Consiglio di Stato, sez. V, ordinanza cautelare 2012-01-11, n. 201200096

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. V, ordinanza cautelare 2012-01-11, n. 201200096
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 201200096
Data del deposito : 11 gennaio 2012
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 09765/2011 REG.RIC.

N. 00096/2012 REG.PROV.CAU.

N. 09765/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 9765 del 2011, proposto da:


P C, rappresentato e difeso dall'avv. M C, con domicilio eletto presso l’avv. Arnaldo Del Vecchio in Roma, viale Giuseppe Mazzini, 73;


contro

Comune di Mola di Bari, rappresentato e difeso dall'avv. S P, con domicilio eletto presso l’avv. A. Placidi in Roma, via Cosseria, 2;

nei confronti di

Regione Puglia, Sograco Srl, P R C;
C D B, rappresentato e difeso dall'avv. Nicolo' De Marco, con domicilio eletto presso l’avv. Sandro De Marco in Roma, via Cassiodoro, 1/A;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. PUGLIA - BARI: SEZIONE I n. 00520/2011, resa tra le parti, concernente DECADENZA DALL'ASSEGNAZIONE ALLOGGIO EDILIZIA CONVENZIONATA


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'art. 98 cod. proc. amm.;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Comune di Mola di Bari e di C D B;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Vista la domanda di sospensione dell'efficacia della sentenza del Tribunale amministrativo regionale di reiezione del ricorso di primo grado, presentata in via incidentale dalla parte appellante;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 10 gennaio 2012 il Cons. Paolo Giovanni Nicolo' Lotti e uditi per le parti gli avvocati Casellata, per delega dell'Avvocato Castellano, Distante, per delega dell'Avvocato Profeta, e Sandro De Marco, per delega dell'Avvocato Nicolò De Marco;


Ritenuta, ad un primo sommario esame, l’insussistenza del fumus boni iuris dell’appello, non sussistendo ragioni per discostarsi da quanto valutato dal giudice di primo grado;

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