Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 2023-05-17, n. 202304899
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Testo completo
Pubblicato il 17/05/2023
N. 04899/2023REG.PROV.COLL.
N. 01186/2019 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1186 del 2019, proposto da Cassandra S.r.l. in Amministrazione Giudiziaria (già Cassandra S.r.l.), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato S S D, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato S S, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso gli uffici dell’avvocatura capitolina, in Roma, via del Tempio di Giove 21;
Roma Capitale - Municipio I, non costituito in giudizio;
per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 10743/2018.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Roma Capitale;
Visti tutti gli atti della causa;
Visto l'art. 87, comma 4-bis, cod.proc.amm.;
Relatore all'udienza straordinaria di smaltimento dell'arretrato del giorno 28 febbraio 2023 il Cons. Sergio Zeuli e uditi per le parti, ai sensi dell’art. 87, comma 4-bis c.p.a. e dell’art. 13-quater disp. att. c.p.a. (articolo aggiunto dall’art. 17, comma 7, d.l. 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla l. 6 agosto 2021, n. 113.) gli avvocati Sticchi e Siracusa;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. La sentenza gravata ha respinto il ricorso con cui la parte appellante aveva chiesto l'annullamento del provvedimento di rigetto della domanda di autorizzazione per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nei locali di via Banco di S. Spirito 58, angolo via Paola 38/a, siti in Roma, del 15 settembre del 2008.
Avverso la decisione sono sollevati i seguenti motivi di appello:
1. ERROR IN IUDICANDO. ILLEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE DELL’ART. 25, COMMA 6, DELLA LEGGE REGIONALE N. 21/2006 NELLA PARTE IN CUI REALIZZA INTRODUCE UN DIVIETO AL RILASCIO DI NUOVE AUTORIZZAZIONI ALLA SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE. VIOLAZIONE DELL’ART. 41 COST. E 117 LETT. E) COST.
2. ERROR IN IUDICANDO. ERRONEA PRESUPPOSIZIONE IN FATTO. INGIUSTIZIA MANIFESTA.
3. In fatto si osserva che la parte appellante, il 16 settembre del 2005, ha stipulato un contratto di locazione commerciale con il sig.