TAR Lecce, sez. I, sentenza 2023-08-21, n. 202301039

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Lecce, sez. I, sentenza 2023-08-21, n. 202301039
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Lecce
Numero : 202301039
Data del deposito : 21 agosto 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 21/08/2023

N. 01039/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00613/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 613 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Orlandini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via Augusto Imperatore 16;



contro

Comune di Lecce, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Laura Astuto ed Elisabetta Ciulla, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



per l'annullamento

a) dell'ordinanza n. -OMISSIS- del 15.02.2019 adottata dal Comune di Lecce – Politiche Culturali, Valorizzazione Monumentale, Sviluppo Economico e Attività Produttive, Spettacolo, Sport, Turismo, Centro Storico e Archivio Storico (Ufficio Polizia Amministrativa), notificata in data 18.02.2019;

b) dell'ordinanza n. -OMISSIS- dell'11.03.2019 adottata dal Comune di Lecce – Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio, Gare, Appalti, Contratti, Nucleo Vigilanza Edilizia, notificata in data 13.03.2019;

c) di ogni atto presupposto, connesso e/o consequenziale.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Lecce;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza smaltimento del giorno 22 giugno 2023 la Cons. dott.ssa Patrizia Moro e uditi per le parti i difensori come da verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

Considerato che:

Sono impugnate le epigrafate ordinanze con le quali il Comune di Lecce ha ordinato al ricorrente la cessazione immediata dell’attività abusiva di somministrazione di alimenti e bevande, condotta in assenza di titolo amministrativo, in assenza dei

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