TAR Torino, sez. II, ordinanza cautelare 2010-09-10, n. 201000648
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N. 00648/2010 REG.ORD.SOSP.
N. 00802/2004 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 802 del 2004, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Spagnolo A M, rappresentata e difesa dagli avv.ti E B, A P e V C, con domicilio eletto presso lo studio della prima, in Torino, via Susa, 30;
contro
Comune Sampeyre, rappresentato e difeso dagli avv. F G e C P, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Santena, via Torino, 11;
nei confronti di
F L;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
del decreto di occupazione d'urgenza prot. N. 2120 del 23.03.2004 con cui il Funzionario Dirigente dell'Ufficio Comunale Espropriazioni ha disposto l'occupazione d'urgenza dell'intero mappale 2 del foglio 80 del Comune di Sampeyre in proprietà della sig.ra Spagnolo nonché di tutti gli atti presupposti, conseguenti e connessi ed in particolar modo il verbale di presa in possesso degli immobili e lo stato di consistenza datati 14.4.2004.
Visto il ricorso ed i motivi aggiunti, con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune Sampeyre;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 9 settembre 2010 la dott.ssa Manuela Sinigoi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Considerato che ad un primo sommario esame, proprio della fase cautelare, il ricorso per motivi aggiunti depositato in data 27 luglio 2010 non appare assistito da fumus boni iuris, avuto riguardo alla possibilità che lo stesso sia dichiarato irricevibile, in considerazione della data di scadenza di pubblicazione all’albo pretorio della deliberazione della giunta comunale da cui la ricorrente asserisce d’aver subito lesione;