TAR Roma, sez. I, sentenza 2019-11-21, n. 201913354

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. I, sentenza 2019-11-21, n. 201913354
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 201913354
Data del deposito : 21 novembre 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 21/11/2019

N. 13354/2019 REG.PROV.COLL.

N. 04850/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4850 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati G P e G P, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il loro studio in Roma, corso del Rinascimento n.11;



contro

Ministero della Giustizia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;



nei confronti

-OMISSIS-non costituito in giudizio;



per l'annullamento

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

della non ammissione alle prove orali, disposta in danno della ricorrente dalla Commissione esaminatrice del concorso a 500 posti di notaio indetto con D.D. 21.04.2016 nonchè del verbale n. 591 del 20.12.2017 e della allegata scheda di valutazione con motivazione standard, nella parte in cui la Commissione esaminatrice ha riportato la valutazione relativa alla -OMISSIS-).

Per quanto riguarda i motivi aggiunti presentati il 15 aprile 2019:

del decreto del Ministro della Giustizia del 15 febbraio 2019, pubblicato in pari data sul sito internet del Ministero della Giustizia recante “Approvazione graduatoria – concorso 500 posti di notaio, indetto con decreto dirigenziale 21 aprile 2016”.

Per quanto riguarda i motivi aggiunti presentati il 31 luglio 2019:

del decreto del Ministero della Giustizia del 17.02.2017 avente ad oggetto “Sostituzione componenti commissione concorso notaio indetto con d.d. 21 aprile 2016” nella parte in cui si è provveduto a nominare “la dott.ssa -OMISSIS-, notaio con sede in Roma (distretti notarili riuniti di Roma, Velletri e Civitavecchia),….componente della commissione esaminatrice del concorso, per esame, a 500 posti di notaio, indetto con decreto dirigenziale 21 aprile 2016, in sostituzione del notaio -OMISSIS-”.


Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero della Giustizia;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 6 novembre 2019 la dott.ssa Lucia Maria Brancatelli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO

1. Con il ricorso in epigrafe parte ricorrente, premesso di aver partecipato al concorso, per esame a 500 posti di notaio, indetto con decreto del Direttore Generale della Giustizia Civile del 21 aprile 2016, ha impugnato, tra gli altri, il provvedimento di mancata ammissione alle prove orali del concorso medesimo.

Espone, in fatto, di essere stata dichiarata “non idonea” dalla Commissione dopo la lettura dei tre elaborati di cui si componeva la prova scritta, e conseguentemente non è stata ammessa a sostenere le prove orali.

2. Ciò premesso, con una serie di censure, affidate a un unico motivo di impugnazione, deduce la violazione e falsa applicazione di legge e l'eccesso di potere a suo avviso compiuti dalla Commissione. Ritiene, in particolare, che non sussistessero nel terzo elaborato, riguardante l’atto mortis causa, ipotesi di gravi insufficienze, e contesta anche la presenza di altre insufficienze, non gravi, rilevate dalla commissione nelle prove del candidato.

3. Il Ministero della giustizia si è costituito in giudizio per resistere al ricorso, e ne ha domandato la reiezione nel merito, sul rilievo della piena legittimità delle operazioni di correzione degli elaborati e della sufficienza, logicità e

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