TAR Parma, sez. I, sentenza 2021-05-10, n. 202100114

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Parma, sez. I, sentenza 2021-05-10, n. 202100114
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Parma
Numero : 202100114
Data del deposito : 10 maggio 2021
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 10/05/2021

N. 00114/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00246/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

sezione staccata di Parma (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 246 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati F M, E T, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissione per l’Accesso ai Documenti Amministrativi, Agenzia Dogane e Monopoli - Direzione Centrale Internal Audit, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore , rappresentate e difese dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bologna, domiciliata ex lege in Bologna, via A. Testoni, 6;

per l’accesso

alla documentazione relativa all’audit svolto nell'anno 2019 dalla Direzione Centrale Internal Audit, presso l’Ufficio delle Dogane di Piacenza, a seguito del procedimento a carico di un dipendente del predetto Ufficio;

previa disapplicazione della disposizione regolamentare di cui all’art. 5, lettera g), del D.M. 29 ottobre 1996, n. 603 recante “Regolamento per la disciplina delle categorie di documenti sottratti al diritto di accesso in attuazione dell’art. 24, comma 4, della L. 7 agosto 1990, n. 241”;

nonché per l'annullamento

- del silenzio-diniego della Commissione per l’Accesso ai documenti amministrativi, formatosi in data 15 giugno 2020, in relazione all’istanza ex art. 25 della legge n. 241/1990 presentata dall’odierno ricorrente in data 25 febbraio 2020;

- della nota prot. 58662-RU del 19 febbraio 2020 della Direzione Centrale Internal Audit dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di diniego all’accesso, relativamente all’istanza presenta dal Dott. -OMISSIS-in data 21 gennaio 2020;

- nonché di qualsivoglia atto, parere, provvedimento, comunque connesso, allo stato non cognito.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissione per l’Accesso ai Documenti Amministrativi e della Agenzia Dogane e Monopoli - Direzione Centrale Internal Audit;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 10 febbraio 2021 il dott. Massimo Baraldi e uditi, per le parti, i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO

Il dr. -OMISSIS-, odierno ricorrente, è dirigente dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha lavorato presso diverse sedi della predetta Agenzia, fra cui anche la sede di Piacenza, dove ha prestato servizio nel periodo dal 2 luglio del 2012 al 31 dicembre 2015.

L’odierno ricorrente ha in corso, al momento, un contenzioso di lavoro con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed al fine di tutelare i propri interessi, con nota del 21 gennaio 2020, ha chiesto alla Direzione Centrale Internal Audit della predetta Agenzia l’accesso agli atti, ai sensi dell’art. 24, comma 7, della Legge n. 241/1990, al fine di estrarre copia “degli esiti e della documentazione in relazione all’audit svolto nell’anno 2019 dalla Direzione Centrale Internal Audit” presso l’ufficio delle Dogane della Sede di Piacenza.

In particolare, nella sopra menzionata istanza l’odierno ricorrente dava atto di precise circostanze secondo cui si rendeva necessario il predetto accesso, tutte vertenti sul fatto che il dipendente dell’Ufficio delle Dogane di Piacenza oggetto di procedimento penale era stato nominato dall’Amministrazione nelle proprie memorie difensive nella causa di lavoro in corso fra la stessa Amministrazione e l’odierno ricorrente.

Inoltre, lo stesso ricorrente con nota del 21 gennaio 2020 ha formulato richiesta di accesso civico generalizzato, ai sensi dell’art. 5, comma 2, del D. Lgs. n. 33/2013, chiedendo alla Direzione Centrale Internal Audit dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli copia completa degli esiti e della documentazione relativa all’audit svolto nel 2019 dalla Direzione Centrale Internal Audit, ossia la medesima documentazione già richiesta con la richiesta di accesso agli atti formulata ai sensi della legge n. 241/1990 di cui sopra.

Le due richieste sono state inviate congiuntamente via posta elettronica alla Direzione Centrale Internal Audit in data 21 gennaio 2020.

