TAR Roma, sez. I, sentenza 2024-06-03, n. 202411270
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
Pubblicato il 03/06/2024
N. 11270/2024 REG.PROV.COLL.
N. 16910/2023 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 16910 del 2023, proposto da
E R A Z, rappresentato e difeso dagli avvocati M L, P C e Patrizio Ivo d’Andrea, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Consiglio superiore della magistratura, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
Ministro della giustizia, non costituito in giudizio;
nei confronti
M Plli, rappresentato e difeso dall’avv. Marco Comaschi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l’annullamento
- della delibera del Consiglio superiore della magistratura 8 novembre 2023, di conferimento dell’incarico direttivo requirente di secondo grado di Procuratore generale presso la Corte d’appello di Genova al dott. M Plli;
- l’atto del Ministro della giustizia recante il concerto al conferimento al dott. M Plli dell’incarico direttivo requirente di secondo grado di Procuratore generale presso la Corte d’appello di Genova;
- il decreto del Presidente della Repubblica, di estremi non conosciuti, di nomina del dott. M Plli Procuratore generale presso la Corte d’appello di Genova;
- ogni altro atto connesso, consequenziale e collegato, anche, allo stato, non conosciuto dal ricorrente, compresa la proposta A della quinta commissione del Csm per il conferimento al dott. M Plli dell’incarico direttivo requirente di secondo grado di Procuratore generale presso la Corte d’appello di Genova.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Consiglio superiore della magistratura, nonché di M Plli;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell’udienza pubblica del giorno 15 maggio 2024 il dott. Matthias Viggiano e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Il dott. Zucca impugnava gli atti con cui veniva conferito al dott. P l’incarico direttivo di Procuratore generale presso la Corte d’appello di Genova.
2. Si costituiva in resistenza il Consiglio superiore della magistratura (Csm).
2.1. Del pari si costituiva in giudizio il controinteressato.
3. Le parti depositavano documenti e memorie in vista della pubblica udienza del 15 maggio 2024, all’esito della quale il Collegio tratteneva la causa per la decisione di merito.
4. Conclusa l’esposizione dello svolgimento del processo, va preliminarmente descritta la complessa vicenda che ha condotto alla nomina del Procuratore generale presso la Corte d’appello ligure. Difatti, l’originario conferimento dell’incarico al dott. A veniva annullato da questo Tribunale sia su ricorso del dott. Z (Tar Lazio, sez. I, 25 luglio 2022, n. 10584), sia in accoglimento dell’impugnazione del dott. P (v. Tar Lazio, sez. I, 2 maggio 2022, n. 5438): tuttavia, in appello veniva riformata quest’ultima pronuncia (cfr. Cons. Stato, sez. VII, 19 aprile 2023, nn. 3953 e 3990), confermandosi cosí l’illegittimità della preferenza accordata al dott. A rispetto al dott. Z, nonché la legittimità del giudizio di prevalenza del dott. A sul dott. P.
4.1. In ottemperanza alle sentenze menzionate, il Csm riesercitava il proprio potere: