Consiglio di Stato, sez. VII, sentenza 2022-12-28, n. 202211429
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Testo completo
Pubblicato il 28/12/2022
N. 11429/2022REG.PROV.COLL.
N. 02118/2018 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Settima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 2118 del 2018, proposto da
I D S, rappresentata e difesa dagli avvocati G M e D D S D, con domicilio eletto presso lo studio Domenico di quest’ultimo, in Roma, via Golametto 4;
contro
P P, rappresentato e difeso dagli avvocati F S e B V, con domicilio digitale p.e.c. in registri di giustizia;
nei confronti
Comune di -OMISSIS-, in persona del sindaco pro tempore , rappresentato e difeso dall’avvocato D P, con domicilio digitale p.e.c. in registri di giustizia;
per la riforma
della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio - sezione staccata di Latina (sezione prima) n. -OMISSIS-
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di P P e del Comune di -OMISSIS-;
Viste le memorie e tutti gli atti della causa;
Relatore all’udienza ex art. 87, comma 4- bis , cod. proc. amm. del giorno 11 novembre 2022 il consigliere Fabio Franconiero e udito per le parti gli avvocati Fiorita Iasevoli e F S;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
1. Con ricorso al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio - sezione staccata di Latina il signor P P, proprietario di un appartamento in -OMISSIS-, località -OMISSIS-, via -OMISSIS- (a catasto fabbricati al -OMISSIS-), impugnava il provvedimento dell’amministrazione comunale di annullamento in autotutela della d.i.a. in sanatoria (di cui alla pratica prot. n. -OMISSIS- del 6 dicembre 2010) per la realizzazione di un « piccolo torrino a copertura del vano scala sul terrazzo di proprietà esclusiva », che il medesimo ente locale aveva in precedenza accertato essere stato realizzato in assenza di titolo edilizio.
2. Il provvedimento di annullamento d’ufficio impugnato (determinazione in data 1° settembre 2016, n. -OMISSIS-), premesso che sulla domanda del ricorrente erano stati richiesti chiarimenti, non forniti, e che ai sensi dell’art. 22, comma 4, della legge regionale del Lazio 11 agosto 2008, n. 15 ( Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia ), decorso il termine ivi previsto (60 giorni) sulla domanda rilascio del titolo abilitativo in sanatoria la stessa « si intende rifiutata », era motivato sul presupposto che il manufatto, non qualificabile come volume tecnico, aveva comportato l’incremento « di superficie e volume », in un’area paesaggisticamente vincolata, e che pertanto il preteso titolo edilizio tacito in sanatoria era « da ritenersi non efficace ».
3. Con la sentenza indicata in epigrafe l’adito Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso, sul presupposto che l’annullamento in autotutela era intervenuto oltre il termine ex art. 21- nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, e senza motivazione in ordine alle sottostanti ragioni di interesse pubblico.
4. Per la riforma della sentenza di primo grado ha proposto appello la signora I D S, proprietaria di un appartamento nel medesimo fabbricato residenziale, confinante con quello del ricorrente, ed autrice di plurimi esposti presso l’amministrazione comunale concernenti l’abuso edilizio oggetto del presente contenzioso, oltre che interveniente ad opponendum in primo grado.
5. Si sono costituiti in resistenza all’appello il signor P e il Comune di -OMISSIS-.
DIRITTO
1. L’appello, nel presupposto della qualità della signora D S di controinteressata nei cui confronti il ricorso di primo grado non è stato notificato, censure con un primo motivo la sentenza per avere ritenuto che la nullità per contraddittorio non integro si fosse sanata con l’intervento ad opponendum in esso spiegato. Al riguardo si deduce che l’intervento « non supplisce alla mancanza della notificazione ».
2. Con un ulteriore motivo viene censura la statuizione di accoglimento del ricorso per avere supposto che l’annullamento d’ufficio della d.i.a. in sanatoria ex adverso impugnato sia intervenuto su una situazione di inerzia dell’amministrazione comunale in relazione alla domanda del signor P, di cui alla