Con riferimento alle sopra menzionate istanze, la Direzione Centrale Internal Audit dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rispondeva con nota del 19 febbraio 2020, prot. 58662-RU, con cui respingeva la richiesta di accesso civico generalizzato e di accesso difensivo documentale, precisando che “La predetta istanza coincide con una precedente, già riscontrata da questo Ufficio con nota prot. n. 23119/RU del 17 gennaio u.s. (alla quale ci si riporta in toto) il cui diniego ha originato l’istanza di riesame alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, medio tempore notificata anche a questa Direzione. Al riguardo, si osserva che anche l’accesso difensivo richiede la ricorrenza di un nesso di strumentalità tra l’accesso e l’interesse alla cura o alla difesa dei propri interessi giuridici e la documentazione richiesta. L’istanza di accesso avente ad oggetto documenti amministrativi formati e detenuti dalla pubblica amministrazione, infatti, presuppone, nel richiedente, una posizione giuridicamente rilevante tesa a ottenere l’ostensione di detti documenti che, nella presente fattispecie, anche alla luce delle argomentazioni espresse nella Sua nuova istanza, non pare ricorrere, in ragione di quanto già rappresentato. Si ribadisce, infatti, che la relazione audit cui la S.V. chiede nuovamente accesso, contiene informazioni in merito al grado di affidabilità del sistema dei controlli in atto presso l’Ufficio delle Dogane di Piacenza, da valutarsi in funzione dell’applicazione delle misure di prevenzione della corruzione previste dal Piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza di questa Agenzia. Il contenuto di tale relazione non riguarda in alcun modo la vicenda penale in cui è stato coinvolto il dipendente citato nell’istanza, né la gestione dell’Ufficio nel periodo in cui la S.V. ne aveva la titolarità e, pertanto, non è idoneo a spiegare effetti diretti o indiretti nei suoi confronti. Quanto all’accesso civico generalizzato trasmesso in data 21 gennaio u.s. con il medesimo messaggio di posta elettronica con il quale è stato formulato l’accesso documentale, si conferma quanto già comunicato con il citato provvedimento prot. n. 23119/RU” .

L’odierno ricorrente ha, quindi, ha presentato istanza, ex art. 25, comma 4, della legge n. 241/1990, di riesame del diniego all’accesso agli atti alla Commissione per l’accesso in data 25 febbraio 2020, evidenziando che “la motivazione integrativa al primo diniego…risulta apodittica in quanto assume a fondamento la pretesa valutazione…della supposta irrilevanza nel giudizio in questione di documenti in proprio possesso, mai ostesi neppure in visione al richiedente” .

In data 15 giugno 2020 si è formato il silenzio-diniego della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi sulla predetta istanza ex art. 25 della legge n. 241/1990, presentata, come detto sopra, in data 25 febbraio 2020.

Avverso i sopra menzionati atti di diniego, ha proposto il ricorso introduttivo del presente giudizio, depositato presso questo Tribunale in data 1° dicembre 2020 (dopo che, con ordinanza n. 11738/2020 del 12 novembre 2020, il T.A.R. per il Lazio, Sede di Roma, Sez. I, aveva dichiarato la propria incompetenza territoriale), il dr. -OMISSIS-, domandando l’accesso alla documentazione relativa all’audit svolto nell’anno 2019 dalla Direzione Centrale Internal Audit presso l’Ufficio delle Dogane di Piacenza nonché l’annullamento dei provvedimenti di cui in epigrafe, deducendo il seguente motivo:

- Violazione dell’art. 25, comma 7, della legge n. 241/1990. Eccesso di potere per travisamento e per falso supposto di fatto e diritto, nonché per erroneità, perplessità, contraddittorietà e illogicità della motivazione.

Si sono costituite in giudizio, in data 9 dicembre 2020, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Direzione Centrale Internal Audit dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che hanno, poi, prodotto, in data 12 gennaio 2021, articolata memoria.

Infine, all’udienza in Camera di Consiglio del 10 febbraio 2021, la causa è stata trattenuta in decisione.

DIRITTO

1. - Il ricorso è infondato nel merito e va respinto.

2. - Con riferimento alla richiesta di accesso civico formulata dall’odierno ricorrente, che lo stesso nel ricorso introduttivo del presente giudizio peraltro nemmeno menziona ma che è stata oggetto di diniego col provvedimento impugnato prot. 58662-RU del 19 febbraio 2020 di cui in epigrafe, il Collegio osserva che la stessa non può essere accolta in quanto parte ricorrente ha chiesto di avere accesso agli atti ispettivi formati dalla Direzione Centrale Internal Audit a seguito di ispezione svolta a settembre 2019 presso la sede di Piacenza e, dunque, osta all’accoglimento dell’istanza di accesso civico la disposizione di cui all’art.

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