Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 2024-07-08, n. 202406021

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 2024-07-08, n. 202406021
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202406021
Data del deposito : 8 luglio 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 08/07/2024

N. 06021/2024REG.PROV.COLL.

N. 08945/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8945 del 2021, proposto da
Onda Blu s.r.l., Bahia del Sol s.r.l., Montefusco s.r.l., rappresentate e difese dagli avvocati Davide Maggiore, Michele Di Campo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Comune di Taranto, rappresentato e difeso dall'avvocato Flora Saltalamacchia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, sezione staccata di Lecce (Sezione seconda), n. 00380/2021, resa tra le parti;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Taranto;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 23 aprile 2024 il Cons. Antonino Masaracchia e uditi per le parti gli avvocati Saltalamacchia e La Fauci, quest’ultimo in dichiarata delega dell’avv. Maggiore;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

1. – Nel presente giudizio è appellata la sentenza del TAR Puglia, sezione staccata di Lecce, meglio individuata in epigrafe, che ha respinto il ricorso proposto da alcuni operatori economici che, con riguardo alla fissazione delle aliquote TARI per l’anno 2020 da parte del Comune di Taranto, ne lamentavano la natura eccessivamente penalizzante per le categorie di riferimento.

Oggetto di impugnazione in primo grado, oltre alla delibera che ha approvato le aliquote TARI per l’anno 2020 (delibera della Giunta comunale n. 53, del 31 luglio 2020), era anche la successiva delibera che ha introdotto alcune modifiche al regolamento comunale sulla TARI (delibera della Giunta comunale n. 101, del 28 settembre 2020).

La sentenza del TAR, come detto, ha respinto il ricorso delle tre imprese, compensando le spese di lite.

Con l’atto di appello, oggetto di odierno esame, tre degli originari ricorrenti (si tratta, nello specifico, di due imprese che gestiscono altrettanti stabilimenti balneari e di un’impresa che gestisce una struttura ricettiva multifunzione) tornano a far valere, nella sostanza, le doglianze già rigettate dal TAR. Essi, nello specifico, lamentano che il Comune avrebbe fissato le aliquote in modo arbitrario, senza motivarne le ragioni e senza dar conto dei criteri adottati e dell’istruttoria compiuta, per di più cagionando disparità di trattamento tra le varie categorie di soggetti passivi. Risulterebbero penalizzate, a giudizio delle appellanti, proprio le categorie imprenditoriali da esse rappresentate; in particolare, quanto alla specifica situazione dell’impresa che gestisce la struttura ricettiva, si contesta anche il fatto che, mediante gli atti

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