Consiglio di Stato, sez. II, sentenza 2024-02-08, n. 202401302

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. II, sentenza 2024-02-08, n. 202401302
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202401302
Data del deposito : 8 febbraio 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 08/02/2024

N. 01302/2024REG.PROV.COLL.

N. 00396/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 396 del 2022, proposto da:
P T e M T, rappresentati e difesi dall’avvocato F E, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato E S in Roma, via degli Avignonesi, n. 5;



contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati A A e A C, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato L L in Roma, via Appennini, n. 46;



per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Quarta) n. 06532/2021, resa tra le parti;


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di Napoli;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 23 gennaio 2024 il Cons. F C e udito per la parte appellata l’avvocato Nicola Laurenti per A A;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:




FATTO e DIRITTO

1. - L’odierno appellante P T richiedeva, con la pratica edilizia n. 9495/1995, la sanatoria di opere abusive eseguite alla via 4 Aprile n. 63 in epoche diverse e, segnatamente, di due unità immobiliari a destinazione non residenziale ubicate a piano terra, costituite rispettivamente: 1) la prima, da ampio locale, piccolo vano bagno, con superficie utile di mq 83,46: 2) la seconda, da due ampi locali con superficie utile di mq 123,43.

I due abusi occupavano una superficie complessiva di mq. 206,89 per un volume vuoto per pieno di mc. 620,67.

La struttura dei manufatti risultava in muratura e cemento armato con copertura in lamiera grecata e parziale tompagnatura.

Nel corso degli anni gli immobili in oggetto erano divenuti di proprietà della sig.ra M T.

Con l’impugnata disposizione dirigenziale n. 11056-24 del 15 maggio 2019 il Comune di Napoli, Area Urbanistica, aveva stabilito che:

«… nel corso dell’espletamento delle verifiche delle autodichiarazioni ed autocertificazioni dal signor T P in indirizzo prodotte ai sensi della delibera di G.C. n. 4981/06 è stato rilevato che le dichiarazioni rese nei modelli di autocertificazione presentati sono coerenti con quanto risultante agli atti dell’istanza originaria. … Vista L’istanza di sanatoria presentata dal sig. T P, … Ultimata l’istruttoria procedimentale, sull’istanza di condono de qua in senso negativo, in considerazione della circostanza che dall’esame della stessa e di tutti gli atti documentali attinenti agli immobili in questione sono emersi motivi ostativi alla condonabilità delle opere abusive in oggetto. … Infatti, tutte le consistenze richieste a sanatoria con la pratica 9495/95 citata in oggetto, non risultavano completate funzionalmente al 31.12.1993, termine ultimo per la condannabilità, previsto dalla L.

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