103%; font-family: " times new roman serif>L'Agenzia delle Entrate si costituiva in giudizio, chiedendo il rigetto del ricorso e la Commissione di primo grado confermava la ripresa a tassazione, prendendo atto che nell'anno interessato l'attività di locazione ha generato l'intero volume d'affari della società e , di conseguenza, tale attività si è tradotta di per sé in un'attività propria dell'impresa, per cui la percentuale di detraibilità dell'imposta Iva risulta pari a zero, dal momento che la società ha effettuato nell'anno esclusivamente operazioni esenti; ha inoltre condannato la società al pagamento delle spese del grado. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>Nel suo appello la società censura la sentenza, riproponendo i motivi dedotti in appello: la violazione degli articoli 19 e 19-bis DPR 633/72 , in quanto i primi giudici hanno errato nel ritenere che per valutare quale sia l'attività caratteristica della società occorra riferirsi esclusivamente al volume d'affari dell'anno in cui l'imposta è detratta , prescindendo da una più ampia valutazione che individui quale sia l'attività in concreto esercitata; ribadisce che negli anni dal 2013 al 2015 si è venuta creare una situazione eccezionale per effetto di un sequestro che ne ha bloccato l'attività, tanto che negli anni successivi al 2015 la società ha svolto attività imponibili Iva; ribadisce inoltre che la società possiede ben 60 beni immobili che la stessa non ha mai locato, salvo nel caso eccezionale del fondo rustico, avvenuto nel 2015. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>In conclusione l'appellante chiede la riforma della sentenza e l'annullamento dell'avviso di accertamento impugnato, con vittoria di spese; ribadendo inoltre l'inapplicabilità della sanzione per obiettiva incertezza sulla portata delle disposizioni di cui si contesta la violazione, nonché per la violazione del principio di legittimo affidamento, richiedendo l'annullamento delle sanzioni in via subordinata. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>L'Agenzia delle Entrate si costituisce in giudizio, replicando all'appello e conclude richiedendone il rigetto e la conferma integrale della sentenza impugnata. text-align: center; text-indent: 0cm; line-height: 110%;" align="center">line-height: 110%; font-family: " times new roman serif>MOTIVI DELLA DECISIONE text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>La controversia verte sulla valutazione di quale sia l'attività propria della società e se e quando un'attività possa essere considerata svolta in maniera occasionale e quindi non rientrante nell'attività corrente effettivamente svolta. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>Nel presente caso non risulta contestato il fatto che la società ricorrente, nel corso dell'attività svolta prima e dopo l'anno in contestazione, abbia svolto anche attività che generavano un imponibile IVA, mentre nell'anno interessato l'unico attivo percepito dalla società era riferito ad una locazione di terreno esente IVA. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>La società ha giustificato lo svolgimento, unicamente, dell'attività di locazione nell'anno, a causa di un sequestro di beni, di cui ha documentato l'elenco, che ha impedito la prosecuzione della propria attività caratteristica, di acquisto e valorizzazione di terreni, attività svolta continuativamente nel corso degli anni precedenti e successivi; a riprova dell'eccezionalità dell'annualità 2015 la società ribadisce che, malgrado sia in possesso di ben 60 beni immobili, l'unico contratto di locazione mai sottoscritto risulta quello di cui si controbatte. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>L'Ufficio, da parte sua, si richiama alla norma che consente l'applicazione del pro-rata in proporzione con la percentuale delle operazioni imponibili IVA rispetto a quelle esenti e quindi, limitatamente all'anno in questione, risultando a volume d'affari solamente proventi da operazioni esenti IVA, ha effettuato la ripresa a tassazione. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>Inoltre, per confermare che l'attività di locazione svolta risulta essere un'attività propria dell'impresa, seppur esercitata in via transitoria, finalizzata al raggiungimento del proprio fine produttivo e commerciale, l'Ufficio formula l'esempio dell'azienda costruttrice che, in attesa di vendere gli immobili, li concede in locazione a terzi. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>L'Ufficio quindi - pur non negando quanto affermato dalla società con riguardo al mancato svolgimento di attività di locazione di immobili negli anni precedenti e successivi - concentra l'esame sul singolo anno, ritenendo sufficiente ai fini dell'imposizione, che nell'anno si sia verificata l'assenza di attività imponibili IVA. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>Osserva la Commissione che, nel valutare l'attività effettivamente svolta dall'impresa, si debba avere riguardo allo svolgimento effettivo dell'attività della società, in una visione dinamica e prospettica del suo svolgimento, non potendosi limitare all'esame di una sola annualità o circostanza; l'attività caratteristica dell'impresa si qualifica proprio anche considerando l'attività nell'evoluzione temporale della stessa, valutando se sussistano motivi eccezionali, al di fuori della volontà dell'imprenditore, che ne condizionino temporaneamente lo svolgimento; bisogna, inoltre, avere riguardo non tanto a ciò che ha generato il volume d'affari in uno specifico lasso temporale, bensì all'attività concretamente svolta nell'esercizio dell'impresa, con una visione temporalmente ampia della continuità di tale attività. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>Nel presente caso la società ha sempre svolto attività di acquisto, valorizzazione e vendita di terreni, e questo è un dato affermato in atti dalla società e non contestato dall'Ufficio - che aveva tutti gli elementi derivanti dalle dichiarazioni effettuate nel corso degli anni, per eventualmente smentire tali affermazioni quindi, al di fuori dell'anno in contestazione, questa è stata l'attività unica, e quindi caratteristica, della società, non essendo mai esistita nei fatti un'attività di locazione; anche successivamente all'anno in questione, l'attività della società si è limitata alla cessione di un terreno ed alla vendita di un immobile. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>In conclusione, a giudizio del Collegio, risulta dimostrato che l'attività di locazione svolta nell'anno in contestazione sia stata assolutamente occasionale, causata da un fatto non dipendente dalla volontà della Parte, non legata da una regolarità causale e quindi risulta legittimo l'operato della società con la mancata applicazione del pro-rata. text-indent: 0cm;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>La particolarità della controversia e le incertezze della normativa applicabile in un caso come il presente, giustifica la compensazione delle spese dell'intero giudizio. text-align: center; text-indent: 0cm; line-height: 110%;" align="center">line-height: 110%; font-family: " times new roman serif> P.Q.M . text-indent: -18pt;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>1)line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>accoglie l'appello e, in riforma integrale della sentenza impugnata, annulla l'avviso di accertamento impugnato; text-indent: -18pt;">line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>2)line-height: 103%; font-family: " times new roman serif>compensa fra le Parti le spese dell'intero giudizio. </div>

Citazione :	Commissione Tributaria Regionale Veneto, sez. II, sentenza 29/08/2022, n. 989
Giurisdizione :	Comm. Trib. Reg. per il Veneto
Numero :	989
Data del deposito :	29 agosto 2022
Fonte ufficiale :

Commissione Tributaria Regionale Veneto, sez. II, sentenza 29/08/2022, n. 989

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