Consiglio di Stato, sez. III, sentenza 2024-03-12, n. 202402388

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. III, sentenza 2024-03-12, n. 202402388
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202402388
Data del deposito : 12 marzo 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 12/03/2024

N. 02388/2024REG.PROV.COLL.

N. 07769/2023 REG.RIC.

N. 07772/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7769 del 2023, proposto dal -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Scalia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati Lorenzo Lentini e Francesco Mollica, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
-OMISSIS-, non costituiti in giudizio;
Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Salerno, -OMISSIS-, in persona dei rispettivi rappresentanti legali pro tempore , rappresentati e difesi ex lege dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



nei confronti

Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, -OMISSIS-, Comune di Bisaccia, Comune di Ravenna, -OMISSIS-, Regione Autonoma Valle D'Aosta, Città Metropolitana di Cagliari, -OMISSIS-, Comune di Varese, Comune di Sarzana, Comune di Rocca D'Evandro, -OMISSIS-, Comune di Acerra, Comune di Baunei, Comune di Genova, -OMISSIS-, Comune di Baronissi, Commissario di Governo per il Contrasto del Dissesto Idrogeologico Nella Regione Liguria, -OMISSIS-, non costituiti in giudizio;
Ministero dell'Interno, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Comune di Pozzuoli, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato Antonia Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati Ignazio Fulvio Mezzina e Luca Lubelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

sul ricorso numero di registro generale 7772 del 2023, proposto dal Ministero dell'Interno, Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Salerno, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, -OMISSIS-, in persona dei rispettivi rappresentanti legali pro tempore, rappresentati e difesi ex lege dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



contro

-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Andrea Pericu e Luigi Ceffalo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
-OMISSIS-, Comune di Bisaccia, Comune di Ravenna, -OMISSIS-, Regione Autonoma Valle D’Aosta, Città Metropolitana di Cagliari, -OMISSIS-, Comune di Varese, Comune di Sarzana, Comune di Rocca Devandro, -OMISSIS-, Comune di Acerra, Comune di Baunei, Comune Di Genova, -OMISSIS-, Comune di Baronissi, Commissario di Governo per il Contrasto del Dissesto Idrogeologico nella Regione Liguria, -OMISSIS-, -OMISSIS- in proprio e quale Capogruppo Mandataria Dell’-OMISSIS-, -OMISSIS- in proprio e nella qualità, -OMISSIS- in proprio e quale capogruppo mandataria dell’-OMISSIS-, -OMISSIS-, -OMISSIS-, -OMISSIS-, non costituiti in giudizio;
Comune di Pozzuoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonia Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Gentile, con domicilio eletto presso lo studio Gentile in Roma, via del Banco di Santo Spirito, 42;
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Massimo Gentile, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Sebino n. 29;



nei confronti

Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Ignazio Fulvio Mezzina e Luca Lubelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Ausiello, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Damiano Lipani e Francesca Sbrana, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Damiano Lipani in Roma, via Vittoria Colonna, 40;



per la riforma

quanto ad entrambi i ricorsi, della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania Sezione Staccata di Salerno, -OMISSIS-, resa tra le parti.

Visti i ricorsi in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di -OMISSIS-, del Ministero dell'Interno, dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, del Comune di Pozzuoli, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Salerno, di -OMISSIS-, di -OMISSIS-, di -OMISSIS-, di -OMISSIS-, di -OMISSIS- e di -OMISSIS-;

Visto l'atto di costituzione in giudizio proposto dal ricorrente incidentale -OMISSIS-;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 25 gennaio 2024 il Cons. Giovanni Tulumello e uditi i procuratori delle parti come da verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

1. La sentenza del T.A.R. Campania, sezione staccata di Salerno, -OMISSIS-, accogliendo il ricorso introduttivo di primo grado ed i motivi aggiunti sub I, ha annullato il provvedimento del Prefetto di Salerno -OMISSIS- con il quale si è disposto il diniego di iscrizione di -OMISSIS- nella White List e si è assunta informativa antimafia ostativa, ai sensi degli artt. 84 e 91 del D.lgs. 159/2011; sono state invece dichiarate inammissibili le censure rivolte avverso atti non provvedimentali (segnatamente, la relazione -OMISSIS- della D.I.A. e il preavviso di diniego di iscrizione nella White List Prefettura di Salerno comunicato ai sensi dell’art. 92 co. 2 bis d.lgs. 159/2011).

