Consiglio di Stato, sez. VII, sentenza 2023-01-03, n. 202300110

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. VII, sentenza 2023-01-03, n. 202300110
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202300110
Data del deposito : 3 gennaio 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 03/01/2023

N. 00110/2023REG.PROV.COLL.

N. 05098/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 5098 del 2018, proposto da -OMISSIS-e -OMISSIS-, in qualità di legali rappresentanti della -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall’avvocato S C, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazzale Flaminio 9;



contro

Roma Capitale, in persona del sindaco pro tempore , rappresentata e difesa dall’avvocato S S, con domicilio eletto presso gli uffici dell’avvocatura capitolina siti in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;



per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio - sede di Roma (sezione seconda- bis ) n. -OMISSIS-


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio di Roma Capitale;

Viste le memorie e tutti gli atti della causa;

Relatore all’udienza ex art. 87, comma 4- bis , cod. proc. amm. del giorno 16 dicembre 2022 il consigliere F F, sulle istanze di passaggio in decisione delle parti;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO

1. I signori -OMISSIS-e -OMISSIS-, quest’ultimo in qualità di legale rappresentante della società -OMISSIS-, propongono appello contro la sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio - sede di Roma, di rigetto del loro ricorso per l’annullamento dell’ordinanza con cui Roma Capitale ha ingiunto alla prima di demolire alcune opere edilizie abusivamente compiute su terreno comunale consistenti nell’ampliamento di un chiosco bar regolarmente assenti, ubicato in-OMISSIS-. Secondo quanto descritto nel provvedimento impugnato (determinazione del-OMISSIS-, n. -OMISSIS-), l’ampliamento contestato « a forma di elle » è consistito nella realizzazione di « una struttura di pilastri e travi in legno con copertura a falda inclinata con pannelli sostenuti da orditura in travetti di legno; la tamponatura è stata realizzata mediante infissi in legno e vetri con due tratti in muratura in corrispondenza di due forni posti ad angolo nella parte retrostante del locale. La struttura dei forni costituisce due corpi in muratura esterni all’ampliamento approssimativamente delle dimensioni ciascuno di mq 5.00 x 2.25 di altezza media circa. Tale ampliamento della superficie di circa mq 118,50 con una altezza media di circa m 2.55 nella zona retrostante mentre la porzione laterale destra ha una altezza media di circa m 2.80, è utilizzato per la maggior superficie a sala ristorante pizzeria mentre per una minor parte, mentre una minor parte costituisce l’ambiente cucina e i bagni. Inoltre a ridosso del lato sinistro del chiosco e del predetto ampliamento sono stati realizzati 4 piccoli manufatti ad uso deposito… ».

2. La sentenza appellata ha respinto il ricorso, diretto a censurare sotto plurimi profili i presupposti della demolizione.

3. Ha nello specifico statuito quanto segue: dalla documentazione fotografica versata in atti risulta che gli abusi contestati consistono in strutture chiuse, non già di un mero pergolato,

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