Consiglio di Stato, sez. V, ordinanza cautelare 2015-09-29, n. 201504438

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. V, ordinanza cautelare 2015-09-29, n. 201504438
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 201504438
Data del deposito : 29 settembre 2015
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 07538/2015 REG.RIC.

N. 04438/2015 REG.PROV.CAU.

N. 07538/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 7538 del 2015, proposto da:


F M M, rappresentata e difesa dagli avv. G S e P O, con domicilio eletto presso l’avv. Giannina Cutone in Roma, Via Raffaele Caverni, 6;


contro

Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato presso i cui uffici in Roma, Via dei Portoghesi l2, è domiciliata;

nei confronti di

Regione Puglia, rappresentata e difesa dall'avv. M T, con domicilio eletto presso la Delegazione della Regione Puglia in Roma, Via Barberini, 6;
Claudia Attimonelli Petraglione;
Alessandro Oronzo Caffò, rappresentato e difeso dall'avv. Giacomo Valla, con domicilio eletto presso l’avv. Alfredo Placidi in Roma, Via Cosseria, 2;

per la riforma

dell'ordinanza cautelare del T.A.R. PUGLIA - BARI SEZIONI UNITE n. 00468/2015, resa tra le parti, concernente l’esclusione del progetto di ricerca da finanziamenti regionali - Selezione pubblica per un posto di ricercatore – MCP.


Visto l'art. 62 cod. proc. amm;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Visti gli atti di costituzione in giudizio della Regione Puglia e di Alessandro Oronzo Caffò;

Vista l’impugnata ordinanza cautelare del Tribunale amministrativo regionale di reiezione della domanda cautelare presentata dalla parte ricorrente in primo grado;

Viste le memorie difensive;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 29 settembre 2015 il Cons. Paolo Giovanni Nicolò Lotti e uditi per le parti gli avvocati Carlo Tangari su delega dell'avv. G S, Giacomo Valla, M T e l’Avvocato dello Stato Marinella di Cave;


Ritenuta, ad un primo sommario esame, l’insussistenza del fumus boni iuris dell’appello, sia in relazione al valore da attribuire all’abstract prodotto dall’appellante medesima, sia in relazione alla riconosciuta parziale identità, ex art. 58 c.p.a., della domanda cautelare della stessa appellante già precedentemente respinta e oggetto di ordinanza cautelare di questo Consiglio finalizzata alla mera fissazione dell’udienza di merito avanti al TAR;

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