TAR Roma, sez. 2B, sentenza 2014-02-17, n. 201401887

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 2B, sentenza 2014-02-17, n. 201401887
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 201401887
Data del deposito : 17 febbraio 2014
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 03972/2012 REG.RIC.

N. 01887/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03972/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3972 del 2012, proposto da:
Soc Unicredit Bank Ag Milan Branch, Unicredit Bank Ag Milan Branch (Rappresentante degli Obbligazionisti), rappresentati e difesi dall'avv. D G, con domicilio eletto presso D G in Roma, via dei Due Macelli, 66;



contro

Comune di Tivoli, rappresentato e difeso dall'avv. N D N, con domicilio eletto presso N D N in Roma, via Marcantonio Colonna, 60;



nei confronti di

Soc Dexia Crediop Spa;



per l'annullamento

della deliberazione di Giunta Municipale n. 139 dell' 8 settembre 2011;

della deliberazione del Consiglio Comunale n. 70 del 29 settembre 2011;


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Tivoli;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 19 dicembre 2013 il dott. R S e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;


Considerato e ritenuto in fatto e in diritto quanto segue:

1 - Che con il ricorso in epigrafe Unicredit Bank AG — Milan Branch, in quanto cessionaria del ramo d'azienda relativo, da parte di Unicredit Banca Mobiliare Spa (UBM), agisce per l'annullamento, in sede giurisdizionale, di due delibere adottate dal Comune intimato nell’ambito di un più ampio procedimento volto ad annullare, in autotutela, i provvedimenti dell'Ente del 2005 che hanno reso possibile la ristrutturazione del debito comunale, mediante l'emissione di nuovo prestito obbligazionario e che, all'epoca, si è ritenuto di poter proteggere dai flussi di variazione dei tassi d'interesse passivo originati dal mercato, mediante il ricorso a strumenti finanziari derivati, del tipo Interest Rate Swap (IRS) e collar swap;

2 - Che il Comune di Tivoli, costituitosi in giudizio, oppone al ricorrente una puntuale serie di eccezioni, sia in punto di legittimità che di merito vertenti, in particolar modo, sulle violazioni di leggi e regolamenti commesse dalla controparte, o meglio dalla sua dante causa Unicredit Banca Immobiliare - effettivo sottoscrittore dei contratti 1RS1 e IRS2 citati negli atti introduttivi del giudizio - il cui ramo d'azienda conferente è stato poi ceduto all'attuale ricorrente Unicredit Bank AG — Milan Branch, rivendicando la piena legittimità del proprio operato, addirittura doveroso qualora, come in questo caso, dall'atto illegittimo derivi un esborso attuale e futuro di denaro senza titolo, con un danno patrimoniale per l'Amministrazione e un vantaggio ingiustificato per il soggetto contemplato nell'atto da annullare; né rileva il tempo decorso, dalla sua emanazione, quando l'atto illegittimo abbia conseguenze permanenti o perduranti (in tal senso C.d.S. Sez. VI, n. 6156/2005), alla luce dell'ineludibile interesse per il bene pubblico e per la spesa razionale e contenuta del pubblico denaro;

3 - Che la complessa vicenda risale alla legge finanziaria del 2002 (L. 448/2001, art. 41) e al suo regolamento attuativo (D.M. 389/2003, art. 3), che hanno indotto il Comune di Tivoli (come altre migliaia in tutta Italia), sollecitati da proposte allettanti di Istituti di Credito, quale UBM (advisor scelto, riferisce oggi il COmune, senza procedure di pubblica evidenza), a cercare sul mercato strumenti finanziari che consentissero ribassi di interessi a tasso variabile rinegoziando i propri mutui preesistenti ed avvalendosi dei contratti di finanza derivata che sono stati poi interessati dalla recente crisi finanziaria;

4 - Che, in particolare, il Comune di Tivoli, con delibera di Giunta del 12 aprile 2002, n. 133 conferiva ad Unicredit Banca Mobiliare S.p.A. ("U.B.M.") - oggi UniCredit Bank AG, filiale di Milano, mandato per l'individuazione dello strumento più utile per la ristrutturazione del proprio debito, e con successiva delibera di Giunta n. 241 del 25 giugno 2002 prendeva atto dei possibili interventi di finanza derivata sul debito residuo del Comune nell'ambito della predetta operazione. Conseguentemente con delibera di Giunta n. 132 in data 7 maggio 2004 venivano conferiti gli indirizzi al dirigente del settore finanziario per la stipulazione di strumenti derivati. Infine, con delibera del consiglio comunale n. 36 del 22 aprile 2005 il Comune approvava l'estinzione anticipata dei mutui sottoscritti con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. prima del 31 dicembre 1996, , con contestuale sottoscrizione di un prestito

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