Pubblicato il 28/03/2023

N. 01033/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01469/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1469 del 2017, proposto da -OMISSIS- -OMISSIS-, -OMISSIS- rappresentati e difesi dall'avv. E R, con domicilio digitale come da pec da registri di giustizia;

contro

il Comune di Carini (PA), in persona del Sindaco pro tempore , rappresentato e difeso dall'avv. M F, con domicilio digitale come da pec da registri di giustizia;

per l’annullamento

dell'ordinanza di sgombero -OMISSIS- del -OMISSIS-.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di Carini;

Visti gli atti tutti della causa;

Visto l'art. 87, comma 4-bis, c.p.a.;

Designato relatore il cons. G L G;

Nessuno per le parti presente all’udienza straordinaria del 14 febbraio 2023 tenutasi in collegamento simultaneo da remoto;

Rilevato in fatto e ritenuto in diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

1.- Premessa la intervenuta pregressa acquisizione del bene oggetto dell’impugnato provvedimento di sgombero al patrimonio comunale, il Comune di Carini ha ingiunto ai ricorrenti il rilascio dell’immobile ivi indicato e relativa area pertinenziale. I ricorrenti ne hanno dedotto la nullità e la complessiva invalidità sul rilevo che:

- non sussisterebbero i presupposti per l’autotutela esecutiva, stante la carente connotazione di bene appartenente al patrimonio indisponibile;

- il Comune avrebbe dovuto pertanto avvalersi, per le finalità connesse allo sgombero, degli ordinari rimedi dinanzi alla giurisdizione ordinaria, assenti peraltro i requisiti di contingibilità e urgenza unici idonei a legittimare il potere contingibile e urgente;

- nel caso di specie ci si troverebbe al cospetto di un’ordinanza contingibile ex art. 54 d. lgs. n. 267 del 2000 emanata dal dirigente in luogo del sindaco;

- sarebbe stata omessa