Consiglio di Stato, sez. VI, ordinanza cautelare 2010-06-09, n. 201002639

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. VI, ordinanza cautelare 2010-06-09, n. 201002639
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 201002639
Data del deposito : 9 giugno 2010
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 03823/2010 REG.RIC.

N. 02639/2010 REG.ORD.SOSP.

N. 03823/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 3823 del 2010, proposto da:


Regione Lazio, rappresentata e difesa dall'avv.R M P, domiciliata per legge in Roma, via Marcantonio Colonna, 27;


contro

Ditta Orsa del Sisto di Caldaroni Assunta, rappresentata e difesa dall'avv. E C, con domicilio eletto presso Domenico Vani in Roma, via Tuscolana n.739;

per la riforma,

previa sospensione, della sentenza del T.A.R. LAZIO - SEZ. STACCATA DI LATINA: SEZIONE I n. 01135/2009, resa tra le parti, concernente SOSPENSIONE LAVORI IN CORSO PER LA REALIZZAZIONE DELLE BANCHINE NEL TRATTO IN CONCESSIONE LUNGO LA SPONDA DESTRA DELFIUME SISTO - RIS.DANNO.


Visto l'art. 33, commi terzo e quarto, della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come modificato dalla legge 21 luglio 2000, n. 205;

Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Vista la domanda di sospensione dell'efficacia della sentenza impugnata, presentata in via incidentale dalla parte appellante;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ditta Orsa del Sisto di Caldaroni Assunta;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 8 giugno 2010 il Cons. Domenico Cafini e uditi per le parti gli avvocati Privitera e Clemente;


Ritenuto che non appaiono sussistere i presupposti per accordare la richiesta misura cautelare, avuto riguardo, in particolare, alla mancanza nella specie del pregiudizio grave e irreparabile lamentato dalla Regione in ordine alla prosecuzione dei lavori in questione, risultando questi già ultimati, secondo quanto emerge dalla comunicazione in data 24 maggio 2010 dello Sportello unico attività produttive di Terracina;

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