TAR Catania, sez. IV, sentenza 2023-12-20, n. 202303859

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Catania, sez. IV, sentenza 2023-12-20, n. 202303859
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Catania
Numero : 202303859
Data del deposito : 20 dicembre 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 20/12/2023

N. 03859/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02015/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di TA (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2015 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Luigi Giacobbe, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Questura di Messina, in persona del Questore pro tempore;
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro legale rappresentante pro tempore, entrambi rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di TA, ed ivi domiciliati in via Vecchia Ognina, 149;



per l'annullamento

previa sospensione dell’efficacia,

dell’avviso orale emesso dal Questore di Messina in data 23.03.2018

del rigetto del ricorso gerarchico proposto avverso il sopra indicato provvedimento con decreto del Prefetto di Messina del 10.08.2018;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno e della Questura Messina;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l'art. 87, comma 4-bis, cod.proc.amm.;

Relatore all'udienza straordinaria di smaltimento dell'arretrato del giorno 27 novembre 2023 il dott. Gustavo Giovanni Rosario Cumin e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

La Sig.ra -OMISSIS- veniva fatta oggetto del decreto di ammonimento D.P.A.C./cat. -OMISSIS--O/2018 emesso dal Questore di Messina a norma dell’art. 3 del D. Lgs. n. 159/2011 in data 23.03.2018, in base al presupposto di una pericolosità sociale della stessa discendente da “ più pregiudizi per truffa, ingiuria, minaccia, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, atti persecutori, violenza privata, lesioni personali, danneggiamento nonché sulla base di un deferimento, in stato di arresto, in quanto ritenuta responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso ”. Avverso lo stesso la Sig.ra -OMISSIS- insorgeva con il ricorso gerarchico proposto al Prefetto di Messina, che veniva però respinto con provvedimento del 3.08.2018.

Ritenendo illegittimo l’ammonimento disposto nei propri confronti la Sig.ra -OMISSIS- impugnava tanto il provvedimento questorile quanto quello prefettizio con ricorso notificato il 29/10/2018 e depositato presso gli uffici di segreteria del giudice adito il 30/10/2018.

L’Amministrazione intimata si costituiva in giudizio pel tramite del competente ufficio dell’Avvocatura distrettuale dello Stato con memoria – meramente formale - depositata in segreteria il 07/12/2018.

La domanda cautelare incidentalmente proposta con il ricorso in epigrafe veniva respinta con ordinanza n. 793/2018,

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