Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 2014-07-28, n. 201403978
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Testo completo
N. 03978/2014REG.PROV.COLL.
N. 02517/2003 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 2517 del 2003, proposto da:
Dovesi M, rappresentato e difeso dagli avv.ti F P e R R, con domicilio eletto presso Massimo Letizia in Roma, viale Angelico n. 103;
contro
Comune di Pianoro, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avv.ti P B e Adriano Giuffre', con domicilio eletto presso Adriano Giuffrè in Roma, via dei Gracchi, 39;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. EMILIA-ROMAGNA, BOLOGNA, SEZIONE I, n. 01943/2002, resa tra le parti, concernente diniego condono edilizio per prefabbricato adibito ad uso abitativo.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 15 aprile 2014 il Cons. Antonio Bianchi e uditi per le parti gli avvocati Roberto Izzo, su delega dell'avv.to F P, e Francesca Giuffrè su delega dell'avv.to Adriano Giuffrè;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
Il Sig. Dovesi realizzava abusivamente nel 1975 un manufatto di 60 mq nel Comune di Pianoro e, pertanto, nel 1986 presentava istanza di condono edilizio ai sensi della legge n. 47 del 1985.
Sulla predetta istanza la Commissione Edilizia, la Commissione Edilizia Integrata e il Consiglio Comunale esprimevano parere negativo, ricadendo il manufatto in zona B3 del piano regolatore generale (P.R.G.) il cui art. 96 impedisce la nuova edificazione, consentendo solo il mantenimento dell'esistente attraverso interventi di recupero.
Per quanto sopra, con provvedimento n.11530 del 01.06.1990, il Sindaco denegava il richiesto condono, senza chiedere l'ulteriore parere del Comprensorio di Bologna in ordine al vincolo idrogeologico insistente sull'area.
Ritenendo illegittimo detto provvedimento, il Dovesi proponeva ricorso al Tar Emilia Romagna chiedendone l'annullamento.
Il Tribunale adìto, con sentenza n. 1943/02, respingeva il ricorso con la seguente sostanziale motivazione:
- il provvedimento è congruamente motivato con riferimento al divieto di nuova edificazione previsto dall'art. 96 del P.R.G.;
- il contrasto con