TAR Cagliari, sez. I, sentenza 2023-05-15, n. 202300356
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Pubblicato il 15/05/2023
N. 00356/2023 REG.PROV.COLL.
N. 00518/2020 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 518 del 2020, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato A F F, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministeri della Difesa ed Economia e Finanze - Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, in persona dei rispettivi legali rappresentanti in carica pro tempore , rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Cagliari, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico in Cagliari, via Dante, 23;
per l'annullamento:
- del Decreto n. 724, Pos. n. 687402/A, emesso il 4.6.2020 dal Ministero della Difesa, Direzione Generale della Previdenza Militare e della Leva, II Reparto 5° Divisione – 3° Sezione, comunicato al ricorrente in data 10.6.2020, con il quale è stata dichiarata l'infermità sofferta “ -OMISSIS- ” non dipendente da causa di servizio ed è stata respinta la domanda per il riconoscimento della causa di servizio proposta dal ricorrente e per la concessione del beneficio dell’equo indennizzo presentata in data 12.1.2017;
- del parere n. 933202017 reso nell’adunanza n. 1121 del 12.4.2018 dal Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, non notificato, con il quale si è ritenuto che l’infermità sofferta “ -OMISSIS- ” non dipende da fatti di servizio in quanto non risultano fattori specifici potenzialmente idonei a dar luogo ad una genesi neoplastica;
- del parere n. 267952018 reso nell’adunanza n. 2027 del 1.10.2019 dal Comitato di Verifica per le Cause di Servizio all’esito del riesame - richiesto dalla stessa Amministrazione della Difesa - con il quale è stato sostanzialmente confermato il precedente parere negativo;
- del processo verbale n. ACMO17309 della Commissione Ospedaliera di Cagliari del 14/2/2017;
- di ogni altro atto presupposto, connesso o conseguente, “allo stato non conosciuto”.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero della Difesa e della Economia e Finanze - Comitato di Verifica per le Cause di Servizio;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell’udienza pubblica del giorno 23 novembre 2022 il dott. Oscar Marongiu e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Il ricorrente, già 1° Maresciallo Luogotenente dell’Esercito italiano fino al 20.11.2017, premesso di essere stato posto in congedo assoluto in quanto giudicato permanentemente non idoneo al servizio a causa dell’infermità “-OMISSIS-”, ha impugnato gli atti indicati in epigrafe, con cui il Ministero della Difesa (uniformandosi ai pareri del Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, parimenti impugnati) ha dichiarato l’infermità in questione non dipendente da causa di servizio ed ha respinto la richiesta di concessione del beneficio dell’equo indennizzo.
1.1. Deduce in fatto il ricorrente:
- di essere stato chiamato alle armi nell’Esercito italiano nel novembre del 1984, ai sensi della circolare ministeriale n. 544 GU 1980, e incorporato con il 2° contingente 9/Sc 84 nella Scuola Specializzati Truppe Corazzate di -OMISSIS-, per essere poi trasferito in qualità di “effettivo” a -OMISSIS- presso la I° Brigata Corazzata “Centauro”, ove permaneva sino al maggio del 1995 progredendo di grado sino a quello di Sergente Maggiore ed espletando la funzione di Capocarro;
- di essere stato trasferito nel giugno del 1996 presso il Poligono Addestrativo di -OMISSIS- presso il 1° Reggimento Fanteria Corazzato, ove acquisiva il grado di Maresciallo con il ruolo di Comandante di Plotone e Addetto di Branca;
- di avere acquisito il 18 novembre del 2002 la “abilitazione speciale” per il trasporto di materiali pericolosi, chimici e nocivi della 1° e 3° classe (materie e oggetti esplosivi – liquidi infiammabili);
- di essere stato trasferito nel dicembre 2002 presso il 18° Reggimento B. a -OMISSIS-, dove è stato promosso Maresciallo Capo;
- di essere stato trasferito nel 2009 alla Forza Effettiva del Comando della -OMISSIS-, nuovamente presso il Poligono di -OMISSIS- RGT 3° Reggimento Bersaglieri;
- di avere perfezionato nel corso degli anni la propria qualifica partecipando a numerosi corsi di aggiornamento e acquisendo l’ulteriore specializzazione di “ consulente per la sicurezza dei trasporti militari di sostanze e materiali pericolosi ”, specializzazione che perfezionava con altro corso anche nel 2015;
- di avere partecipato a numerose missioni sia nel territorio italiano che all’estero ed in particolare:
1) dal 24.10.1993 al 30.1.1994 alla Missione IBIS/UNOSOM in Somalia (con incarico di Consegnatario dei materiali presso l’HM e come Capo scorta del C.te Tattico dell’HM);
2) dal giugno 1995 al dicembre 2002 e dal 2009 al 2014 a esercitazioni congiunte con eserciti NATO in sede esercitativa presso il Poligono Addestrativo Permanente di -OMISSIS- – comprese le esercitazioni a fuoco con armi individuali e di reparto anche nel settore C (penisola interdetta) della durata di più giorni consecutivi;
