Consiglio di Stato, sez. III, sentenza 2024-04-16, n. 202403430

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. III, sentenza 2024-04-16, n. 202403430
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202403430
Data del deposito : 16 aprile 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 16/04/2024

N. 03430/2024REG.PROV.COLL.

N. 10595/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10595 del 2021, proposto dalla -OMISSIS- in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dagli avvocati A G, D V e A P, con domicilio digitale come da Pec da Registri di Giustizia,



contro

l’Ufficio Territoriale del Governo di Potenza e il Ministero dell’Interno, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi ex lege dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12,



per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sede di Roma, sez. I ter , -OMISSIS-, che ha respinto il ricorso proposto per l’annullamento del decreto prot. n. -OMISSIS-del 28 agosto 2020, con il quale il Prefetto di Potenza ha disposto il diniego di estensione territoriale, ex art. 257 ter , comma 5, del Regolamento di esecuzione del Tulps, dell’attività di vigilanza privata per presunte violazioni contestate nel periodo di accertamento dei requisiti organizzativi e strutturali da parte di alcune delle Questure interpellate.


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Vista la memoria depositata dall’Ufficio Territoriale del Governo di Potenza e dal Ministero dell’Interno in data 25 gennaio 2022;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatrice nella udienza pubblica del giorno 26 marzo 2024 il Cons. G F e uditi per le parti gli avvocati presenti, come da verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO

1. Con ricorso proposto dinanzi al Tar Basilicata -OMISSIS-ha impugnato il decreto prot. n. -OMISSIS-del 28 agosto 2020, con il quale il Prefetto di Potenza ha disposto il diniego di estensione territoriale nelle Province di Crotone e Catanzaro, ex art. 257 ter , comma 5, del Regolamento di esecuzione del Tulps, dell’attività di vigilanza privata dalla stessa già svolta nelle Province di Potenza, Matera e Cosenza per presunte violazioni, contestate nel periodo di accertamento dei requisiti organizzativi e strutturali da parte di alcune delle Questure interpellate.

Il diniego è stato opposto per avere le Questure di Cosenza e Catanzaro rilevato che illegittimamente la società: a) ha svolto attività di vigilanza privata oltre i limiti di estensione territoriale autorizzati, in violazione degli artt. 139 e 140 del Tulps; b) non ha riportato nei servizi giornalieri redatti dalla società il nominativo di una guardia particolare giurata a far data dall’assunzione avvenuta nel luglio 2019 fino al mese di dicembre dello stesso anno; c) ha delegato, nell’ambito di un sopralluogo per la partecipazione ad una gara di appalto, un soggetto non facente parte della compagine societaria, coinvolto in un procedimento penale per concorso in rapina.

Con ordinanza n. -OMISSIS- il Tar Basilicata ha declinato la competenza territoriale in favore del Tar Lazio, sul

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