TAR Roma, sez. 2S, sentenza 2020-10-19, n. 202010644
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
Pubblicato il 19/10/2020
N. 10644/2020 REG.PROV.COLL.
N. 07001/2012 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda Stralcio)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Fallimento n.103/19 Astra Bingo S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Federico Cappella, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia nonchè presso il suo studio in Roma, via Antonio Bertoloni n.35;
contro
AAMS - Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato, Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona dei legale rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia nonché\ in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non costituito in giudizio;
nei confronti
Soc Finworld S.p.A. non costituito in giudizio;
per l'annullamento di:
a) decreto del Direttore per i giochi dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato prot. n. 2012/22878/giochi/BNG del 22 maggio 2012, con il quale è stata disposta la revoca della concessione n. 276/T1/08/R, stipulata il 21 novembre 2008, nonché l’escussione della fideiussione prestata dalla Finworld Spa per l’importo di € 516.456,89, trasmesso con nota del 24 maggio 2012, prot. n. 2012/23441/giochi/BNG;
b) nota del 24 maggio 2012, prot. n. 2012/23441/giochi/BNG;
c) comunicazione di avvio del procedimento di revoca prot. n. 2011/40048/giochi/BNG del 13 ottobre 2011;
d) per quanto possa occorrere, del decreto direttoriale del 17 giugno 2003 in materia di trasferimento dei locali delle sale bingo;
e) di tutti gli atti preordinati, consequenziali e comunque connessi; con conseguente condanna dell’Amministrazione al risarcimento dei danni cagionati dall’adozione del provvedimento impugnato;
Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Aams - Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato e del Ministero dell'Economia e delle Finanze;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza smaltimento del giorno 25 settembre 2020 il dott. Filippo Maria Tropiano e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1.Con il ricorso introduttivo del giudizio, la società istante ha agito per l’annullamento degli atti indicati in epigrafe, lamentandone l’illegittimità in forza dei seguenti motivi di diritto:
1.Incompetenza dell’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato all’adozione dei procedimenti di decadenza e revoca delle concessioni;
2.Violazione dell’art. 3 del Decreto del Ministro delle Finanze del 31 gennaio 2000, n. 29, e dell’art. 13 della convenzione di concessione;
3.Eccesso di potere per contraddittorietà dell’azione amministrativa, per illogicità manifesta e per sviamento;
4.Violazione dell’art. 3 della Costituzione. Violazione della par condicio. Eccesso di potere per disparità di trattamento ed illogicità manifesta;
5 .Violazione degli artt. 1223, 1385, 1936, 1944 cod, civ., violazione dell’art. 9 del decreto del Ministro delle Finanze del 31 gennaio 2000 n. 29, nonché dell’art. 6 della convenzione di concessione. Violazione dell’art. 1227 cod. civ..
Ha poi proposto motivi aggiunti al fine di contestare l’incompetenza e/o difetto di potere dell’organo che ha adottato i gravati atti.
E’ intervenuto in giudizio il Fallimento Astra Bingo S.r.l., reiterando le domande e le argomentazioni difensive svolte dalla società in bonis.
Si è costituita l’amministrazione intimata, contestando il gravame e chiedendone la reiezione.
Con ordinanza n. 3951/2012, resa in data 8 novembre 2012, il Collegio ha respinto la domanda cautelare (provvedimento confermato in sede di appello cautelare, giusta ordinanza n. 403/2013 del Consiglio di Stato).
La causa è stata quindi trattenuta in decisione in data 25 settembre 2020.
2. Il ricorso è infondato.
3. Sotto un primo profilo la società istante contesta l’incompetenza dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato rispetto all’adozione del provvedimento di decadenza dalla concessione.
Vale all’uopo rilevare che, da una parte, il D.M. 31 gennaio 2000, n. 29 (“Regolamento recante norme per l’istituzione del gioco del bingo”) all’art. 3 (rubricato “decadenza e revoca delle concessioni”) riserva al Ministero delle