Consiglio di Stato, sez. VI, ordinanza collegiale 2020-09-08, n. 202005407

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. VI, ordinanza collegiale 2020-09-08, n. 202005407
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202005407
Data del deposito : 8 settembre 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 08/09/2020

N. 04466/2016 REG.RIC.

N. 05407/2020 REG.PROV.COLL.

N. 04466/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 4466 del 2016, proposto dalla dottoressa N C, rappresentata e difesa dagli avvocati Giancarlo Violante Ruggi d’Aragona e S D P ed elettivamente domiciliata presso lo studio Regus Business Centres Italia in Roma, piazza del Popolo, n. 18;


contro

- l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dall’avvocato L N, presso il cui studio è elettivamente domiciliata in Roma, via Girolamo da Carpi, n. 6;
- il dottor P M, rappresentato e difeso dall’avvocato M F, presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Roma, via degli Avignonesi, n. 5;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Campania, Sez. II, 8 marzo 2016 n. 1268, resa tra le parti.


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Vista la costituzione in giudizio dell’appellata Università e del signor P M e i documenti prodotti;

Vista l’ordinanza cautelare della Sezione 5 agosto 2016 n. 3374;

Esaminate le ulteriori memorie depositate con documenti;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del 25 giugno 2020 (svolta secondo la disciplina prevista dall’art. 84 comma 5, d.l. 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla l. 24 aprile 2020, n. 27, attraverso videoconferenza con l’utilizzo di piattaforma “Microsoft Teams” come previsto dalla circolare n. 6305 del 13 marzo 2020 del Segretario generale della Giustizia amministrativa) il Cons. S T;


Premesso che la dottoressa N C, nell’atto introduttivo del presente giudizio in grado di appello e nei successivi atti processuali depositati, ricostruisce la vicenda in fatto come segue:

- il Rettore dell'Università libera degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, con decreto 28 marzo 2007 n. 210, ha indetto una procedura comparativa per il reclutamento di un ricercatore universitario, settore scientifico disciplinare M-EDF/02 “Metodi e Didattiche delle Attività Sportive” presso la Facoltà di Scienze della formazione della medesima Università;

- oltre alla dottoressa N C, presentavano domanda di partecipazione alla selezione altri tre candidati, tra i quali il dottor P M;

- all’esito della procedura selettiva, con decreto rettorale 31 marzo 2008 n. 217, erano approvati gli atti della Commissione giudicatrice in virtù dei quali veniva dichiarata vincitrice la odierna appellante;

- l’esito della selezione era gravato in sede giurisdizionale dal dottor M, il cui ricorso era accolto, con conseguente annullamento degli atti impugnati, con sentenza del TAR per la Campania n. 5111/2009, che veniva poi confermata dal Consiglio di Stato;

- in esecuzione della sentenza del giudice amministrativo l’Università, nel febbraio/marzo 2012, riconvocava la (medesima) Commissione giudicatrice al fine di rinnovare la procedura selettiva, sia con riferimento alle due prove scritte che con riguardo alla prova orale, a conclusione della quale nuovamente prevaleva la dottoressa C;

- anche gli atti della rinnovata procedura selettiva venivano gravati in sede giurisdizionale dal dottor M ed il TAR per la Campania accoglieva il ricorso con la sentenza qui oggetto di appello (n. 1268/2016), dichiarando nulli per violazione del giudicato gli atti impugnati, in quanto la Commissione avrebbe dovuto ripetere la valutazione tenendo conto anche dei titoli e del curriculum prodotto da ciascuno dei candidati e nominando il commissario ad acta per la esecuzione del giudicato;

- nel frattempo, in pendenza del presente giudizio di appello, con decreto n. 3/2017 il commissario ad acta nominava una nuova Commissione giudicatrice che, dopo avere valutando i titoli, il curriculum di ciascun candidato, l’esito delle due prove scritte e della prova orale, ha dichiarato nuovamente vincitrice la dottoressa C, conclusione che veniva approvata dal commissario ad acta con decreto n. 2891/2017;

- anche gli atti di quest’ultima procedura erano gravati in sede giurisdizionale dal dottor M ed il ricorso era respinto dal TAR per la Campania con sentenza n. 7191/2018, nei cui confronti il dottor M ha proposto appello (giudizio n. R.g. 5866/2019), tuttora pendente;

Considerato che la dottoressa C, riferendo che il giudizio di appello nei confronti della sentenza del TAR per la Campania n. 7191/2018 non ha visto ancora fissarsi la data dell’udienza di merito e che la stessa ha proposto appello incidentale in detto giudizio, segnala come la propria posizione sostanziale e processuale “ resta incerta, potendo essere ancora una volta compressa in caso di accoglimento dell’appello proposto dal dott. M avverso l’ultima sentenza del

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