TAR Venezia, sez. I, sentenza 2020-07-23, n. 202000659
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Testo completo
Pubblicato il 23/07/2020
N. 00659/2020 REG.PROV.COLL.
N. 00411/2020 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 411 del 2020, proposto da
Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine O.P. s.c.a.r.l., rappresentato e difeso dagli avvocati G B, F C e T B, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. A Z in Mestre -Venezia, via San Donà n. 9/G;
contro
Provincia di Rovigo, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato M B, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Venezia - Mestre, piazzetta G. Zorzetto n. 1;
per la dichiarazione di illegittimità
del silenzio - inerzia serbato dall’Amministrazione Provinciale di Rovigo in relazione alle istanze proposte dal ricorrente in data 18 giugno 2019, prot. n. 856, 8 novembre 2019 e 7 aprile 2020, prot. n. 450, volte ad ottenere il rilascio, da parte della resistente Provincia di Rovigo, del nulla osta alle autorizzazioni di pesca previsto dall’art. 5 della Convenzione inter partes Rep. Int. del 29 aprile 2016, nonché dall’art. 6 del Regolamento disciplinante i criteri per il rilascio delle autorizzazioni di pesca attualmente vigente,
nonché per la declaratoria
dell’obbligo di provvedere in modo espresso, nel termine di trenta giorni, con l’adozione del provvedimento finale, in merito alla predette istanze proposte dal ricorrente in data 18 giugno 2019, prot. n. 856, 8 novembre 2019 e 7 aprile 2020, prot. n. 450, volte ad ottenere il rilascio, da parte della resistente Provincia di Rovigo del nulla osta alle autorizzazioni di pesca previsto dall’art. 5 della Convenzione inter partes Rep. Int. del 29.4.2016, nonché dall’art. 6 del Regolamento disciplinante i criteri per il rilascio delle autorizzazioni di pesca attualmente vigente,
nominando
fin d’ora, in caso di inosservanza, il Commissario ad acta che provveda in via sostitutiva,
nonché, in via subordinata, per l’annullamento,
previa istanza cautelare
della nota Prot. P/GE 2020/0007093 del 14 aprile 2020 del Segretario Direttore Generale della Provincia di Rovigo, Dr.ssa Maria Votta Gravina, nonché di tutte le note ivi richiamate, in qualità di atti presupposti, vale a dire le note Prot. 17388 del 19 giugno 2019 e la nota Prot. 3715 del 20 febbraio 2020, nonché di ogni altro atto presupposto, collegato, inerente, conseguente e derivato, come specificato in ricorso,
nonche’ per il risarcimento
di tutti i danni derivati e derivanti al ricorrente dall’esecuzione dei provvedimenti avversati.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della Provincia di Rovigo;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 17 giugno 2020 il dott. S M e uditi per le parti i difensori da remoto in modalità videoconferenza ai sensi dell’art. 4 del decreto legge 30 aprile 2020, n. 28;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. La Provincia di Rovigo è titolare dei diritti esclusivi di pesca “ negli scanni e lidi dell’Adriatico dalla Sacca di Goro alla Bocca del Po di Maistra nei territori dei Comuni di Ariano Polesine e Porto Tolle ”, come individuati nel verbale di trasferimento dell’Intendenza di Finanza del 25 gennaio 1978, ai sensi dell’art. 100 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616.
Dal 1991 la Provincia ha consentito, mediante la stipulazione di apposite convenzioni e a fronte del pagamento di un canone di affitto annuale, al Consorzio delle Cooperative Pescatori del Polesine O.P. (d’ora in poi Consorzio), con sede in Scardovari di Porto Tolle, il diritto di sfruttamento, nelle acque marittime interne sopra evidenziate, dei banchi di molluschi allo stato naturale ivi esistente, sul presupposto che il Consorzio rappresentava la totalità dei pescatori professionali raggruppati in Cooperative operanti nelle lagune ricadenti nei Comuni di Porto Tolle ed Ariano Polesine.
Recentemente il Consorzio ha chiesto alla Provincia il rilascio del nulla osta di sua competenza relativo alle nuove graduatorie per il rilascio delle autorizzazioni di pesca ai singoli pescatori soci delle Cooperative costituenti il Consorzio.
Secondo la Provincia, come precisato nella nota prot. n. P/GE 2019/0017388 del 19 giugno 2019, poiché la Convenzione che disciplina i rapporti tra la Provincia e il Consorzio è in regime di proroga, è possibile lo scorrimento della graduatoria ancora vigente, ma non è possibile approvarne di nuove.
A seguito di successive istanze di approvazione della graduatoria la Provincia ha ribadito tale posizione con le note prot. 3715 del 20 febbraio 2020, e prot. P/GE 2020/0007093 del 14 aprile 2020.
2. Con il ricorso in epigrafe il Consorzio in via principale agisce con il rito del silenzio di cui agli articoli 31 e 117 cod. proc. amm., chiedendo di accertare l’illegittimità dell’inerzia dell’Amministrazione con condanna a provvedere entro un termine di trenta giorni.
Il Consorzio