TAR Reggio Calabria, sez. I, sentenza 2024-02-02, n. 202400096
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.Beta
Segnala un errore nella sintesiTesto completo
Pubblicato il 02/02/2024
N. 00096/2024 REG.PROV.COLL.
N. 00339/2023 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria
Sezione Staccata di Reggio Calabria
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 339 del 2023, proposto da
-OMISSIS-, in proprio e nella qualità di titolare dell’omonima Impresa Individuale, rappresentato e difeso dagli avvocati L S e G M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministero dell’Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliataria ex lege in Reggio Calabria, via del Plebiscito, 15;
Regione Calabria, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dall'avvocato D G, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Comune di Bovalino, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'avvocato G F, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
U.T.G. - Prefettura di Reggio Calabria, non costituita in giudizio;
nei confronti
Cattolica Assicurazioni, non costituita in giudizio;
per l'annullamento
- dell’Informazione avente carattere di interdittiva antimafia, prot. n. 0038316, emessa il 30.03.2023 dalla Prefettura-UTG di Reggio Calabria – Area I;
- del Decreto Dirigenziale n. -OMISSIS- del 06.04.2023, assunto il 04.04.2023 al numero Registro Dipartimento 458, emesso dalla Regione Calabria Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione Settore 8 – Competitività, avente ad oggetto “PSR CALABRIA 2014-2020. BANDO PACCHETTO GIOVANI. Decreto di rettifica al D.D.G.V. n. 13907 del 07 dicembre 2017, con revoca del contributo concesso, recupero somme erogate e decadenza della domanda di aiuto n. -OMISSIS- della ditta -OMISSIS-”;
- del Provvedimento avente numero di protocollo -OMISSIS- del 12.04.2023 emesso dalla Regione Calabria Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione Settore 8 – Competitività avente ad oggetto “PSR Calabria 2014/2020 – Misura 6/6.1 – 4/4.1 .2 – -OMISSIS-. Notifica DDS n. -OMISSIS- del 06.04.2023 di revoca totale dei benefici domanda di aiuto n. -OMISSIS-”;
- del Provvedimento avente numero di protocollo 003735 emesso dall’ARCEA in data 18.04.2023 avente ad oggetto “Polizza fideiussoria n. -OMISSIS- emessa da Cattolica Assicurazioni – Escussione -OMISSIS- CUAA -OMISSIS- – Domanda di pagamento nr. -OMISSIS-”;
- della Nota avente numero di protocollo -OMISSIS- emessa dall’ARCEA in data 18.04.2023 avente ad oggetto “Comunicazione sospensione erogazione contributi unionali – -OMISSIS- P. IVA -OMISSIS-”;
- delle note ulteriori dell’ARCEA adottate nell’ambito del procedimento di revoca al momento non conosciute dal ricorrente;
- della nota emessa in data 18.04.2023 da Cattolica Assicurazioni avente ad oggetto “escussione polizze fideiussorie -OMISSIS- e -OMISSIS-”;
- della nota emessa in data 18.05.2023 da Cattolica Assicurazioni avente ad oggetto “escussione polizze fideiussorie -OMISSIS- e -OMISSIS-”;
- del Provvedimento n. di protocollo -OMISSIS- del 05.04.2023 emesso dal Comune di Bovalino avente ad oggetto “Ditta individuale -OMISSIS-, nato a Locri (RC) il -OMISSIS- con sede legale in -OMISSIS- snc – P IVA -OMISSIS-. Ordinanza di chiusura di Attività di -OMISSIS-”, notificato il 14.04.2023;
- nonché di ogni atto di connesso, collegato, presupposto, precedente e consequenziale.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell’Interno, della Regione Calabria e del Comune di Bovalino;
Viste le ordinanze cautelari nn. 127 del 29 giugno 2023 e 154 del 21 luglio 2023;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 10 gennaio 2024 il dott. A R e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Con ricorso con domanda cautelare ritualmente proposto il sig. -OMISSIS-, in proprio e nella qualità di titolare dell’omonima impresa individuale, ha impugnato l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Reggio Calabria il 30.03.2023 e gli atti ad essa conseguenziali, meglio indicati in epigrafe, con i quali veniva disposta la chiusura dell’attività di allevamento svolta dall’impresa, revocati i contributi già erogati e dichiarata la decadenza dalle domande di aiuto ancora pendenti.
2. L’interdittiva gravata, originante dalla richiesta inoltrata alla Prefettura ex artt. 83 e ss. d.lgs. n. 159/2011 dal Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria e dal Comune di Bovalino, poggia principalmente sul “contesto familiare fortemente controindicato” in cui il ricorrente, pure controllato con soggetti pregiudicati, sarebbe inserito, riconducibile, in particolare, alle ragioni di pregiudizio rilevate a carico del padre (“ annoverante pregiudizi per associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti… attualmente detenuto presso la casa circondariale di Viterbo poiché condannato in primo grado alla pena di anni 19 di reclusione, per i reati, tra gli altri di associazione di tipo mafioso… ritenuto elemento di vertice della ‘ndrangheta … con il ruolo di vertice della locale di Bovalino ”), del fratello (“ condannato nel 2009 per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti ”), del nonno (“ deceduto, pluripregiudicato, ritenuto in vita elemento apicale della locale di Bovalino - operazione -OMISSIS- ”) e di uno zio, titolare di impresa raggiunta da analogo provvedimento inibitorio nel 2018 e coinvolto nel medesimo procedimento penale per reati di matrice mafiosa instaurato contro il padre e il nonno. A confortare la valutazione sfavorevole circa il rischio di una possibile ingerenza della criminalità organizzata nell’impresa è poi evocato il particolare “contesto ambientale di Bovalino” - Comune sciolto nel 2015 ai sensi dell’art. 143 d.lgs. n. 267/2000 -, caratterizzato dall’egemonia di alcune note cosche mafiose, ripetutamente coinvolte in “ importantissime operazioni di polizia che fotografano la capacità pervasiva della ‘ndrangheta di infiltrarsi in tutti i settori dell’economia ”. Precisandosi, ulteriormente, che “ il crimine organizzato di Bovalino appare come una delle consorterie criminali più agguerrite del ‘-OMISSIS-’ reggino, ed è una realtà mafiosa ben connotata e articolata con una matrice spesso basata su legami prettamente familiari e uno strettissimo rapporto con il territorio che segna la cornice spaziale dell’esercizio del potere di intimidazione mafiosa e, nel contempo, rappresenta il luogo di produzione dei profitti illeciti ”. Il quadro indiziario emergente dalle note informative acquisite in sede istruttoria (note della Questura di Reggio Calabria del 29.11.2021 e del 27.10.2022, del Commissariato di Bovalino del 23.04.2021 e del Comando Provinciale dei Carabinieri del 12.02.2019) troverebbe, infine, pregnante conforto nella fisiologica esposizione della “ materia delle concessioni di terreno demaniale per uso agricolo o pascolivo ” agli interessi della criminalità organizzata, potendo i destinatari fruire di finanziamenti pubblici o contributi o agevolazioni di natura fiscale e previdenziale.
2.1. Sulla scorta di tali elementi, sintomatici dell’inserimento del ricorrente “ al centro di una rete di rapporti parentali e relazionali con soggetti appartenenti alla medesima consorteria criminale ”, la Prefettura procedente ha dunque ritenuto che “ nel contesto territoriale e relazionale in cui si pone l’attività che -OMISSIS- persegue attraverso la concessione richiesta non è improbabile l’attività stessa si presti a essere anche indirettamente funzionale alle logiche criminali, nel cui contesto si pone la [sua] famiglia ”.