Consiglio di Stato, sez. II, sentenza 2020-04-08, n. 202002326

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. II, sentenza 2020-04-08, n. 202002326
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202002326
Data del deposito : 8 aprile 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 08/04/2020

N. 02326/2020REG.PROV.COLL.

N. 03059/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3059 del 2009, proposto da
Il Posto delle Fragole S.r.l., in persona del suo legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall’avvocato F M A, con domicilio eletto presso lo studio Alessi Francesco M. (Studio Avv. Mario Lupi) in Roma, via Lungotevere dei Mellini, n. 10;

contro

-Comune di Fabriano (AN), in persona del suo legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall’avvocato A M, con domicilio eletto presso lo studio Sergio Del Vecchio in Roma, viale Giulio Cesare, n. 71;
-Dirigente V Settore-Assetto Territorio Comune di Fabriano non costituitosi in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche (Sezione Prima) n. 00249/2008, resa tra le parti, concernente diniego permesso di costruire


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 19 novembre 2019 il Consigliere F R e udito per la parte appellata l’avvocato Andrea Del Vecchio;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

1.1.La definizione del presente giudizio richiede una dettagliata esposizione dei fatti di causa.

1.2. L’attuale appellante, Il Posto delle Fragole S.r.l., espone di aver acquistato dalle signore M e Clotilde Pierosara mediante atto a rogito del dott. Enrico Falsini, notaio in Fabriano (An) rep.87001 dd. 15 novembre 1999 , registrato in Fabriano il 24 novembre 1999 al numero 714 e trascritto alla Conservatoria dei Registri immobiliari di Ancona al numero 13350 del 1999, la proprietà degli appezzamenti di terreno ubicati a Fabriano alla Via Santa Croce della superficie complessiva di mq.

3.234 catastale e reale di mq.3.320, riportati al Catasto Terreni del medesimo Comune alla partita 324624, foglio 98, mappali nn.276, 278, 757 (già 275/a), 758 (già 275/b), 759 (già 277/a) e 760 (già 277/b) con le destinazioni urbanistiche precisate nell’atto stesso e nell’ivi allegato certificato di destinazione urbanistica.

Mediante il medesimo atto la Società ha altresì acquistato dalle predette signore M e C P, nonché dal Signor D P, la proprietà di un dismesso opificio industriale ed una cabina elettrica con annessa corte pertinenziale, situati sempre in Fabriano alla Via Santa Croce e riportati al Nuovo Catasto Edilizio Urbano (NCEU) dello stesso Comune alla partita 1012064 del foglio 58, mappali 308 (piano terreno e piano primo) e 309 (piano terreno).

L’attuale appellante precisa che l’area coperta e scoperta oggetto di tale ulteriore compravendita era riportata ,al Catasto Terreni del Comune di Fabriano alla partita speciale n.1, foglio 98, mappali 279, 332, 755, 756 della superficie catastale di mq.

5.936 e reale di mq. 6.000, nel mentre la cabina elettrica era identificata con il mappale 308 del foglio 98 del NCEU e riportata nel Catasto Terreni alla .partita speciale 1 mappale 332 del foglio 98.

Da ultimo – e sempre contestualmente ai sopradescritti acquisti – la Società ha acquisito dalle signore M e C P, nonché dal Signor D P anche la proprietà di un frustolo di terreno distinto al Catasto al foglio 98 mappale 813 di m. 616.

La parte appellante precisa che il compendio immobiliare costituito dalle sopradescritte aree e fabbricati contigui tra loro si estende per una superficie catastale complessiva di mq.

9.786 ed una superficie reale rilevata celerimetricamente di mq. 9.936 (cfr. doc. 1 di parte ricorrente in primo grado).

Il compendio medesimo risultava ubicato secondo la vigente disciplina del Piano regolatore generale del Comune di Fabriano in zona territoriale omogenea ,di tipo C semintansiva ed esentata dalla preventiva lottizzazione convenzionata in quanto area completamente urbanizzata, e quindi non passibile di ulteriore pianificazione in quanto confinante con la strada pubblica denominata Via Santa Croce, servito di pubblica illuminazione, di pubblico acquedotto, di metanodotto, di fognature pubbliche e della rete elettrica e telefonica

1.3. In data 7 gennaio 2000 La Società ha ottenuto dal Comune di Fabriano il rilascio della concessione edilizia n. 40352 avente ad oggetto la costruzione di due palazzine (rispettivamente indicate come A e B), per complessivi 12 appartamenti, da realizzarsi a Fabriano in Via Santa Croce su un terreno distinto al Catasto Terreni dello stesso Comune al foglio n.98 mappali: 276 - 278 - 279/parte - 332 - 755 - 756 - 757 - 758 - 759 - 760, esteso per complessivi mq.6.571, di cui mq.

4.865 edificabili, mq.310 destinati ad ampliamento della strada comunale e mq.

1.396 destinati a verde pubblico.

Tali estensioni sono state determinate in base alla planimetria di cui alla Tavola 3.4 del Piano Regolatore Generale del Comune di Fabriano, come descritto nella relazione tecnica allegata ,alla domanda di concessione edilizia e nella tavola di progetto (cfr . ibidem , doc.ti nn. 2, 3 e 4).