La sentenza ha altresì:

- annullato una serie di provvedimenti consequenziali all’informativa, relativi a rapporti a valle della stessa (motivi aggiunti di primo grado da II a IX; motivi aggiunti sub XIII, ad eccezione di quelli dichiarati inammissibili e improcedibili: capi 35.1.1. e 35.1.2. della sentenza di primo grado; motivi aggiunti sub XIV e XV; motivi aggiunti sub XVI, ad eccezioni di quelli dichiarati inammissibili: capo 38.1.1.; motivi aggiunti sub XVII; motivi aggiunti sub XIX);

- dichiarato improcedibili ma fondati i motivi aggiunti sub X ed i motivi aggiunti sub XX (capi 32 e 43 della sentenza gravata);

- respinto i motivi aggiunti sub XI, in quanto relativi a provvedimento di revoca di aggiudicazione disposto non soltanto in conseguenza dell’informativa gravata, ma anche da ulteriori ed autonome ragioni connesse all’inadempimento del contratto affidato (non contestate dalla ricorrente);

- dichiarato inammissibili i motivi aggiunti sub XII e XVIII, in quanto rivolti ad atti di rescissione contrattuale e non notificati alle imprese controinteressate che seguivano in graduatoria la ricorrente (i provvedimenti impugnati con i motivi aggiunti n. XVIII sono stati gravati con “autonomo atto di motivi aggiunti di carattere impugnatorio” depositato il 27 luglio 2022, che è stato accolto, con conseguente annullamento dei provvedimenti impugnati: capo 42 della sentenza del T.A.R.);

- in parte respinto e in parte dichiarato improcedibili e inammissibili ulteriori motivi aggiunti con i quali erano stati impugnati analoghi provvedimenti adottati in conseguenza dell’informativa;

- dichiarato inammissibili i motivi aggiunti di primo grado rivolti contro atti non aventi natura provvedimentale.

2. L’indicata sentenza è stata gravata – nel giudizio r.g. 7772/2023 - con ricorso in appello dal Ministero dell’Interno, dalla Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo di Salerno, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e -OMISSIS-

Il gravame si rivolge ai capi della sentenza di primo grado che hanno ritenuto fondate le censure rivolte principalmente contro i provvedimenti prefettizi.

Le amministrazioni appellanti deducono “Violazione e falsa applicazione degli artt. 84 e 91 del d.lgs. n. 159 del 2011– Erronea valutazione delle circostanze di fatto e di diritto – vizio di motivazione”.

Inoltre, ad avviso delle appellanti, “risultando i provvedimenti impugnati con i ricorsi per motivi aggiunti fondati sulla presupposta interdittiva prefettizia, alla legittimità dell’interdittiva per le ragioni suindicate consegue anche la legittimità dei suddetti provvedimenti”.

Si sono costituiti in giudizio l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico, -OMISSIS-, il Comune di Pozzuoli, -OMISSIS-, -OMISSIS-

3. Si è altresì costituito -OMISSIS- ricorrente in primo grado, che ha eccepito l’inammissibilità dell’appello principale ed ha proposto appello incidentale condizionato.

Con un primo motivo di appello incidentale, rivolto al capo di sentenza relativo all’informativa antimafia, -OMISSIS- ha dedotto “Error in judicando – violazione e falsa applicazione degli artt. 92 co. 2 ter lett. a) e b) e 94 bis d.lgs.159/2011”.

Il mezzo è diretto verso la statuizione di primo grado (punto 17.2.4.) che “ha escluso la violazione degli artt. 92 co. 2 ter lett. a) e b) e 94 bis CAM” (trattasi, verosimilmente, degli artt. 92 e 94-bis del d. lgs. 6 settembre 2011, n. 159, recante

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