TAR Roma, sez. 1T, sentenza 2010-03-10, n. 201003669

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 1T, sentenza 2010-03-10, n. 201003669
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 201003669
Data del deposito : 10 marzo 2010
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 11399/2002 REG.RIC.

N. 03669/2010 REG.SEN.

N. 11399/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 11399 del 2002, proposto da:
AL EM, BE NN RI, RI MA, CH MA, DE OL ME, DEla LL FA, DEle AV CL, RN SA, FR ZO, AL EN, AN RI RI, LI OR, HE FA, JO HU, RE MA, LA IV, NE EF, ON AN, AN RI, ON GI, LI ER, CI RA, CH DI, RE EL SC, RI ET, IO DE, OS OL, DA PI AN, SA PI RA, FF AN, LB MA LT, ER DO, NA RI, ZO RA,
rappresentati e difesi dagli avv. Michele Lioi, Michele Mirenghi, MA Orlando, FAo Viti, con domicilio eletto presso Michele Lioi in Roma, piazza della Liberta', 20;



contro

Ministero dell'Interno, Ministero di Grazia e Giustizia, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Gen.Le dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;



per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

del provvedimento di cui al foglio prot. n. 333-G/Q3 - Ordicon – F in data 4.7.2002, successivamente comunicato, con il quale il Ministero dell’Interno ha respinto le istanze dei ricorrenti dirette ad ottenere la corresponsione con interessi e rivalutazione della indennità prevista dall’art. 4 del decreto legislativo n. 273 del 1989 ovvero di un trattamento economico equipollente in relazione alle funzioni delegate di PM svolte ai sensi dell’art. 72 del RD n. 12 del 1941 come modificato dall’art. 23 della L. n. 51 del 1998.

Per l’accertamento e la declaratoria del diritto e la conseguente condanna delle amministrazioni intimate anche ex art. 36 della Cost. e art. 2041 cc. alla corresponsione con interessi rivalutazione della indennità prevista dall’art. 4 del decreto legislativo n. 273 del 1989 ovvero di un trattamento economico equipollente in relazione alle funzioni delegate di PM svolte ai sensi dell’art. 72 del RD n. 12 del 1941 come modificato dall’art. 23 della L. n. 51 del 1998.

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'Interno;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero di Grazia e Giustizia;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 28 gennaio 2010 il dott. RI Ada Russo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:



FATTO e DIRITTO

I ricorrenti sono tutti dipendenti della Polizia di Stato appartenenti alla carriera del personale non direttivo (Sovrintendenti o Ispettori) e rivestono la qualifica di Ufficiali di Polizia giudiziaria.

Con apposite separate istanze, respinte dall’Amministrazione, hanno chiesto la corresponsione della indennità di cui all’art. 4 del decreto legislativo n. 273 del 1989 o comunque un trattamento economico corrispondente in relazione alle funzioni delegate di PM svolte ai sensi dell’art. 72 dell’ordinamento giudiziario.

Controparte, nella memoria depositata il 12.11.2009, richiama la normativa in materia (art. 72 del RD n. 12 del 1941 come sostituito dall’art. 23 del decreto legislativo n. 51 del 1998) e precisa che sulla base di tale previsione le funzioni di PM in udienza dibattimentale vengono frequentemente delegate tra gli altri ad appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato con la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria.

Nonostante tale impiego comporti un aggravio di lavoro per il personale

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