TAR Roma, sez. III, sentenza 2020-01-04, n. 202000054

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. III, sentenza 2020-01-04, n. 202000054
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202000054
Data del deposito : 4 gennaio 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 04/01/2020

N. 00054/2020 REG.PROV.COLL.

N. 13008/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13008 del 2018, proposto da:
dott.ssa R B, rappresentata e difesa dall'avvocato A D R, con domicilio digitale come da PEC tratta dai Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo stesso in Firenze, Lungarno Archibusieri 8;



contro

RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati M L, C F G, A P e F D, con domicilio digitale come da PEC, risultante dai Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dello stesso avv. A P in Roma, via di Villa Sacchetti, 11;
Consiglio di Amministrazione della Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A non costituito in giudizio;
Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Presidenza del Consiglio dei Ministri, in persona del Presidente del Consiglio p.t., Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona del Ministro pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui Uffici sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi, 12;



nei confronti

dottori M F, Beatrice Coletti, Igor De Biasio, Giampaolo Rossi, Fabrizio Salini, rappresentati e difesi dagli avvocati M L, C F G, A P, F D, con domicilio digitale come da PEC tratta dai Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. A P in Roma, via di Villa Sacchetti, 11;



per l'annullamento

- della delibera della Commissione di vigilanza RAI del 19.9.2018 con la quale la Commissione ha impegnato “… il Consiglio di amministrazione della RAI a procedere con sollecitudine all'adozione di una nuova delibera di nomina del Presidente, senza limitazioni all'eventuale candidatura di ciascun consigliere con l'esclusione del solo Amministratore delegato, al fine di consentire alla Commissione di esprimersi e dare quindi piena operatività al sistema radiotelevisivo”;

- della delibera del CdA della RAI del 21.09.2018, effettuata ai sensi dell'art. 49 comma 5 d.lgs. 177/2005, con la quale è stato proposto e nominato Presidente della RAI il consigliere Dott. M F;

- del parere reso in data 26.9.2018 dalla Commissione di Vigilanza RAI con il quale, raggiunta la prevista maggioranza qualificata di 2/3 dei componenti, ex art. 49 comma 5 d.lgs. 177/2005 la Commissione si è espressa a favore della nomina di M F quale Presidente della RAI;

- della delibera del Consiglio di Amministrazione della Rai del 27.09.2018 con cui il consiglio di amministrazione Rai ha preso atto del voto espresso dalla Commissione di Vigilanza in merito a M F;


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A., di M F, della Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la Vigilanza dei servizi radiotelevisivi, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell'Economia e delle Finanze e dei dottori: Beatrice Coletti, Igor De Biasio, Giampaolo Rossi e Fabrizio Salini;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 3 luglio 2019 il dott. C V e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:




FATTO

1. La vicenda per cui è causa concerne la nomina del dott. M F a Presidente del Consiglio di Amministrazione della RAI – Radiotelevisione italiana S.p.A., perfezionatasi per effetto della seguente sequenza di atti:

i. delibera di indirizzo adottata dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi il 19.9.2018;

ii. delibera del C.d.A. RAI del 21.9.2018 di approvazione della nomina del dott. M F a Presidente della RAI;

iii. parere reso dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi del 26.9.2018, favorevole alla nomina.

Il C.d.A. stesso, nella precedente seduta del 31 luglio 2018 – 1 agosto 2018, poi aggiornata al 2 agosto 2018, aveva approvato la delibera di nomina dell’Amministratore Delegato.

Nella medesima seduta il Consiglio aveva discusso anche il punto relativo alla nomina del dott. F a Presidente, su proposta di altro consigliere. La relativa proposta era stata approvata dalla maggioranza dei consiglieri, con un astenuto e un voto contrario.

La Commissione parlamentare di vigilanza, chiamata ad esprimere il proprio parere vincolante sulla nomina ai sensi dell’art. 49, comma 5, D.Lgs. 31 luglio 2005, n. 177 (Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici), poneva ai voti la nomina la quale, nell’occasione, non veniva approvata in quanto, all’esito delle operazioni di voto, erano risultati n. 22 voti favorevoli alla nomina del Cons. F e una sola scheda bianca, il che aveva impedito il raggiungimento della prescritta maggioranza dei due terzi del totale dei componenti della Commissione (che ammontano complessivamente a 40 unità).

