TAR Salerno, sez. I, ordinanza cautelare 2019-10-11, n. 201900475

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.Beta

Segnala un errore nella sintesi

Sul provvedimento

Citazione :
TAR Salerno, sez. I, ordinanza cautelare 2019-10-11, n. 201900475
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Salerno
Numero : 201900475
Data del deposito : 11 ottobre 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 11/10/2019

N. 00853/2019 REG.RIC.

N. 00475/2019 REG.PROV.CAU.

N. 00853/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 853 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da


Ristobar S.r.l., Prestige S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'avvocato M F, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, via Ss Martiri Salernitani n. 31;


contro

Comune di Salerno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati A B, A D M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

e con l'intervento di

ad opponendum:
Condominio Palazzo Luongo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Rosaria D'Emma, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio D'Emma Gaetano in Salerno, corso Vittorio Emanuele n. 126, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Gaetano D'Emma, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

a – dell'ordinanza n. 1/2019 notificata tramite pec in data 06.06.2019, con la quale il Direttore del S.U.A.P. del Comune di Salerno ha disposto l'immediata rimozione degli arredi mobili (tavolini e sedie) antistanti il pubblico esercizio denominato “Gran Caffè Canasta, sito in lungomare Trieste snc del Comune di Salerno;

b – della nota prot. n. 107452 del 04.06.2019, non conosciuta in quanto mai notificata ma solo richiamata ed assunta a presupposto del provvedimento sub a), con la quale il Settore Trasformazione Edilizie avrebbe comunicato al S.U.A.P. l'archiviazione dell'istanza (prot. n. 84815 del 06.05.2019) con la quale la ricorrente ha chiesto il rilascio di un titolo edilizio anche ai sensi dell'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001, al fine di conformarsi alla sentenza del Consiglio di Stato n. 2872/2019 con la quale è stato annullato il precedente titolo di assenso;

c – della nota prot. n. 108023 del 05.06.2019, con la quale il Direttore del S.U.A.P. ha comunicato il non accoglimento dell'istanza (prot. n. 84815 del 06.05.2019), con la quale la ricorrente ha chiesto il rilascio dell'autorizzazione all'occupazione di suolo privato ad uso pubblico;

d – ove e per quanto occorra, della nota prot. n. 91693 del 14.05.2019, richiamata nel provvedimento sub a);

e – ove e per quanto occorra, della nota prot. n.1327134 del 29.05.2019, redatto dal nucleo di Polizia Urbana, richiamata nel provvedimento sub a);

f – di tutti gli atti presupposti, connessi, collegati e consequenziali.

Per quanto riguarda il ricorso incidentale presentato da CONDOMINIO PALAZZO LUONGO il 9\9\2019:

del regolamento comunale suap

Per quanto riguarda i motivi aggiunti presentati da RISTOBAR S.R.L. il 24\9\2019 :

a – dell'ordinanza n. 1/2019 notificata tramite pec in data 06.06.2019, con la quale il Direttore del S.U.A.P. del Comune di Salerno ha disposto l'immediata rimozione degli arredi mobili (tavolini e sedie) antistanti il pubblico esercizio denominato “Gran Caffè Canasta, sito in lungomare Trieste snc del Comune di Salerno;

b – della nota prot. n. 107452 del 04.06.2019, con la quale il Settore Trasformazione Edilizie ha comunicato al S.U.A.P. l'archiviazione dell'istanza (prot. n. 84815 del 06.05.2019) con la quale la ricorrente ha chiesto il rilascio di un titolo edilizio anche ai sensi dell'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001, al fine di conformarsi alla sentenza del Consiglio di Stato n. 2872/2019 con la quale è stato annullato il precedente titolo di assenso;

c – della nota prot. n. 108023 del 05.06.2019, con la quale il Direttore del S.U.A.P. ha comunicato il non accoglimento dell'istanza

(prot. n. 84815 del 06.05.2019), con la quale la ricorrente ha chiesto il rilascio dell'autorizzazione all'occupazione di suolo privato ad uso pubblico;

d – ove e per quanto occorra, della nota prot. n. 91693 del 14.05.2019, richiamata nel provvedimento sub a);

e – ove e per quanto occorra, della nota prot. n.1327134 del 29.05.2019, redatto dal nucleo di Polizia Urbana, richiamata nel provvedimento sub a);

f – di tutti gli atti presupposti, connessi, collegati e consequenziali.


Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Salerno;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 8 ottobre 2019 la dott.ssa A F e uditi per le parti i difensori Fortunato, Barone, D'Emma;


Considerato che la complessità delle questioni sollevate necessita di un adeguato approfondimento nella sede più appropriata del merito;

Ritenuto, tuttavia, che appare immediatamente e autonomamente apprezzabile il pregiudizio derivante alle ricorrenti dall’esecuzione dei provvedimenti impugnati;

Ritenuto, pertanto, di dover accogliere l’istanza cautelare;

Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi