TAR Napoli, sez. VII, sentenza breve 2014-11-07, n. 201405755

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Napoli, sez. VII, sentenza breve 2014-11-07, n. 201405755
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Napoli
Numero : 201405755
Data del deposito : 7 novembre 2014
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 02685/2014 REG.RIC.

N. 05755/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02685/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2685 del 2014, proposto da A D R, in qualità di legale rappresentante pro tempore della società il Sireneo D'Aequa S.a.s., e F Beduce, rappresentati e difesi dall'avvocato A D M, con domicilio eletto presso lo studio legale Soprano in Napoli, via Toledo 156;



contro

il Comune di Vico Equense, in persona del Sindaco pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato E D, legalmente domiciliato presso la Segreteria del T.A.R. Campania, in Napoli, piazza Municipio n. 64;



nei confronti di

E P, rappresentato e difeso dagli avvocati Rita Iaccarino e Carlo Maria Iaccarino, con domicilio eletto presso gli stessi in Napoli, via S. Pasquale a Chiaia, 55;



per l'accertamento

e la declaratoria di illegittimità del silenzio serbato dall’Amministrazione comunale di Vico Equense in ordine all'atto di diffida inoltrato dai ricorrenti con nota prot. n.7884 del 26 marzo 2014, recante la richiesta di adozione degli atti e provvedimenti sanzionatori contemplati dall’art. 31, commi 3, 4, 5 e 6 del D.P.R. n. 380/2001, susseguenti all'ordinanza n.473 del 14 novembre 2013 di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi impartita dalla P.A. con riguardo agli abusi realizzati dall’ing. Pia all’immobile di sua proprietà ubicato in Vico Equense, località Marina d’Aequa, spiaggia de “Il Pezzolo”, alla via Pezzolo n. 42, nonché per l’accertamento e la declaratoria dell’obbligo del Comune di Vico Equense di far luogo nelle modalità previste dai commi 3, 4, 5 e 6 del D.P.R. n. 380/2001, all’acquisizione al patrimonio comunale dei manufatti abusivi e dell’area di sedime e/o alla rimozione delle opere abusive in esecuzione della predetta ordinanza di demolizione rimasta, ancorché valida ed efficace, totalmente in ottemperata e per la conseguente condanna dell’amministrazione comunale all’adozione di provvedimenti di legge e, per il caso di perdurante inadempimento, per la nomina di commissario ad acta .


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Comune di Vico Equense e del controinteressato E P;

Viste le memorie difensive; visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 25 settembre 2014 la dott.ssa M P e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO e DIRITTO

1. I ricorrenti, proprietari, usufruttuari e comodatari degli immobili siti in Comune di Vico Equense, località Marina d’Aequa, via Torretta n. 5, sono confinanti con la proprietà del controinteressato E P che, secondo la loro prospettazione, avrebbe apportato, con una continuata attività edificatoria sine titulo , notevoli trasformazioni al fabbricato residenziale di sua proprietà, alterandone la sagoma e la volumetria, oltre a modificarne le consistenze abusivamente realizzate, già oggetto di una duplice istanza di condono, presentata ai sensi della legge n. 47/1985.

1.1. A seguito degli esposti presentati dai ricorrenti il Comune di Vico Equense ha adottato in data 14 novembre 2013 l’ordinanza n. 473 con la quale è stata ingiunta al controinteressato la demolizione e la riduzione in pristino di una serie di opere abusive consistenti in: 1) due locali in muratura con soffitto intradossato voltato ed esterno piano in corrispondenza della piscina; 2) alcune aiuole ornamentali edificate nell’area circostante la piscina; 3) alcune opere di sistemazione esterna, quali la definizione di aiuole e vialetto centrale; 4) pergolato in ferro con orditura verticale sul terrazzo;5) realizzazione di un piccolo WC nella camera da letto, già oggetto di condono edilizio. Con il medesimo provvedimento il

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