Consiglio di Stato, sez. V, ordinanza cautelare 2010-04-26, n. 201001861

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. V, ordinanza cautelare 2010-04-26, n. 201001861
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 201001861
Data del deposito : 26 aprile 2010
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 02302/2010 REG.RIC.

N. 01861/2010 REG.ORD.SOSP.

N. 02302/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

Sul ricorso numero di registro generale 2302 del 2010, proposto da:
Teknoservice S.r.l. in Pr. e Q.Le Mandataria A.T.I., Ati - Nuova Spurghi Jet S.r.l., rappresentati e difesi dagli avv. M S, M O, con domicilio eletto presso M S in Roma, viale Parioli, 180;

contro

Monteco S.r.l., rappresentato e difeso dall'avv. R B, con domicilio eletto presso Marco Gardin in Roma, via Laura Mantegazza, 24 00152;

nei confronti di

Comune di San Giorgio Jonico, rappresentato e difeso dall'avv. M L, con domicilio eletto presso Giuseppe Placidi in Roma, via Cosseria N. 2;

per la riforma

della ordinanza sospensiva del T.A.R. PUGLIA - SEZ. STACCATA DI LECCE: SEZIONE III n. 00168/2010, resa tra le parti, concernente della ordinanza sospensiva del T.A.R. PUGLIA - SEZ. STACCATA DI LECCE: SEZIONE III n. 00168/2010, resa tra le parti, concernente AGGIUDICAZIONE APPALTO SERVIZIO DI PULIZIA, SPAZZAMENTO, RACCOLTA, TRASPORTO E AVVIO A SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI -MCP-..


Visto l'art. 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come modificato dalla legge 21 luglio 2000, n. 205;

Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Vista l'ordinanza di accoglimento della domanda cautelare proposta in primo grado;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Monteco S.r.l. e di Comune di San Giorgio Jonico;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 23 aprile 2010 il Cons. Gianpiero Paolo Cirillo e uditi per le parti gli avvocati Sanino, Barsi e Liuzzi;


Considerato che dall’appello non sono emersi elementi tali da indurre il collegio a discostarsi da quanto ritenuto dal giudice di primo grado;

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