TAR Roma, sez. I, sentenza 2024-09-30, n. 202416867

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. I, sentenza 2024-09-30, n. 202416867
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202416867
Data del deposito : 30 settembre 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 30/09/2024

N. 16867/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01808/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1808 del 2024, integrato da motivi aggiunti, proposto da
V S, rappresentata e difesa dall'avvocato F P, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via in Arcione n. 71;



contro

Csm - Consiglio Superiore della Magistratura e Ministero della Giustizia, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;



nei confronti

M F, rappresentata e difesa dagli avvocati F C, F L e C C, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. F L in Roma, via G. P. Da Palestrina n. 47;



per l'annullamento

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

- della deliberazione del plenum del Consiglio Superiore della Magistratura del 7.2.2024, con la quale è stata nominata Presidente del Tribunale di sorveglianza di Roma la dott.ssa M F, all'esito del procedimento Fasc. n. 12/CO/2022 per il Conferimento dell''ufficio direttivo di Presidente Tribunale Sorveglianza Roma - vac. 22.08.2022 - pubblicato con bollettino n. 6214 del 25.3.2022;

- del conseguente D.P.R. di nomina, dagli estremi non conosciuti, dei connessi provvedimenti ministeriali di nomina e immissione nella funzione della controinteressata, dagli estremi non conosciuti;

- di ogni altro atto e/o provvedimento preordinato, afferente, connesso e/o consequenziale che possa risultare lesivo, ivi comprese/i la Proposta A della V Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura per il conferimento dell'ufficio direttivo di Presidente Tribunale Sorveglianza Roma, in favore della dott.ssa M F, e la relativa deliberazione,

- la Proposta A della V Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura per il conferimento dell'ufficio direttivo di Presidente Tribunale Sorveglianza Roma, in favore della dott.ssa M F, come modificata dopo il ritorno in Commissione deliberato nella seduta del plenum del Consiglio Superiore della Magistratura del 10.1.2024, e la relativa deliberazione,

- per quanto occorrer possa, la deliberazione assunta dal Consiglio Superiore della Magistratura in data 10.1.2024 sul ritorno della pratica in Commissione,

- per quanto occorrer possa, i verbali delle sedute della V Commissione del 27.9.2023, 5.10.2023, 19.10.2023, 13.11.2023, 7.12.2023, 18.12.2023, 8.1.2024, 15.1.2024 e 5.2.2024 e le deliberazioni e gli esiti ivi assunte/i, seppur atti non ancora noti nei contenuti in quanto il CSM si è riservato di rilasciane copia alla ricorrente, nonché, i verbali, le delibere e gli esiti delle sedute della V Commissione del 18.1.2024, 24.1.2024 e 30.1.2024,

- la comunicazione del conferimento dell''ufficio direttivo di Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma alle amministrazioni interessate, prot. 1901 dell'8.2.2024.

Per quanto riguarda i motivi aggiunti:

- del D.P.R. del 16.2.2024 di nomina della dott.ssa M F quale Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma;

- del verbale del 22.2.2024 di immissione della dott.ssa M F in possesso e nell'esercizio delle funzioni di Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma;

- del provvedimento del Ministero della Giustizia prot. N. m_dg.DOG.19/02/2024.0041863.U, trasmesso il 20.2.2024 ai Presidenti della Corte di Appello di Roma, del Tribunale di Roma e del Tribunale di Sorveglianza di Roma, con cui è stato disposto l'anticipato possesso delle funzioni di Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma da parte della dott.ssa M F;

- del verbale, reso disponibile a partire dal 12.3.2024, della seduta del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura del 7.2.2024, all'esito della quale è stata deliberata la nomina a Presidente del Tribunale di sorveglianza di Roma della dott.ssa M F;

- del verbale, reso disponibile a partire dal 4.3.2024, della seduta del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura del 10.1.2024 in cui è stato deliberato il ritorno in Commissione della pratica Fasc. n. 12/CO/2022 per il Conferimento dell'ufficio direttivo di Presidente Tribunale Sorveglianza Roma - vac. 22.08.2022 - pubblicato con bollettino n. 6214 del 25.3.2022;

- dei verbali delle sedute della V° Commissione del 15.1.2024 e del 29.1.2024, depositati in giudizio dall'Avvocatura di Stato in data 1.3.2024, nonché delle deliberazioni e degli esiti ivi assunte/i;

- di tutti gli atti già impugnati con il ricorso introduttivo e di ogni altro atto e/o provvedimento preordinato, afferente, connesso e/o consequenziale che possa risultare lesivo.

Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Csm Consiglio Superiore della Magistratura, del Ministero della Giustizia e di M F;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 17 luglio 2024 il dott. A U e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO

1. – L’odierna ricorrente, dott.ssa V S, magistrato di VII valutazione di professionalità, ha partecipato alla procedura per la nomina a Presidente del Tribunale di sorveglianza di Roma.