3) dal 2.7.2003 al 17.10.2003 alla missione “Antica Babilonia” An Nassyria IRAQ presso la base americana di White Horse con incarico perlustrativo di addetto alla cellula S4 e di pattuglia “rallista” sul mezzo VM/90 per il controllo delle postazioni avanzate ed isolate, venendo impiegato anche nel trasferimento di mezzi e materiali (anche ingenti quantità di quelli pericolosi quali: munizionamento, olii, carburante diesel e avio, batterie, per il cui trasporto era l’unico soggetto qualificato) da Tallil a Kuwait city, espletando altresì per circa 40 giorni l’incarico di ufficiale di collegamento presso una caserma situata nel border tra IRAQ e KUWAIT;
4) dal 24.10.2007 al 25.4.2008 alla missione “ISAF” in Herat AFGANISTAN con incarico di S4 di TF (trasporti) nonché di pilota di mezzi speciali e del carro “Leopardo” di ricognizione;
5) dal 7.10.2009 al 27.4.2010 alla missione “ISAF” in Herat AFGANISTAN con incarico di Capo Cellula G4 di Italfor e di trasporto di materiali;
6) dal 15.9.2011 al 4.4.2012 alla missione “ISAF” in Herat AFGANISTAN con incarico di Ufficiale TRAMAT del PRT e come conducente del mezzo blindato ACTL 4x4, anche per il trasporto dei materiali;
7) dal 14.2.2014 al 18.8.2014 alla missione “ISAF” in Herat AFGANISTAN con incarico di SU. addetto alla cellula G4 di Italfor per il trasporto, la movimentazione, lo stoccaggio dei 900 containers del contingente nazionale;
- di essere dunque stato impiegato in maniera sistematica, a fronte della speciale qualifica conseguita nel 2002, nella movimentazione, anche manuale, e nel trasporto di sostanze e materiali pericolosi sia in Italia che all’estero, essendo uno dei pochi soggetti abilitati e dotato di tale specifica competenza (l’unico presso il Poligono di -OMISSIS-), nonché di essere stato, nel corso della sua lunga carriera e sempre senza alcun dispositivo di protezione individuale, a diretto contatto con materiali tossici, nocivi e radioattivi che ha provveduto a movimentare, caricare sui mezzi e trasportare per lunghi tragitti;
- di essere stato sottoposto a numerose vaccinazioni in occasione delle predette operazioni militari, da parte delle strutture sanitarie dell’Amministrazione della Difesa (Antipolio 16/8/1993 – 13/9/1993 – 24/01/2003 – 13/08/2013;Epatite B 16/8/1993 – 13/9/1993 – 22/10/1993 – 1/6/2005;Epatite A 20/1/2003 – 21/7/2003 – 17/9/2013;Anti Meningococcico 24/1/2003 – 5/8/2009 – 25/3/2016;Anti Tetatnico – Difterico 29/1/2003 – 13/8/2013;Antitifoideo 9/2/2003 – 17/8/2009 - 25/3/2016;Antinfluenzale 14/12/2007 – 7/12/2011 – 19/12/2012 – 16/12/2013 – 09/12/2014 – 21/12/2016;Anticolerico 18/6/2003 – 5/5/2006 - 12/5/2006);
- di avere svolto, nel corso delle sette missioni all’estero sopra indicate, della durata media di cinque-sei mesi, anche attività di bonifica e ricostruzione di siti contaminati, trasporti di lungo raggio di sostanze pericolose e pattugliamenti di medio-lungo raggio, in territori e centri urbani rasi al suolo dai bombardamenti, contaminati da esalazioni, a contatto con rifiuti tossici derivanti dalla combustione e ossidazione dei metalli pesanti causati dall’impatto e dall’esplosione delle munizioni utilizzate per le operazioni belliche, nonché di aver partecipato ai cd. “brillamenti” (esplosioni programmate) di sostanze e munizionamenti, alloggiando in luoghi malsani, anche per molti giorni consecutivi, all’interno di edifici dismessi costruiti con materiali di amianto e vivendo in pessime condizioni igienico-sanitarie, anche in tende nelle quali erano stoccate grandi quantità di munizionamenti, ivi posizionate in assenza di altri luoghi sicuri di stoccaggio, sempre privo di idoneo abbigliamento protettivo e di attrezzature speciali (tute, guanti, maschere filtranti) per evitare il contatto e l’inalazione di sostanze nocive e agenti radioattivi presenti nel territorio;
- di essere stato sottoposto, negli stessi periodi, a disagi alimentari (razione K) e ambientali, operando, suo malgrado, in territori nei quali venivano utilizzate armi e munizionamenti tossici quali l’uranio impoverito e di avere ingerito in numerose occasioni acqua contaminata;
- di essere stato esposto, anche durante il servizio presso il Poligono di -OMISSIS-, da una parte alle sostanze nocive e tossiche trasportate durante il suo speciale incarico, sempre in difetto di alcuna protezione individuale, e dall’altra alle sostanze contaminanti presenti sul sedime del Poligono medesimo, nonché alle polveri originatesi in seguito a brillamenti ed esplosioni, avendo svolto attivamente numerosissime esercitazioni congiunte con eserciti NATO, della durata media di 24/48 ore consecutive anche nei settori B e C dello stesso Poligono (quest’ultimo, noto come penisola interdetta, teatro, come d’altronde anche le altri parti del poligono, di ripetute esercitazioni con i missili anticarro “MILAN” dotati di sistema di puntamento al Torio, sostanza altamente radioattiva ivi dispersa con l’esplosione);
- di avere altresì partecipato, presso lo stesso sito, ai cd. brillamenti espletati, consistiti nell’accumulo in grossi crateri appositamente creati di tonnellate di munizionamento obsoleto (proiettili, missili, bombe, munizioni e artiglieria), proveniente anche da basi estere, che veniva fatto esplodere producendo grandi quantità di polveri sottili, per poi essere ricoperto di terra con i mezzi meccanici movimentati dagli stessi soldati di istanza nel poligono, senza alcuna protezione individuale.