TAR Firenze, sez. II, sentenza 2020-10-09, n. 202001199
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Testo completo
Pubblicato il 09/10/2020
N. 01199/2020 REG.PROV.COLL.
N. 00341/2020 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 341 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati Cino Benelli, Fabio Clauser, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Cino Benelli in Firenze, corso Italia, n. 24;
contro
Ministero dell'Interno, Questura di Firenze, in persona dei rispettivi legali rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale di Firenze, domiciliataria ex lege in Firenze, via degli Arazzieri, 4;
nei confronti
Comune di Firenze, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Gianna Rogai, Andrea Sansoni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’Avvocatura comunale in Firenze, Palazzo Vecchio, piazza Signoria;
per l'annullamento
- del provvedimento 29 gennaio 2020 -OMISSIS-a firma del Questore della Provincia di Firenze, notificato il 19 febbraio 2020, con il quale si ordina al ricorrente di non accedere a determinati luoghi del Comune di Firenze ai sensi dell’art. 10 D.L. n. 14/2017, conv. L. n. 48/2017;
- di ogni altro atto e provvedimento ad esso presupposto e conseguente, ancorché incognito.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno, della Questura di Firenze e del Comune di Firenze;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 6 ottobre 2020 il dott. Nicola Fenicia e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
Con il presente gravame il ricorrente ha domandato l’annullamento del provvedimento del 29 gennaio 2020 mediante il quale il Questore di Firenze, in ragione della reiterazione, da parte del primo, di condotte offensive del decoro di alcuni importanti luoghi urbani, nonchè lesive della libera fruizione degli stessi da parte della collettività, avendo ravvisato anche il pericolo per la sicurezza pubblica, gli ha ordinato di non accedere a determinate aree del centro cittadino di Firenze, per la durata di dodici mesi, ai sensi dell’art. 10 del D.L. n. 14/2017, convertito in L. n. 48/2017.
In particolare, l’ultimo episodio che ha dato causa all’adozione della misura di prevenzione in esame si è verificato il 4 gennaio 2020, quando l’odierno ricorrente si era arrampicato sull’albero di Natale costruito in ferro e posto per le festività natalizie nella Piazza Santa Maria Novella in Firenze, installazione realizzata dall’artista Domenico Paladino. Il personale di polizia era riuscito a farlo scendere da una altezza di circa dieci metri, anche grazie all’ausilio dei Vigili del Fuoco, attraverso l’utilizzo dell’autoscala. Per tale fatto, l’odierno ricorrente era stato deferito all’A.G. per il reato di procurato allarme ex art. 658 c.p. ed era stato sanzionato in via amministrativa ai sensi del locale Regolamento di Polizia Urbana.
A ciò si aggiungeva il fatto che nei confronti dell’odierno ricorrente era stato già emesso, dalla Questura di Firenze, in data 16 gennaio 2019, un precedente ed analogo provvedimento di divieto di accesso a determinate aree urbane (Palazzo Strozzi e le vie limitrofe) per la durata di dodici mesi, in quanto lo stesso si era reso colpevole di condotte della stessa indole.
In particolare, il 23 settembre 2018, il ricorrente, con un gesto eclatante, aveva colpito sulla testa con un quadro - fino a sfondare la tela - l’artista -OMISSIS-, autrice di opere esposte in quel momento all’interno di Palazzo Strozzi, mentre quest’ultima stava attraversando il cortile del palazzo; mentre, pochi mesi dopo, il 9 gennaio 2019, il ricorrente, dopo aver eluso il personale di sorveglianza interna, si era recato nello spazio espositivo della mostra della menzionata artista per poi denudarsi. E ancora, il 1° marzo 2019, si era arrampicato su uno dei cornicioni della Loggia dei Lanzi accedendo alla Galleria degli Uffizi e minacciando il suicidio se non avesse ottenuto un incontro con il Direttore del Museo al fine di poter proporre talune sue creazioni artistiche. Per tale fatto, era stato deferito all’A.G. per resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di un ufficio o servizio di pubblica necessità e procurato allarme presso l’Autorità.
Prima di tali episodi, il 13 giugno 2018, il medesimo si era arrampicato su di un’opera d’arte sita all’interno dello spazio espositivo di Palazzo Strozzi, sollecitandola pericolosamente in quanto composta di materiale in plexiglass. Soltanto dopo più di due ore dall’arrivo del personale di Polizia l’odierno ricorrente si era deciso a scendere dall’opera, costringendo, nel frattempo, l’area museale all’evacuazione con interdizione dell’accesso all’opera da parte dei turisti, e creando notevole disagio per i presenti, per coloro che avevano prenotato l’ingresso e per la direzione artistica del museo.
Inoltre, l’odierno ricorrente era stato in passato deferito all’A.G.: in un’occasione, per atti contrari alla pubblica decenza avvenuti in Piazza Duomo, per essersi denudato nella piazza (nel 2015); nonché, in altra occasione (nel 2018), per deturpamento e imbrattamento di cose altrui, quando, postosi in piedi su di una scala collocata sul basamento in cemento, aveva spruzzato della vernice su di una scultura collocata in piazza della Signoria, destando così pericolo per la sicurezza pubblica e l’incolumità della collettività.
Dunque, in ragione del perpetrarsi di tali comportamenti, il Questore di Firenze ha emesso il provvedimento qui impugnato di divieto di accesso a specifiche aree urbane (Palazzo Strozzi, piazza degli Strozzi, via de’ Tornabuoni, via degli Strozzi, via Anselmi, via Monalda, via dei Pescioni, via della Vigna Nuova, via della Spada, piazza Signoria, Loggia dei Lanzi, piazza del Duomo, piazza Santa Maria Novella, via del Proconsolo e piazza dei