Consiglio di Stato, sez. I, parere definitivo 2020-02-24, n. 202000481
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Testo completo
Numero 00481/2020 e data 24/02/2020 Spedizione
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Prima
Adunanza di Sezione del 15 gennaio 2020
OGGETTO:
Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto da Agricola industriale ed edilizia Laurento s.r.l. in liquidazione, in persona del legale rappresentante pro tempore e liquidatore, sig.ra A T, e da Agricola industriale e edilizia Castel di Leva s.r.l. in liquidazione, in persona del legale rappresentante pro tempore e liquidatore, sig.ra A T, avverso il parere prot. n. 2714 del 25 luglio 2018 di Roma Natura – Ente regionale per la gestione del sistema delle aree protette del comune di Roma, contro Roma Natura – Ente regionale per la gestione del sistema delle aree protette del comune di Roma; la Città metropolitana di Roma capitale; Roma Capitale, la regione Lazio; il Ministero dell’economia e delle finanze; l’Agenzia del demanio e nei confronti della società Nenni Ugo e Nello s.r.l.;
LA SEZIONE
Vista la nota prot. n. U.0012651 del 3 giugno 2019 di trasmissione della relazione del 3 giugno 2019 (pervenuta in data 16 luglio) con la quale il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sull'affare consultivo in oggetto;
esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Vincenzo Neri;
Premesso
1. Le società ricorrenti, proprietarie di un terreno sito nel territorio del comune di Roma, impugnano il parere negativo di Roma Natura – Ente regionale per la gestione del sistema delle aree protette del comune di Roma concernente le modalità di ripristino della cava Nenni Ugo e Nello s.r.l., così come individuate nella consulenza tecnica di ufficio dell’ing. Giulianello nell’ambito del giudizio promosso dalle ricorrenti contro i gestori della cava, dinanzi al Tribunale civile di Roma e pendente con il numero R.G. 81940/2014.
2. Le società ricorrenti riferiscono:
- di essere proprietarie di un terreno ove era gestita, con contratto di concessione, una cava di basalto dalla società Nenni Ugo e Nello s.r.l. sin dal 1975;
- che nel 2012 la società conduttrice ha risolto il contratto di concessione a causa della grave crisi economica ed ha restituito il terreno alle ricorrenti;
- che conseguentemente le proprietarie hanno intimato la riduzione in pristino delle aree, anche con riferimento al laghetto nel frattempo formatosi spontaneamente nella zona di escavazione;
- che nel corso del giudizio civile, il consulente tecnico del giudice ha individuato in perizia alcune misure di recupero ambientale e ripristino della cava - come ad esempio il “ riempimento parziale dell’area di cava dismessa con inerti e loro rimodellamento mediante riempimenti con inerti ” - che, sottoposte al parere del competente ente regionale Roma Natura, sono state considerate in modo non favorevole.
3. L’Amministrazione competente, con il parere oggetto di gravame, ha ritenuto, infatti che “ un riempimento dell’area con circa 500.000,00 mc di terre e rocce da scavo con tombamento dell’acquifero, altererebbe sostanzialmente l’assetto geomorfologico, naturalistico e vegetazionale del sito e ricoprirebbe le specie vegetali di tipo arbustivo ed arboreo autoctone che hanno già colonizzato parte del sito nonché