. 2, identificato catastalmente al foglio n. 13, particelle n. 115, 116 e 119, censuario di Ballabio superiore» .
Peraltro, già con ordinanza del 3 maggio 2017 il Sindaco aveva ordinato ai precedenti proprietari dell’immobile di realizzare i medesimi interventi. I proprietari, tuttavia, con atti ricevuti da notaio in data 27 febbraio 2018 e trascritti presso la Conservatoria dei registri immobiliari di Lecco, dichiaravano di rinunciare ai rispettivi diritti di proprietà, con la conseguenza che la proprietà – ai sensi dell’art. 827 codice civile – passava al demanio dello Stato. Il Comune, pertanto, adottava una nuova ordinanza nei confronti dell’Agenzia del Demanio e della società Itea S.r.l., individuati quali attuali proprietari dell’immobile.
2. Avverso l’ordinanza del Sindaco, dell’8 agosto 2019, l’Agenzia del Demanio ha proposto ricorso innanzi al Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia che, respinta l’eccezione di difetto di giurisdizione, lo ha accolto – con sentenza 18 dicembre 2020, n. 2553 – in quanto i negozi di rinuncia abdicativa posti in essere dai proprietari dell’immobile, pur essendo ammissibili, devono ritenersi nulli sotto il profilo causale perché si pongono in contrasto con le esigenze solidaristiche connesse alla funzione sociale della proprietà di cui all’art. 42 Cost. e con l’obbligo del rispetto della sicurezza dei consociati, costituenti altrettanti limiti alle prerogative dominicali ai sensi dell’art. 832 c.c. Per cui, non si sarebbero prodotti gli effetti dell’acquisizione nel patrimonio dello