TAR Roma, sez. 2B, sentenza 2020-11-19, n. 202012157
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Testo completo
Pubblicato il 19/11/2020
N. 12157/2020 REG.PROV.COLL.
N. 01924/2007 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda Bis)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1924 del 2007, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla società Mediterranea Iciom S.r.l. (ora Engycalor Energia Calore S.r.l.), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati F A, A D P e G G, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, Piazza Venezia, n.11;
contro
il Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
per l'annullamento
del verbale della Conferenza di servizi decisoria tenutasi il 21.11.2006 comunicata con nota del 22.11.2006, con riferimento alle prescrizioni relative: all'attivazione entro 10 giorni delle misure di messa in sicurezza (MISE) della falda, che risulterebbe "contaminata da MTBE, IPA, CVM, Triclorometano, 1,2-Dicloroetano, Mn, Fe, Al, Cr VI, Ni e Pb"; all'ordine di presentare il progetto definitivo di bonifica dei suoli entro 60 giorni; all'ordine di presentare il progetto di bonifica delle acque di falda entro 30 giorni, all'imposizione per il parametro MTBE di valori limite non previsti dalla normativa;
nonché, con ricorso per motivi aggiunti depositato in data 3 aprile 2008,
del verbale della Conferenza di Servizi decisoria tenutasi il 22.11.2007 e del decreto direttoriale 31.12.2007 prot. 4312/QdV/di/B, comunicati con nota ministeriale prot. 124/QdV/DI/VII VIII del 3.1.2008 spedita il 9.1.2008, riguardanti la bonifica dell’area della ricorrente inclusa nel sito di bonifica di interesse nazionale di Napoli Orientale, unitamente, per quanto di interesse, all’accordo di programma sottoscritto il 15 novembre 2007 ed al verbale della Conferenza di servizi del 12 settembre 2007;
nonché, con ricorso per motivi aggiunti depositato in data 24 luglio 2008,
della nota del Ministero dell'Ambiente, Direzione Generale per la Qualità della Vita, prot. n. 10548/QdV/DI/VII/VIII del 7.5.2008, con riferimento alle prescrizioni relative: all'attivazione della MISE della falda ad horas e alla trasmissione di un (non meglio precisato) elaborato tecnico; all'imposizione per il parametro MTBE di valori limite non previsti dalla normativa; al prospettato intervento sostitutivo in danno in caso di inadempimento della ricorrente e sanzioni ex art. 257 del D.lgs. 152/2006.
Visti il ricorso introduttivo, i ricorsi per motivi aggiunti e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 28 ottobre 2020 la dott.ssa B B e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Con il ricorso introduttivo del presente giudizio la società Mediterranea Iciom S.r.l. (ora Engycalor Energia Calore S.r.l.) ha agito per l’annullamento degli atti in epigrafe indicati, contestando le determinazioni assunte nella conferenza di servizi decisoria del 21.11.2006, nella parte relativa alle prescrizioni concernenti l’attivazione entro 10 giorni delle misure di messa in sicurezza (MISE) della falda, che risulterebbe "contaminata da MTBE, IPA, CVM, Triclorometano, 1,2-Dicloroetano, Mn, Fe, Al, Cr VI, Ni e Pb", l'ordine di presentare il progetto definitivo di bonifica dei suoli entro 60 giorni, l'ordine di presentare il progetto di bonifica delle acque di falda entro 30 giorni, nonché l'imposizione per il parametro MTBE di valori limite non previsti dalla normativa.
2. Avverso gli atti gravati parte ricorrente ha dedotto vizi di violazione di legge ed eccesso di potere, censurando, in particolare, la propria estraneità alla situazione di contaminazione riscontrata nella falda, con produzioni di ampia documentazione a supporto.
3. Il Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e