Nell’ambito della suddetta procedura, la V Commissione ha formulato due proposte, la prima in favore della dott.ssa Maria F (proposta A) e la seconda a favore della dott.ssa S (proposta B).

Con delibera del 7 febbraio 2024, il Plenum del CSM ha approvato la prima proposta, conferendo così l’ufficio in esame alla dott.ssa F, odierna controinteressata.

2. – Nella suddetta delibera, il CSM ha, innanzitutto, tratteggiato il percorso professionale dei candidati che avevano presentato domanda, tra cui quello della controinteressata e quello della ricorrente.

La controinteressata (i) è stata nominata con D.M. 20 novembre 1986; (ii) dal 18 luglio 1988 al 12 ottobre 1992 è stata pretore della Pretura Mandamentale di Arce e, poi, della Pretura Circondariale di Cassino, esercitando la giurisdizione nei settori civile, penale e del lavoro, venendo anche applicata all’Ufficio di Sorveglianza di Frosinone; (iii) dal 13 ottobre 1992 al 23 settembre 1999 ha prestato servizio presso il Tribunale di sorveglianza di Roma; (iv) dal 24 settembre 1999 all’8 giugno 2014 è stata giudice penale del Tribunale di Roma; (v) dal 9 giugno 2014 all’8 giugno 2022 è stata Presidente di Sezione del Tribunale di Roma; (vi) dal 9 giugno 2022 sino alla vacanza del posto messo a concorso (22 agosto 2022) è stata giudice penale presso il Tribunale di Roma.

La ricorrente, invece, (i) è stata nominata con D.M. dell’8 giugno 1987; (ii) dal 7 aprile 1989 al 2 agosto 1991 ha prestato servizio presso il Tribunale di Sorveglianza di Bari; (iii) dal 3 agosto 1991 al 6 marzo 1994 ha svolto funzioni requirenti quale sostituto procuratore della Repubblica presso la Pretura di Santa Maria Capua Vetere; (iv) dal 7 marzo 1994 al 30 ottobre 2001 è stata in collocamento fuori del ruolo organico della magistratura presso l’Ufficio legislativo del Ministero della giustizia; (v) dal 31 ottobre 2001 al 19 febbraio 2012 è stata giudice civile al Tribunale di Roma; (vi) dal 20 febbraio 2012, sino alla vacanza (22 agosto 2022) è stata giudice del Tribunale di Sorveglianza di Roma.

2.1. – Il CSM ha, poi, ripercorso il profilo del merito e delle attitudini delle due candidate alla luce degli indicatori generali e specifici indicati dal Testo Unico sulla dirigenza giudiziaria (Circolare del CSM n. P-14858 del 28 luglio 2015), evidenziandone gli aspetti ritenuti più rilevanti ai fini della comparazione per la copertura del posto.

In estrema sintesi, il CSM ha evidenziato che solamente la ricorrente poteva vantare esperienze integranti entrambi gli indicatori specifici di cui all’art. 19 del Testo Unico, in quanto (i) aveva svolto funzioni di giudice di sorveglianza per 10 anni e 6 mesi negli ultimi quindici anni (dal 2012 al 2022) e (ii) aveva maturato plurime esperienze di collaborazione gestionale con il Presidente del Tribunale di Sorveglianza, divenendone anche Vicario.

La controinteressata, invece, non aveva maturato esperienze rilevanti ai fini degli indicatori specifici, ma vantava un profilo curriculare di assoluto rilievo con riguardo agli indicatori generali, considerate le funzioni semidirettive esercitate per otto anni quale Presidente di Sezione al Tribunale di Roma, nonché le funzioni giudicanti penali, anche specialistiche, svolte sostanzialmente per l’intera carriera.

2.2. – Nel compiere il giudizio comparativo tra le due candidate, il CSM ha così ritenuto di dover riconoscere prevalenza alla controinteressata rispetto alla ricorrente, sulla scorta della particolare pregnanza e consistenza delle esperienze professionali maturate dalla prima, rilevanti sul piano dei indicatori generali, ritenute di straordinarietà tale da superare il possesso, in capo alla ricorrente, di entrambi gli indicatori specifici di cui all’art. 19 del testo Unico.

Più in dettaglio, il CSM ha riconosciuto che la ricorrente vantasse entrambi gli indicatori specifici, ma ha poi affermato che “ in relazione agli indicatori generali è viceversa netta la prevalenza della dott.ssa F ”, in quanto:

i) con riferimento all’indicatore di cui all’art. 8 del Testo Unico (esperienze maturate nel lavoro giudiziario), “ se la dott.ssa S vanta un percorso professionale di complessivi 15 anni e 2 mesi, nel corso dei quali, oltre ad essersi occupata di sorveglianza per 2 anni e 4 mesi, ha svolto per 2 anni e 7 mesi funzioni requirenti e per 10 anni e 3 mesi funzioni giudicanti esclusivamente nel settore civile, decisamente più pregnanti sono le

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