Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2017-08-25, n. 201704073

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Sul provvedimento

Citazione :
Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 2017-08-25, n. 201704073
Giurisdizione : Consiglio di Stato
Numero : 201704073
Data del deposito : 25 agosto 2017
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 25/08/2017

N. 04073/2017REG.PROV.COLL.

N. 08955/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8955 del 2013, proposto da:
MICHELE ERRICO, ENRICO POLITO, ELISA CINQUE, ENZO VISTA, RENATO CAMPANILE, MARIA PIA CIOTOLA, LILIANA ROZERA, UGO IANNIELLO, GIULIA D'EMILIANO, ADRIANA FERRAZZO, MANUELA POERIO PITERÀ, GIOVANNI MINOPOLI, MARIAMADDALENA SPAGNUOLO, ELENA D'ANTUONI, VALENTYNA KHOMICHEVA, ORNELLA COLLINET, ANTONIO COLLINET, VERA PERLA, SERGIO FERRARA, ANTONELLA BORGO, PAOLA CAPOZZI, MARIAROSARIA ESPOSITO, CONCETTA CAPUTO, LUCIANO ANTONIO NOBILI, ANNA GALLO, GIUSEPPE MONTI, ROBERTO SAVA, BIANCA MARIA MARANIELLO, FRANCESCO MARANIELLO, tutti rappresentati e difesi dall’avvocato Giancarlo Viglione, presso il cui studio sono elettivamente domiciliati in Roma, Lungotevere dei Mellini, n. 17;



contro

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, in persona del ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Roma, via dei Portoghesi, 12;
MINISTERO LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE, in persona del ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Roma, via dei Portoghesi, 12;
INPS ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Gaetano De Ruvo, Daniela Anziano, Lucia Policastro, Alessandro Di Meglio, domiciliata in Roma, via Cesare Beccaria, n. 29;
SOCIETÀ PER LA CARTOLARIZZAZIONE DEGLI IMMOBILI PUBBLICI A R.L., rappresentata e difesa dagli avvocati Gaetano De Ruvo, Daniela Anziano, Alessandro Di Meglio, Lucia Policastro, domiciliata in Roma, via Cesare Beccaria 29;



per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO – ROMA - SEZIONE II n. 7709 del 2013;


Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’INPS, del Ministero Lavoro e Previdenza Sociale e della Società per la cartolarizzazione degli immobili pubblici A R.L.;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 8 giugno 2017 il Cons. D S e uditi per le parti gli avvocati Giancarlo Viglione, Lucia Policastro e Alessia Urbani Neri dell’Avvocatura Generale dello Stato;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO

1.– Con il ricorso proposto in primo grado, gli odierni appellanti – tutti conduttori o successori degli originari conduttori degli appartamenti di proprietà dell’INPS, siti in Napoli, alla via Cilea n. 32 e n. 46, e realizzati tra il 1947 e il 1949 nell’ambito di programmi di edilizia economica e popolare – hanno impugnato il decreto del 13 aprile 2007, con il quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, ha inserito i citati immobili tra quelli di pregio, unitamente agli atti della medesima sequenza procedimentale adottati dall’Agenzia del Territorio in data 31 maggio 2006 e 20 settembre 2006. I ricorrenti lamentavano, oltre alla violazione del contraddittorio procedimentale: - che le valutazioni compiute in sede di stima erano palesemente incongrue, sia per quanto riguarda il valore stimato degli immobili, sia per quanto concerne la loro qualificazione quali strutture di particolare pregio; - che gli edifici e gli appartamenti condotti in locazione dai ricorrenti erano in condizioni di grave degrado, necessitando di radicali lavori di ripristino impianti, servizi ed estetica; - che l’Agenzia del Territorio aveva mancato di valutare fattori quali l’ubicazione, il traffico, i servizi, i collegamenti, gli esercizi commerciali presenti in zona, con conseguente sopravvalutazione dell’immobile di almeno il 25%; - che, per di più, l’art. 3, comma 13, del decreto-legge n. 351 del 2001, incentrando la valutazione del pregio dell’immobile con

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