N. 05347/2015REG.PROV.COLL.

N. 05463/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5463 del 2014, proposto da:
Valori S.C.Ar.L.Consorzio Stabile in proprio e quale Mandataria Rti, Rti-So.Ge.Mi Ingegneria Srl, rappresentata e difesa dagli avv. G C, F M, F Z, con domicilio eletto presso F M in Roma, Via E. Gianturco, 6;

contro

Autorità Portuale di Taranto, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, Via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

Ccc Cantieri Costruzioni Cemento Spa, rappresentata e difesa dall'avv. Pietro Quinto, con domicilio eletto presso A. Placidi in Roma, Via Cosseria, 2;
Salvatore Matarrese Spa, Icotekne Spa;
Consorzio Stabile Grandi Lavori S.C.R.L., Impresa Ottomano Carmine Srl, Favellato Claudio Spa, rappresentati e difesi dagli avv. Angelo Clarizia, Saverio Sticchi Damiani, con domicilio eletto presso Angelo Clarizia in Roma, Via Principessa Clotilde N.2;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. PUGLIA - SEZ. STACCATA DI LECCE, SEZIONE I, n. 01131/2014, resa tra le parti, concernente affidamento lavori di riqualificazione del molo polisettoriale-ammodernamento della banchina di ormeggio.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Autorità Portuale di Taranto e di Ccc Cantieri Costruzioni Cemento Spa e di Consorzio Stabile Grandi Lavori S.C.R.L. e di Impresa Ottomano Carmine Srl e di Favellato Claudio Spa;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 24 novembre 2015 il Cons. Francesco Mele e uditi per le parti gli avvocati Marco Petrone (su delega di Catavello), Quinto, Clarizia e l'Avvocato dello Stato Fedeli;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

Con il ricorso in epigrafe la Valori s.c.a.r.l. Consorzio Stabile ha proposto appello dinanzi a questo Consiglio di Stato avverso la sentenza del T.A.R. Puglia, Lecce, sez. I, n. 1131/2014 del 2-5-2014, con la quale erano stati accolti i ricorsi incidentali proposti da Consorzio Stabile Grandi Lavori s.c.a r.l. e CCC Cantieri Costruzioni Cemento s.p.a. ed era stata dichiarata l’inammissibilità del ricorso principale da essa proposto.

Si sono costituiti in giudizio la CCC Cantieri Costruzioni Cemento s.p.a. ed il Consorzio Stabile Grandi Lavori s.c.r.l., deducendo l’infondatezza dell’appello e chiedendone il rigetto.

Il Consorzio Stabile Grandi Lavori ha, altresì, proposto appello incidentale.

Con atto del 29-9-2015, oggetto di notifica alle controparti, la Valori s.c.a.r.l. ha dichiarato di rinunciare al ricorso in appello da essa proposto.

La causa è stata trattenuta per la decisione all’udienza del 24-11-2015.

In diritto, rileva il Collegio che la società appellante ha rinunciato all’appello proposto, depositando in proposito formale atto.

Tale circostanza determina, ai sensi degli articoli 35 e 84 del codice del processo amministrativo, l’estinzione del giudizio, la quale va, pertanto, dichiarata da questo giudice.

A seguito della rinuncia l’appello incidentale proposto diviene improcedibile, considerandosi che la stabilizzazione del decisum di prime cure toglie ogni interesse alla decisione dell’appello incidentale.

Le spese del giudizio possono essere integralmente compensate tra le parti costituite, in relazione alla peculiarità della controversia e del complessivo svolgersi della vicenda.