Pubblicato il 20/12/2021

N. 08447/2021 REG.PROV.COLL.

N. 08447/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 8447 del 2020, proposto dal Ministero dell'interno e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore , rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi 12;

contro

il signor R G, rappresentato e difeso dagli avvocati G P e M G C, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Pesce in Roma, via Bocca di Leone 78;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Lazio, sede di Roma, sez. I quater , 20 luglio 2020 n. 8782, che ha pronunciato sul ricorso n. 10119/2019 R.G. integrato da motivi aggiunti proposto per l’annullamento dei seguenti atti del Ministero dell’interno:

(ricorso principale)

a) del bando di concorso pubblico per il conferimento di 19 posti di commissario tecnico psicologo del ruolo degli psicologi della carriera dei funzionari tecnici della Polizia di Stato, indetto con decreto 2 maggio 2019 del Capo della Polizia- Direttore generale della Pubblica sicurezza, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie speciale “Concorsi ed esami” del 3 maggio 2019;

b) del D.M. 13 luglio 2018 n.103, quanto all’art. 3, ove inteso nel senso di stabilire il limite di 30 anni di età per l’accesso al ruolo suddetto;

e degli atti connessi;

(motivi aggiunti)

c) dell’avviso 9 settembre 2019 prot. n. 333B- / 13C.35.19/25889 comunicato via PEC in data 10 settembre 2019, con il quale il Dipartimento della Pubblica sicurezza, Direzione centrale per le risorse umane ha escluso R G dal concorso predetto.

In particolare la sentenza ha accolto il ricorso principale e dichiarato inammissibile il ricorso per motivi aggiunti;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di R G;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 16 dicembre 2021 il Cons. Francesco Gambato Spisani e udito per la parte appellata l’avvocato G P;

1. La vicenda per la quale è processo, di cui per chiarezza è necessario riassumere i termini, riguarda un pubblico concorso indetto dal Ministero dell’interno per assumere personale nella Polizia di Stato.

2. Il Ministero in questione, con il bando 2 maggio 2019 n.333-B/13C.35.19 pubblicato il giorno 3 maggio 2019 sulla Gazzetta Ufficiale, serie speciale IV concorsi ed esami n. 35, ha infatti indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per il conferimento di 19 posti di commissario tecnico psicologo del ruolo degli psicologi della carriera dei funzionari tecnici della Polizia di Stato e, per quanto qui interessa, ha previsto fra i requisiti generali di ammissione, all’art. 3 comma 1 lettera d) del bando stesso, “aver compiuto il 18° anno di età e non aver compiuto il 30° anno di età”, salve ipotesi particolari di cui in seguito; ciò in diretta applicazione del D.M. dello stesso Ministero 13 luglio 2018 n.103, che appunto prevede questo limite massimo di età per partecipare (doc. 1 in I grado ricorrente appellante, bando citato).

3. Il ricorrente appellato, il quale è nato nel 1986, quindi aveva già compiuto i trent’anni, e non rientra in alcuna delle ipotesi particolari per le quali il limite di età è aumentato, ha presentato la propria domanda attraverso l’apposita procedura telematica, dichiarando di appartenere alla