TAR Roma, sez. 3T, sentenza 2017-11-14, n. 201711303
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Testo completo
Pubblicato il 14/11/2017
N. 11303/2017 REG.PROV.COLL.
N. 03362/2003 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Terza Ter)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 3362 del 2003, proposto da:
prof. De IO OR, rappresentato e difeso dall'avvocato Stefano D'Acunti, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, v.le delle Milizie, 9;
contro
Inps – successore ex lege del soppresso Inpdap ex art. 21 d. l. n. 201/2011– rappresentato e difeso dall’avv. Dario Marinuzzi con il quale è elettivamente domiciliato in Roma, via Cesare Beccaria n. 29.
per l'accertamento
del diritto di percepire e trattenere:
l’indennità di buonuscita per cessato servizio prestato presso l’Università degli Studi di Roma La ZA – così come effettivamente corrisposta al ricorrente medesimo dall’Inpdap in data 01.04.1996 (per l’importo lordo di £. 105.302.630) nonché per il riconoscimento del diritto del ricorrente alla riliquidazione dell’indennità di buonuscita, maggiorata degli interessi legali e della rivalutazione monetaria, nei limiti di legge, mediante la computazione della quota relativa alla indennità integrativa speciale di cui alla L. n. 87/1994; nonché del diritto del ricorrente a percepire, sull’indennità di buonuscita così come corrisposta da parte dell’Inpdap, gli interessi legali e la rivalutazione monetaria dall’Istituto non corrisposti relativamente al periodo intercorrente tra la cessazione del servizio di Assistente Ordinario (01.11.1992) e la data di protocollo Inpdap del provvedimento di pensionamento da parte dell’Università La ZA (19.02.1995);
nonchè per l’annullamento della determinazione INPDAP del 26.07.2000 pos. 8705090027K con la quale l’Istituto ha rappresentato al Prof De IO di “aver dato inizio ad un procedimento di recupero a suo carico” concernente l’importo lordo di £. 105.302.630, già corrisposto al medesimo a titolo di indennità di buonuscita “per il periodo prestato in qualità di assistente ordinario presso l’Università degli Studi La ZA di Roma”, poiché “dal riesame del fascicolo è emerso che il suo rapporto di lavoro con l’Amministrazione di appartenenza non è definitivamente cessato, bensì è continuato, senza soluzione di continuità, con il passaggio al ruolo di professore associato”; nonché per l’annullamento della delibera n. 325 del 10.10.2001 del Comitato di Vigilanza per le Prestazioni Previdenziali ai Dipendenti Civili e militari dello Stato e loro Supplenti, con il quale è stato respinto il ricorso proposto al prof. De IO avverso il citato provvedimento INPDAP del 26.07.2000, pos 8705090027K.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 25 ottobre 2017 la dott.ssa Maria Grazia Vivarelli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
Con ricorso ritualmente introdotto, il Prof. De IO chiede a questo Tribunale:
l'accertamento del diritto di percepire e trattenere l’indennità di buonuscita per cessato servizio prestato presso l’Università degli Studi di Roma La ZA, così come effettivamente corrisposta al ricorrente medesimo dall’Inpdap in data 01.04.1996 (per l’importo lordo di £. 105.302.630), nonché il riconoscimento del diritto alla riliquidazione dell’indennità di buonuscita, maggiorata degli interessi legali e della rivalutazione monetaria, nei limiti di legge, mediante la computazione della quota relativa alla indennità integrativa speciale di cui alla L. n. 87/1994; nonché l’accertamento del diritto a percepire, sull’indennità di buonuscita così come corrisposta da parte dell’Inpdap, gli interessi legali e la rivalutazione monetaria dall’Istituto non corrisposti relativamente al periodo intercorrente tra la cessazione del servizio di Assistente Ordinario (01.11.1992) e la data di protocollo Inpdap del provvedimento di pensionamento da parte dell’Università La ZA (19.02.1995);
- l’annullamento della determinazione INPDAP del 26.07.2000 pos. 8705090027K con la quale l’Istituto ha rappresentato al Prof De IO di “aver dato inizio ad un procedimento di recupero a suo carico” concernente l’importo lordo di £. 105.302.630, già corrisposto al medesimo a titolo di indennità di buonuscita “per il periodo prestato in qualità di assistente ordinario presso l’Università degli Studi La ZA di Roma”, poiché “dal riesame del fascicolo è emerso che il suo rapporto di lavoro con l’Amministrazione di appartenenza non è definitivamente cessato, bensì è continuato, senza soluzione di continuità, con il passaggio al ruolo di professore associato”; nonché l’annullamento della delibera n. 325 del 10.10.2001 del Comitato di Vigilanza per le Prestazioni Previdenziali ai Dipendenti Civili e militari dello Stato e loro Superstiti, con il quale è stato respinto il ricorso proposto al prof. De IO avverso il citato provvedimento INPDAP del 26.07.2000, pos 8705090027K.
Premesso in fatto che:
il Prof. OR De IO ha svolto il servizio di Assistente Ordinario presso l'Università di Roma La ZA a decorrere dall'01.11.1973; contemporaneamente, il medesimo De IO ha svolto il servizio di Professore Incaricato presso l'Università de L'Aquila dall'1.11.1968, entrambi fino al 01.11.1992 ;
a decorrere dall'01.11.1992 il ricorrente - essendo risultato vincitore del relativo concorso pubblico libero - ha preso servizio come Professore Associato presso l'Università degli Studi La ZA di Roma (Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali) per la disciplina "Meccanica Razionale", giusta decreto del Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica in data 29.10.1992;
contestualmente alla presa di servizio come Professore Associato (a decorrere dall'01.11.1992) il