1.4. In data 23 ottobre 2000 il Comune di Fabriano ha rilasciato alla Società la concessione edilizia n.31705 in variante rispetto alla precedente e in forza della quale veniva assentita una diversa collocazione della predetta palazzina B, posta a monte.

Con rotazione di 90 gradi rispetto al precedente posizionamento, tale edificio veniva quindi collocato in posizione simmetrica rispetto alla palazzina A già in corso di costruzione, nonché in posizione parallela alla Via Santa Croce.

La parte appellante precisa che tale variante è stata assentita a seguito alla riduzione della fascia di rispetto cimiteriale a suo tempo disposta con deliberazione del Coniglio Comunale n. 121 dd. 30 marzo 1978., come illustrato dalla relazione esplicativa alla richiesta del relativo titolo edilizio (cfr. ibidem , doc.ti nn. 5, 6 e 7).

1.5. In data 22 novembre 2001 il Comune di Fabriano ha rilasciato all’attuale appellante la concessione edilizia n.37251 quale seconda variante in corso d'opera rispetto alla prima concessione edilizia n.40352 del 2000 e riferita alla sola palazzina A, aumentata in tal modo da sei a dodici unità immobiliari con diversa distribuzione degli spazi interni e la modifica di alcune finestre (cfr. ibidem , doc.ti nn. 8, 9 e 10).

In data 9 luglio 2002 per la medesima palazzina A è stata rilasciata l'autorizzazione di agibilità. (cfr. ibidem , doc. n. 11).

1.6. In data 19 dicembre 2002 il Comune di Fabriano ha rilasciato all’attuale appellante la concessione edilizia n. 39992 costituente la terza variante all’iniziale concessione edilizia n. 40352 del 2000 e riferita alla sola palazzina B (cfr. ibidem , doc. n. 12).

In data 28 marzo 2003 è stata rilasciata l’autorizzazione di abitabilità per la palazzina B (cfr. ibidem , n. 13).

1.7. In data 28 marzo 2002 è stata rilasciata alla Società la concessione edilizia n.44094, avente ad oggetto la costruzione di un fabbricato “su un lotto autonomo” composto da 19 autorimesse al piano interrato e 16 abitazioni distribuite tra i piani terra, primo e secondo.

Tale fabbricato risulta formato da due corpi di fabbrica uniti tra di loro e sono indicati nel relativo progetto come palazzine D e E.

L’attuale appellante precisa che l’area oggetto di intervento, e quindi di pertinenza del fabbricato, era identificata dal mappale n.279 del foglio 98, che rappresentava l’area di risulta dell’opificio, ivi già insistente e medio tempore demolito previo rilascio della concessione edilizia n. 9290 dd. 19 aprile 2000 (cfr. ibidem , doc.ti. nn. 14, 15 e 16).

1.8. Mediante denuncia d’inizio di attività Prot. n. 14130 dd. 30 marzo 2004 la Società ha comunicato una variante alla predetta concessione edilizia n.44094 del 2002 relativa alle palazzine D e E (cfr. ibidem , doc. n. 17).

1.9. Sul mappale n. 279/parte del foglio 98 esteso per complessivi mq. 7.187, di cui 5396 edificabili e sul quale erano già state edificate le anzidette palazzine A e B la Società ha quindi ottenuto con concessione edilizia n. 14049 dd. 23 giugno 2003 di realizzare una palazzina di civile abitazione indicata con le lettera C, elevata su tre piani fuori terra, più un piano interrato e composta da dodici appartamenti più le autorimesse (cfr. ibidem , doc.ti nn. 18, 19 e 20).

1.10. L’attuale appellante riferisce di aver provveduto, nel corso delle sopradescritte sue attività, ad una “ristrutturazione catastale” della proprietà da essa acquisita, unificando in tal modo i diversi appezzamenti di terreno in due mappali individuati al catasto del Comune di Fabriano al foglio 98 n. 279 e n. 857 (cfr. ibidem , doc. n. 21).

1.11. In data 22 luglio 2004 la Società ha presentato al Prot. n. 31867 del Comune di Fabriano la richiesta di rilascio del permesso di costruire avente ad oggetto realizzazione di una palazzina indicata come F, distribuita su un piano interrato e tre piani fuori terra e comprendente dieci appartamenti oltre le autorimesse (cfr. ibidem , doc.ti. nn. 22, 23 e 24).

Il nuovo edificio doveva essere realizzato, secondo gli elaborati progettuali, sugli anzidetti mappali nn. 279 e 857 di complessivi mq.

0.786 catastali e comprendenti anche le aree utilizzate per l’edificazione di altre costruzioni precedenti.


A questo punto, con nota Prot. n. 39880 dd. 9 settembre 2004 il V°·Settore Assetto del Territorio del Comune di Fabriano ha chiesto all’attuale appellante, in relazione a tale ultima sua pratica edilizia, di produrre la verifica urbanistica contemplata dall’art. 14, punto f), del Regolamento edilizio comunale, lo studio geologico e il certificato acustico preventivo (cfr. ibidem , doc. 25).

La Società ha prodotto quanto richiesto, precisando, con la relazione tecnica afferente la verifica urbanistica richiesta, che all’avvenuta ristrutturazione del lotto di pertinenza individuato ora con i mappali nn. 279 e 857 avrebbe suddiviso i complessivi mq.

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