Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 2020-11-25, n. 202007413

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 2020-11-25, n. 202007413
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 202007413
Data del deposito : 25 novembre 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 25/11/2020

N. 07413/2020REG.PROV.COLL.

N. 01576/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 1576 del 2020, proposto dalla S.r.l. L'Originale Alfredo All'Augusteo, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati G O e F C, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato F C, in Roma, via Vittoria Colonna, n. 32.



contro

Investire SGR S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore , ed Edizione Property S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentati e difesi dall'avvocato F B, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona del Ministro pro tempore , e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in persona del Ministro pro tempore , rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, n. 12.
Generali Real Estate S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato Lidia Scantamburlo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia.
Atlantica Properties S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato Stefano Piccolo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia



nei confronti

L’Agenzia del Demanio, in persona del Direttore pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, n. 12.
Regione Lazio, in persona del Presidente pro tempore , e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), in persona del Presidente pro tempore , non costituiti in giudizio.
Roma Capitale, in persona del Sindaco metropolitano pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato Rosalda Rocchi, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21.



per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sede di Roma, Sezione Seconda, n. 12846/2019, resa tra le parti;


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio della società Investire SGR, del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della società Generali Real Estate, della società Atlantica Properties, dell’Agenzia del Demanio, di Roma Capitale e della società Edizione Property;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 19 novembre 2020 il consigliere D D C e uditi per le parti gli avvocati G O, F C, F B e Lidia Scantamburlo e l'avvocato dello Stato Pio Giovanni Marrone, ai sensi dell'art. 25 D.L. 137/2020;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO e DIRITTO

1. La società L’Originale Alfredo all’Augusteo è titolare del ristorante “Il Vero Alfredo”, inizialmente aperto (1950) presso il locale storico di Roma in via della Scrofa e poi trasferito nell’attuale sede di Piazza Augusto Imperatore.

2. La controversia riguarda proprio quest’ultima unità immobiliare, condotta dalla società in locazione dall’INPS in forza del contratto del 1° novembre 2003, della durata di sei anni e rinnovabile anche tacitamente alla scadenza, e all’acquisizione della quale la società è interessata (alternativamente, mediante esercizio di opzione di acquisito o diritto di prelazione).

3. La società ha chiesto (in via principale) l’annullamento degli atti che, a vario titolo, sono stati preordinati al raggiungimento di questo scopo e, in via incidentale, la declaratoria del proprio diritto all’esercizio dell’opzione di acquisito ovvero del diritto di prelazione sull’immobile.

4. Il Tar del Lazio, sede di Roma, con la sentenza di cui in epigrafe impugnata, ha esaminato con priorità logica l’eccezione di difetto di giurisdizione sollevata dalle parti intimate, accogliendola. Più in particolare, il Tar ha qualificato l’azione in base alla situazione legittimante vantata dalla società ricorrente quale conduttrice dell’unità immobiliare e in base al petitum sostanziale dell’azione medesima, ritenendo che la vera azione esercitata fosse quella proposta in via incidentale (declaratoria del diritto di opzione o di prelazione), mentre quella ‘apparentemente’ esercitata in via principale (l’azione di annullamento degli atti preordinati alla vendita a terzi) era volta soltanto a radicare la giurisdizione del giudice amministrativo, solo quale mero presupposto logico giuridico al fine di ottenere il bene della vita sostanziale rappresentato, come detto, dall’acquisizione del bene immobile a seguito di opzione ovvero di prelazione.

5. L’Originale Alfredo All’Augusteo ha impugnato la sentenza, ritenendola erronea.

6. Si sono costituiti la società Investire SGR, il Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la società Generali Real Estate, la società Atlantica Properties, l’Agenzia del Demanio; Roma Capitale e la società Edizione Property, resistendo al gravame.

7. Le parti hanno ulteriormente insistito sulle rispettive tesi difensive, mediante il deposito di documenti, di memorie integrative e di replica.

8. All’udienza camerale del 19 novembre 2020, la causa è stata discussa dalle parti ed è stata trattenuta in decisione dal Collegio.

9. L’appello è fondato e va, pertanto, accolto.

10. La Sezione ritiene che la domanda articolata dalla società ricorrente non è volta ad azionare una situazione giuridica di diritto soggettivo nell’ambito di un rapporto paritetico con il soggetto proprietario del bene, ossia il Fondo Immobili Pubblici (FIP) gestito dalla società Investire SGR, ma - al contrario - a contestare la legittimità degli atti della procedura seguita per l’alienazione a terzi dell’immobile pubblico.

11. Più in particolare, la Sezione ritiene che l’accertamento circa la spettanza del diritto di prelazione ovvero di opzione rientra senza dubbio nella giurisdizione del

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