Successivamente, in data 7 agosto 2018 il Presidente della Commissione parlamentare comunicava la “necessità inderogabile di un’applicazione delle disposizioni contenute nell’art. 22.2 dello Statuto della Rai che assegna poteri e funzioni oggettivamente circoscritti e non dilatabili al consigliere più anziano d’età in mancanza di un Presidente e di un Vice Presidente” e, ciò, in quanto non ricorreva “la fattispecie dell’assenza, impedimento o vacanza di carica”, ma “[…] di una nomina che non è stata perfezionata in sede parlamentare con la prevista maggioranza […]”.

Il Presidente della Commissione, inoltre, dopo avere ricordato che il C.d.A. e l’Amministratore Delegato “dovrebbero valutare di astenersi dal procedere ad altri atti, quali, ad esempio, le nomine dei direttori di rete, di canale e di testata, ai sensi dell’art. 49, co. 10, lett. c)” del T.U., sollecitava “l’adozione della nuova delibera di nomina del Presidente” da parte del Consiglio, rientrando tale atto “nelle competenze del Consiglio di Amministrazione” e fungendo nel contempo da “presupposto indispensabile per superare l’anomalia dell’attuale situazione”.

In data 8 agosto 2018 il C.d.A. si esprimeva su una proposta alternativa che, tuttavia, veniva respinta dalla maggioranza dei componenti.

Successivamente, nella seduta del 19 settembre 2018 la Commissione parlamentare approvava apposita risoluzione di indirizzo nei confronti della RAI, con la quale la Commissione stessa esercitava il potere di direttiva come disciplinato dall’art. 14 del Regolamento della Commissione. Nella delibera, infatti, la Commissione invitava il Consiglio di Amministrazione della RAI “… a procedere senza indugio all’adozione di una nuova deliberazione di nomina del Presidente senza limitazioni all’eventuale candidatura di ciascun consigliere con l’esclusione del solo Amministratore delegato, al fine di consentire alla Commissione di esprimersi entro e non oltre il 26 settembre 2018 e dare piena operatività al sistema radiotelevisivo”.

In attuazione della predetta risoluzione, il C.d.A. RAI si riuniva il 21 settembre 2018 per la discussione della nomina del Presidente della Società. Nel corso della seduta la cons. B (odierna ricorrente) portava a conoscenza degli altri consiglieri un proprio atto di “diffida”, con il quale manifestava il suo personale avviso contrario alla riproposizione della candidatura a Presidente della RAI del medesimo nominativo che era già stato “bocciato” dalla Commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza.

La stessa cons. B, nel corso della seduta, puntualizzava le proprie perplessità sulla liceità del nuovo voto ritenendo che il parere già espresso dalla Commissione parlamentare il primo agosto 2018 fosse vincolante e definitivo e, dunque, insuscettibile di essere rimesso in discussione.

Dopo ampia discussione, la maggioranza del C.d.A. approvava la proposta di nomina del dott. F a Presidente, con un solo voto contrario (Cons. B) e un astenuto (vedi il verbale del 21.9.2018, pag. 11).

Quindi il 26 settembre 2018 si è nuovamente riunita la Commissione per rendere il prescritto parere sulla Delibera RAI.

Prima di deliberare la Commissione ha effettuato l’audizione del Cons. F, appositamente convocato, per “descrivere, tra l’altro, ai Commissari il suo percorso professionale” (p. 4 del resoconto stenografico).

Conclusa l’audizione, i commissari hanno votato a scrutinio segreto: si sono espressi a favore del dott. F 27 commissari mentre 3 sono stati i voti contrari, una sola scheda bianca e una sola scheda nulla. Poiché è stato in tal modo raggiunto il “quorum” dei due terzi rispetto al totale dei componenti della Commissione (40), la procedura di nomina si è potuta concludere positivamente, con l’adozione della delibera del 26.9.2018, recante il parere favorevole alla determinazione assunta dal C.d.A.

Con la delibera immediatamente successiva, adottata il 27.9.2018, il C.d.A. RAI ha preso atto del parere favorevole della Commissione parlamentare e riconosciuto che il dottor F ricopre “dalla predetta data del 26 settembre 2018, ad ogni effetto, la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione della RAI – Radiotelevisione italiana Spa”.

2. Con atto spedito a notifica il 31.10.2018 e depositato entro il termine di rito, la dott.ssa R B, componente del C.d.A. della RAI, dissenziente rispetto alla nomina del dottor F, ha impugnato, chiedendone l’annullamento, la delibera del

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