TAR Catania, sez. II, sentenza 2013-06-17, n. 201301812
Ordinanza collegiale
5 maggio 2021
Decreto decisorio
28 novembre 2012
Rigetto
Sentenza
29 novembre 2016
Decreto presidenziale
3 dicembre 2020
Ordinanza cautelare
22 febbraio 2023
Decreto presidenziale
3 maggio 2016
Sentenza
3 novembre 2020
Sentenza
3 novembre 2020
Decreto presidenziale
3 dicembre 2020
Decreto decisorio
17 maggio 2016
Rigetto
Sentenza
27 giugno 2022
Sentenza
17 giugno 2013
Ordinanza cautelare
11 settembre 2013
Inammissibile
Sentenza
17 novembre 2023
Parere definitivo
21 agosto 2024
Decreto decisorio
27 novembre 2012
Decreto decisorio
27 novembre 2012
Decreto decisorio
28 novembre 2012
Sentenza
17 giugno 2013
Ordinanza cautelare
11 settembre 2013
Decreto presidenziale
3 maggio 2016
Decreto decisorio
17 maggio 2016
Rigetto
Sentenza
29 novembre 2016
Sentenza
3 novembre 2020
Sentenza
3 novembre 2020
Decreto presidenziale
3 dicembre 2020
Decreto presidenziale
3 dicembre 2020
Ordinanza collegiale
5 maggio 2021
Rigetto
Sentenza
27 giugno 2022
Ordinanza cautelare
22 febbraio 2023
Inammissibile
Sentenza
17 novembre 2023
Parere definitivo
21 agosto 2024
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Sul provvedimento
Testo completo
N. 01812/2013 REG.PROV.COLL.
N. 02214/2012 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
sezione staccata di TA (Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 2214 del 2012, proposto da:
AN MA, rappresentato e difeso dal se stesso, domiciliato per legge presso la Segreteria in di questo TAR in TA, Via Milano, n. 42a;
contro
Ministero della Giustizia in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di TA, domiciliataria per legge in TA, Via Vecchia Ognina,n. 149;
per l'esecuzione
del giudicato nascente dal decreto. n.421/2008 emesso dalla Corte d'Appello di Messina, depositato in data 17/6/2011, con il quale la Corte ha condannato il Ministero a pagare all’odierno ricorrente, nella qualità di difensore distrattrio, delle somme di denaro per l’attività professionale dispiegata;
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero della Giustizia;
Visto l 'art. 114 cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 23 aprile 2013 il dott. Giovanni Milana e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Con il presente gravame il ricorrente chiede l’esecuzione del decreto della Corte di Appello di Messina indicato in epigrafe.
La decisione, avverso la quale non è stata proposta impugnazione (come risulta dall’attestazione resa dalla Corte di Appello di Messina in data 22 maggio 2012), è stata notificata all’Amministrazione in