TAR Roma, sez. I, sentenza 2023-09-04, n. 202313567

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. I, sentenza 2023-09-04, n. 202313567
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202313567
Data del deposito : 4 settembre 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 04/09/2023

N. 13567/2023 REG.PROV.COLL.

N. 04617/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4617 del 2022, integrato da motivi aggiunti, proposto da FA De AN, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Tozzi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Ministero della Giustizia, CSM - Consiglio Superiore della Magistratura, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;



per l'annullamento

- della nota del 10 marzo 2022, notificata il 21 marzo successivo, con la quale il Consiglio Superiore della Magistratura ha revocato la nomina a giudice onorario del ricorrente, e di tutti gli atti presupposti, ivi compresa la nota del Consiglio Giudiziario del 21 luglio 2021 che ha proposto la revoca del ricorrente;

- del decreto ministeriale di revoca incarico giudice onorario presso il Tribunale di Roma;

- della nota del Csm del 13 maggio 2022, ricevuta in data 31 maggio 2022, che ha deliberato il non luogo a provvedere per l'avvenuta revoca dall'incarico in merito alla conferma per un secondo quadriennio nell'incarico di giudice onorario;

Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero della Giustizia e del CSM - Consiglio Superiore della Magistratura;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 24 maggio 2023 il dott. Filippo Maria Tropiano e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

Il ricorrente, Giudice onorario di pace presso il Tribunale di Roma, ha impugnato la delibera del Consiglio Superiore della Magistratura, resa in data 10 marzo 2022, con la quale l'Organo di autogoverno ne ha disposto la revoca dal predetto incarico di magistrato onorario.

L’istante ha altresì gravato il pedissequo decreto ministeriale che ha recepito la delibera del CSM e il provvedimento di non luogo a provvedere sulla domanda di conferma presentata dall’esponente stesso, in quanto già revocato dall’incarico.

Il ricorrente ha lamentato l’illegittimità della delibera di revoca e, per illegittimità derivata, degli atti susseguenti, in ragione di articolati motivi di ricorso, in particolare deducendo i vizi di incompetenza, di violazione di legge ed eccesso di potere, nonché la violazione di regole procedimentali.

Si sono costituiti il CSM ed il Ministero, contestando il ricorso a mezzo di ampie deduzioni difensive e chiedendone in rigetto.

Con ordinanza n. 3825/2022, resa all'esito della camera di consiglio del 16 giugno 2022, il Collegio ha respinto la domanda cautelare.

La causa

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