TAR Salerno, sez. II, sentenza 2023-01-26, n. 202300182
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Testo completo
Pubblicato il 26/01/2023
N. 00182/2023 REG.PROV.COLL.
N. 01239/2015 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1239 del 2015, proposto da
V C, U C, U M C, C B, M P C, M F C, rappresentati e difesi dall'avvocato M F, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio M F in Salerno, via Ss Martiri Salernitani n. 31;
contro
Provincia di Salerno in persona del Presidente pro tempore, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato U C, con domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, l.go De Pioppi,1 Avv.Ra Provinciale;
Presidente della Provincia di Salerno Quale Organo per il Superamento dell'Emergenza in Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale Salerno, domiciliataria ex lege in Salerno, corso Vittorio Emanuele n.58;
per l'annullamento
del decreto di esproprio prot. n. psa201500077634 del 30/03/2015 avente ad oggetto un'area di proprietà dei ricorrenti situata nel Comune di Salerno
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio della Provincia di Salerno in persona del Presidente pro tempore e del Presidente della Provincia di Salerno Quale Organo per il Superamento dell'Emergenza in Campania;
Visti gli artt. 35, co. 1, e 85, co. 9, cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza smaltimento del giorno 20 gennaio 2023 la dott.ssa Germana Lo Sapio e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Il presente giudizio, che ha ad oggetto il decreto di esproprio indicato in epigrafe, si incardina in una più complessiva vicenda espropriativa, nell’ambito della quale le parti hanno sottoscritto con l’autorità espropriante, in data 22 settembre 2008, un accordo sulle indennità e un contratto preliminare di cessione volontaria, per un corrispettivo pari a euro 9.972.185,41.
Successivamente hanno stipulato un accordo avente efficacia novativa, in data 23 luglio 2009, con il quale hanno parzialmente alcune clausole dell’originario accordo, quanto all’importo dell’indennità (fissato in una inferiore somma di euro 9.960.085,41), alle date di pagamento e alla data entro cui avrebbe dovuto concludersi il contratto “definitivo” di cessione (fissata in sei mesi, ovvero alla data del 23 gennaio 2010), tra l’altro rivedendo, a favore dell’amministrazione, anche la clausola sugli interessi moratori per il ritardato pagamento di quanto concordato in