Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2024-05-17, n. 202404423

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2024-05-17, n. 202404423
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202404423
Data del deposito : 17 maggio 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 17/05/2024

N. 04423/2024REG.PROV.COLL.

N. 01784/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1784 del 2022, proposto da
Isi Sas di Abitare Bene S.r.l. & Co, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati A M, D S e F C, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato A M in Roma, via F. Confalonieri n. 5;



contro

K O, non costituita in giudizio;



nei confronti

Comune di Bressanone, non costituito in giudizio;



per la riforma

della sentenza del T.R.G.A. – Sezione Autonoma di Bolzano, n. 259/2021, resa tra le parti, per l'annullamento:

- della concessione edilizia n. 24/12 del 25.11.2015 – terza variante rilasciata alla società ISI sas di Carmen Sullmann, conosciuta in data 25.5.2016 a seguito di accesso agli atti presso il Comune di Bressanone, con cui è stata autorizzata sulle pp.ff. 1091/58, 1091/60 e sulla p.ed. 208 CC Eores la “costruzione di un'attività alloggiativa assimilabile ad un esercizio alberghiero, di un residence sull'esistente garage”;

- del richiamato e non conosciuto parere dd. 21.5.2015 della commissione edilizia comunale;

- della concessione edilizia n. 24/12 dd. 2.12.2015 – 4a variante rilasciata alla società ISI sas di Carmen Sullmann, conosciuta in data 25.5.2016 a seguito di accesso agli atti presso il Comune di Bressanone, con cui è stata autorizzata sulle pp.ff. 1091/58, 1091/60 e sulla p.ed. 208 CC Eores la “costruzione di un'attività alloggiativa assimilabile ad un esercizio alberghiero, di un residence sull'esistente garage”;

- di ogni ulteriore atto e provvedimento presupposto, infraprocedimentale, conseguente ed esecutivo.


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 18 aprile 2024 il Cons. T M e udito per la parte appellante l’avvocato A M;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO e DIRITTO

1. K O, titolare di un diritto di superficie per un’autorimessa in un complesso immobiliare (p.m. 8 della p.ed. 208, P.T. 240/II) del C.C. Eores nel Comune di Bressanone, insorgeva contro le concessioni edilizie rilasciate dal Comune al signor Markus S nel 2012 (la n. 24/2012 per la costruzione di un bar con ristorante ed abitazione di servizio e parcheggi), seguita da una prima variante (11.10.2012) per la realizzazione di due ulteriori parcheggi interrati e la riduzione di due parcheggi in superficie, con contestuale diverso posizionamenti degli stessi.

2. L’adito TRGA di Bolzano respingeva il gravame con la sentenza n. 272 del 2013. La signora O appellava tale decisione dinanzi a questo Consiglio di Stato, appello che veniva respinto con la sentenza della Sezione n. 7804/2020.

3. Successivamente il signor S cedeva la proprietà dei suoi immobili alla società ISI sas, la quale, per il medesimo complesso immobiliare, chiedeva nel 2014 al Comune di Bressanone l’approvazione di una seconda variante (spostamento dell’edificio di 15 cm verso valle, una piccola riduzione, modifiche di dettaglio delle facciate, modifica delle divisioni interne, un tetto verde, una leggera riduzione della cubatura e dell’altezza media dell’edificio). L’ente comunale assentiva anche questa variante, che rimaneva inoppugnata.

4. Nel 2015, su richiesta della ISI sas, venivano approvati una terza ed una quarta variante di progetto: con la terza variante veniva assentito il cambio di utilizzo dell’edificio da bar con ristorante e alloggio di servizio in residence a due stelle, con cinque unità abitative e una riduzione della cubatura di 14 m3; con la quarta variante il Comune di Bressanone rilasciava la concessione per l’apertura della porta del garage verso l’esterno, l’accessibilità di una terrazza, la realizzazione di un muro di cinta di 70 cm di altezza ed un tetto verde.

5. La signora O proponeva contro tali concessioni ricorso dinanzi al TRGA di Bolzano (n.r.g. 207/2016).

6. Con la sentenza indicata in epigrafe il TRGA adito accoglieva il ricorso, annullando i provvedimenti gravati.

7.1 Più in particolare il TRGA respingeva preliminarmente l’eccezione del controinteressato e del Comune di inammissibilità per difetto di interesse (per mancanza di pregiudizio), chiarendo che “ la nozione di vicinitas vada diversamente apprezzata quando a impugnare la concessione edilizia sia il proprietario di un immobile posto in aderenza con quello oggetto dell’intervento assentito. Nel caso, come quello in esame, in cui a impugnare sia il titolare di un immobile direttamente a contatto con quello sul quale vengono eseguiti gli interventi, la giurisprudenza ha precisato che è sufficiente la semplice vicinitas, escludendosi, in linea di principio, la necessità di dare la dimostrazione di un pregiudizio specifico e ulteriore. Tale pregiudizio deve invero ritenersi sussistente in re ipsa.

7.2 Nel merito il TRGA accoglieva il ricorso per i seguenti ragionamenti:

- la quarta variante era illegittima in quanto era stata rilasciata senza il parere della Commissione edilizia comunale ai sensi dell’art. 70, comma 1-bis della L.U.P. (L.P. n. 13/1997),

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