TAR Salerno, sez. II, sentenza 2020-06-22, n. 202000692

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Salerno, sez. II, sentenza 2020-06-22, n. 202000692
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Salerno
Numero : 202000692
Data del deposito : 22 giugno 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 22/06/2020

N. 00692/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00995/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 995 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
G F, rappresentato e difeso dall'avvocato I M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Comune di San Valentino Torio, in persona del legale rappresentante pro tempore , non costituito in giudizio;



nei confronti

S D P, rappresentato e difeso dall'avvocato S C, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, via Piave n. 1;



per l'annullamento,

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

-dell’ordinanza di demolizione prot. n. 3890 del 26/4/2018 e del silenzio rigetto formatosi sull'istanza di permesso a costruire in sanatoria prot. n. REP_PROV_SA/SA-SUPRO/0027710 del 13/7/2018;


Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di S D P;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di ed il ricorso incidentale proposto dal ricorrente incidentale Luisa Pierina C;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 17 giugno 2020, tenutasi tramite collegamento da remoto ai sensi dell’art. 84, comma 6, del D.L. 18/2020, la dott.ssa G M, come da verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue;




FATTO

Il ricorrente otteneva, nel 2003, il permesso di costruire n°16, riguardante la realizzazione di un capannone adibito alla lavorazione di prodotti agricoli e palazzina uffici.

In data 26 aprile 2018 l’amministrazione intimata provvedeva a notificare al ricorrente l’ordinanza di demolizione prot. n°3890 attestante talune difformità rispetto al progetto assentito, ovvero: 1. Incremento volumetrico fuori terra del capannone pari a mc. 2.172,00 e per la parte del piano interrato che fuoriesce da piano di campagna di riferimento; 2. Incremento di superficie di pavimento del capannone, al piano terra e al piano interrato pari a mq. 570,47; 3. un utilizzo del capannone non compatibile con la categoria funzionale assentita con il pdc 16/2003; 4. Incremento volumetrico fuori terra della palazzina uffici pari a 117,40 mc. per maggiore altezza fuori terra della stessa e per la maggiore superficie del piano primo; 5. Incremento di superficie in primo piano pari a 25.20 mq.

Con ricorso, impugnava il provvedimento per i seguenti motivi.

- Relativamente al punto sub 1) dell’ordinanza di demolizione

1) Eccesso di potere per difetto assoluto di istruttoria. Violazione e falsa applicazione dell’art. 34 del DPR 380/01. Violazione e falsa applicazione dell’art. 97 della Costituzione.

La parte ricorrente lamenta il fatto che l’Amministrazione sia incorsa in errori di calcolo e valutazione nell’individuazione delle difformità contestate, con riferimento alla misurazione

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