Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2020-01-30, n. 202000781

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2020-01-30, n. 202000781
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202000781
Data del deposito : 30 gennaio 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 30/01/2020

N. 00781/2020REG.PROV.COLL.

N. 07533/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7533 del 2018, proposto da:
CONCETTA RICCI, rappresentata e difesa dall’avvocato S D P, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, e con domicilio fisico eletto presso il suo studio in Roma, piazza Popolo, n. 18;



contro

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI MOLISE, in persona del Rettore pro tempore, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;



nei confronti

UNIVERSITA' LUM JEAN MONNET, non costituita in giudizio;



per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise n. 493 del 2018;


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio di Università degli Studi Molise;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 19 dicembre 2019 il Cons. Dario Simeoli e udit per le parti gli avvocati Giovanni Greco dell’Avvocatura dello Stato e S D P;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO e DIRITTO

Ritenuto che il giudizio può essere definito con sentenza in forma semplificata, emessa ai sensi dell’art. 74 c.p.a.;

Rilevato in fatto che:

- la dottoressa Concetta Ricci, ricercatrice a tempo indeterminato in diritto tributario presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università non statale legalmente riconosciuta LUM Jean Monnet di Casamassima, è coniugata con un tenente colonnello dell’Arma dei Carabinieri, il quale è stato trasferito d’autorità al Comando della Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso, con l’incarico di Capo Ufficio Comando;

- l’odierna appellante presentava all’Università LUM Jean Monnet di Casamassima (in data 1 febbraio 2018) e all’Università degli Studi del Molise (in data 31 gennaio 2018) istanza di comando o distacco per ricongiungimento familiare presso l’Università degli Studi del Molise, ai sensi dell’art. 17 della legge n. 266 del 1999;

- sennonché, mentre il Rettore dell’Università LUM Jean Monnet, con decreto del 23 febbraio 2018, accoglieva l’istanza della dottoressa Ricci, il Direttore Generale dell’Università degli Studi del Molise, con atto del 9 maggio 2018, comunicava che il Consiglio di Dipartimento, con delibera del 5 aprile 2018, aveva ritenuto che la sua richiesta fosse carente dei requisiti di legge, atteso che l’Università LUM Jean Monnet di Casamassima non rientrava nelle amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 29 del 1993;

- con il ricorso introduttivo del giudizio di primo grado, la ricorrente ha impugnato il diniego da ultimo citato, rilevandone l’illegittimità per i seguenti motivi:

i) violazione del contraddittorio procedimentale, per mancata comunicazione del preavviso di rigetto;

ii) incompetenza del Direttore Generale ad adottare il provvedimento impugnato, trattandosi di un atto riservato alla competenza del Rettore;

iii) violazione di legge, stante la piena applicabilità dell’art. 17 della legge n. 266 del 1999 al personale delle Università private legalmente riconosciute;

- il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise, con sentenza n. 493 del

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