N. 00191/2009 REG.SEN.

N. 01068/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOE DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1068 del 1997, proposto da:
-OISSIS-, rappresentati e difesi dall'avv. G T, con domicilio eletto presso Segreteria T.A.R. in Firenze, via Ricasoli n. 40;

contro

Ministero di Grazia e Giustizia, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliato per legge in Firenze, via degli Arazzieri n. 4;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

del decreto ministeriale del -OISSIS-, con cui è stata respinta la domanda del prof. -OISSIS-di aggiungere al proprio cognome quello di "-OISSIS-".

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero di Grazia e Giustizia;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 14/01/2009 il dott. R G e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:

FATTO

I ricorrenti nell’atto introduttivo del giudizio espongono, in punto di fatto, quanto segue:

- di aver richiesto al Ministero di Grazia e Giustizia ai sensi dell’art. 153 r.d. 9 luglio 1939, n. 1238 di aggiungere al proprio il cognome “-OISSIS-”, facendo presente che il ramo italiano di quel casato sarebbe destinato in caso contrario ad estinguersi, giacché il prof. -OISSIS-, parente di settimo grado dell’istante per comune discendenza dalla bisnonna -OISSIS-, non ha avuto figli;

- di aver ottenuto il parere positivo a tale aggiunta da parte della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Firenze;

- di aver tuttavia visto respingere la suddetta istanza da parte del Ministero con il decreto ministeriale -OISSIS-, in adesione alla relazione della Direzione Generale Affari Civili prot. n. -OISSIS-.

Avverso il citato decreto ministeriale i ricorrenti propongono il presente gravame, formulando nei confronti dell’atto impugnato la seguente articolata censura: “Violazione e/o falsa applicazione degli